Il
direttore del sito del Fatto Quotidiano Peter Gomez, in un'intervista
a “La Notizia” dice che, secondo lui, si cercherà di fare un
governo cercando di fregare il M5S, primo partito votato alle elezion
i del 4 marzo:
“Finirà
con un Governo”, primo perché mi sembra impossibile, guardandola
anche nell'ottica del Quirinale, tornare a votare prima
dell’estate. Secondo perché, come diceva Galbraith, la politica
non è l’arte del possibile ma consiste nello scegliere tra il
disastroso e lo sgradevole. Molti parlamentari hanno speso decine di
migliaia di euro per la loro campagna elettorale, perciò ci
penseranno due volte prima di dare l’ok a staccare la spina. E poi,
Forza Italia e Pd sanno dai nuovi sondaggi che circolano in queste
ore che andando a nuove elezioni il voto si polarizzerebbe
ulteriormente su Lega e M5s facendogli perdere parlamentari. A quel
punto, ragionando dal loro punto di vista, meglio far partire un
Governo”.
Sì,
ma quale Governo? E con chi?“Se
ragioniamo sui numeri è chiaro che l’ipotesi di un Governo col
Centrodestra di base appaia come quella più praticabile, visto che
al M5s mancano molti più voti in Parlamento. Se spostiamo il
ragionamento sui programmi, un asse fra grillini e Pd non è
assolutamente da escludere. Magari considerando il reddito di
cittadinanza per quello che è, cioè un sussidio di disoccupazione,
e individuando congiuntamente una platea al quale destinarlo.
Vedremo. Sicuramente, checché ne pensi e dica Salvini, sarà un
Governo coi dem a fare da ago della bilancia”.
E
Gomez continua:
Perché
ne è così sicuro?“Dai
colloqui che ho avuto in questi giorni con numerosi attori del mondo
politico, mi risulta che Renzi stia pensando di ‘staccare’ la sua
pattuglia dal partito per fare in modo da garantire un appoggio al
Centrodestra. Il fatto che Verdini, che fa il tifo per uno scenario
del genere, si sia ripresentato da Berlusconi una settimana fa è un
indizio. Vede, secondo me i dem stanno facendo un errore di fondo…”.
Ovverosia?“Considerare
l’appoggio o addirittura l’ingresso in un Governo come la loro
pietra tombale. Ma se si costruisse un programma preciso che portasse
a risultati concreti i dem potrebbero anche rivendicarli nella
prossima campagna elettorale”.
La
partita però passa dall’elezione dei presidenti delle Camere…“Sì,
e se sono vere le voci che parlando di un gradimento del Pd al Senato
per Paolo Romani di FI, condannato in via definitiva per peculato,
vuol dire non aver capito granché di cos’è successo veramente il
4 marzo. Un partito che ha perso milioni di elettori che dà l’ok
ad avere una seconda carica dello Stato con un precedente simile
sarebbe un autogol clamoroso”.
Altro
nodo da sciogliere è quello della legge elettorale. Salvini dice che
si può fare tutto in una settimana…“Sì,
lui dice questo, ma la realtà è ben diversa dalla fantasia. Stiamo
ai fatti. I due partiti considerati vincitori metteranno sul piatto
due idee diverse: un premio alla coalizione la Lega e uno al primo
partito i Cinque Stelle. E gli altri? Perché dovrebbero dare l’ok
a un sistema che rischierebbe di penalizzarli?”.
Visto
come gran parte delle “elite” e dell'Europa sanguisuga vedono un
governo a 5 Stelle (ne hanno terrore), è probabile che facciano di
tutto per andare contro la volontà popolare, non sarebbe la prima
volta.
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