lunedì 29 ottobre 2012

C’era un cinese in coma-Bellissimo articolo di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 28 ottobre 2012

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/29/cera-cinese-in-coma/396824/


Bellissimo articolo, scritto con l'ironia giusta, ma sempre e comunque lucido su quello che è questo essere ormai ridicolo, che parla a vanvera, minaccia tutto e tutti senza motivi validi.
Una persona che sta finendo nella maniera più penosa lasciando dietro di sè il disastro più totale di un paese alla rovina, un poveretto che è riuscito a comprare tutto e tutti fino alla fine della sua "carriera" imprenditoriale e poltiica.
Spero che presto tutti quelli che non hanno più nulla da prendere lo lascino al suo destino e gli facciano finire la sua vita come un cane randagio (senza offesa per l'animale).

domenica 28 ottobre 2012

Prevedere no, dire la verità sì

In questi giorni si sta scatenando una guerra contro i giudici per i 6 anni dati ai responsabili della morte di tante persone all'Aquila. Ma possibile che non si riesca a capire che non si chiede alla Commissione per le Emergenze di prevedere i terremoti, ma nemmeno gli si chiede di dire che non succederà nulla! Gli si chiede semplicemente di dare un parere obiettivo su eventi naturali imprevedibili in base ai dati in loro possesso e di avvisare la popolazione in maniera corretta.  Meglio un allarme per nulla che tanti morti perchè si è ignorato il problema. Altrimenti a cosa servono? Ma ormai la serietà delle istituzioni è un opzional, anzi un danno che paghiamo caro.

Pubblicato su "Pubblico" il 27/10/12

venerdì 26 ottobre 2012

Solito Servizio Pubblico

Per fortuna che il Fatto aveva scritto che Travaglio avrebbe avuto una scrivania, che sarebbe
intervenuto in tutta la puntata, invece lo hanno inquadrato un secondo
dopo un'ora, non è intervenuto, ha fatto il monologo dal tavolo di
Santoro (chiamarla scrivania è utopistico) ed è stato più corto di
quelli dell'anno scorso. Con la battuta trita e ritrita detta all'inizio
il suo intevento mi è scaduto subito. Io "amo" tutto il lavoro di Marco, ma da Santoro dà il peggio di sè, i suoi monologhi sono sempre un misto di quello che scrive sul giornale, con battute già ripetute all'infinito, detto troppo velocemente. Lo apprezzo molto di più in altri ambiti (e nel caro defunto Passaparola).
Per il resto la trasmissione è stata il solito chiaccherio inutile di politici che raccontano balle. E ben poco altro, l'arroganza di Santoro è sempre quella. Penosa la cosa del televoto sui politici, un modo per arricchirsi coi soldi degli sms che, oltre che ingrassare le loro tasche, ingrassano quelle delle compagnie telefoniche. Un'imitazione del Grande Fratello, una tristezza.
Speravo in una scenografia più decente, almeno con gli ospiti vicini tra loro, invece la solita tristezza dell'anno scorso, con in più la faccia tosta di Santoro che, dopo aver illuso le tv private, passa a La7 (dopo averne detto peste e corna l'anno scorso per il mancato contratto) e cala i pantaloni per non perdere ancora soldi e ascolto.

martedì 23 ottobre 2012

Pubblico mi ha cambiato una mail!!


Da quando il Fatto Quotidiano è nato parecchie volte ho scritto lettere che spesso sono state pubblicate. Sempre con correttezza è stato rispettato il testo da me scritto e, solo qualche volta, sono state tagliate delle parti. Ma mai è successo quello che mi è successo scrivendo invece alla redazione di Pubblico.
Ho inviato una mail dove facevo un commento sul giornale. E' stata pubblicata (fra l'altro non l'avevo nemmeno mandata alla mail per le lettere) e questo non è un problema. Il problema è che mi è stato aggiunto un pezzo che io NON mi sono mai sognata di scrivere e, per giunta, pieno di errori ortografici.
Ovviamente ho fatto le mie rimostranze alla redazione di Pubblico (che devo dire subito mi ha risposto scusandosi) e riporto qui la mia mail con il pezzo aggiunto in evidenza per portare a conoscenza un modo di operare che ritengo ben poco corretto.


Sono un'affezionata lettrice del Fatto. Da quando è uscito Pubblico li prendo entrambi. Devo dire che mi piace molto, soprattutto da una decina di giorni a questa parte perchè vi occupate delle "vere" problematiche della gente comune, non solo di politica e giustizia, dove invece il Fatto è imbattibile e coraggioso.
Continuate così perchè credo che diventerete il giornale dei cittadini onesti che affrontano problemi seri e reali ogni giorno.
Il Fatto continua, giustamente, a fare le sue bellissime inchieste e a tenere sotto occhio la casta, voi date parola ai "poveretti".
E francamente credo che nel panorama editoriale italiano sia necessrio un giornale ceh si occupa e racconta per davero le storie degli ultimi. (riportato con tutti gli errori commessi dall'analfabeta che ha scritto!)
Per chi può leggervi entrambi è un ottimo binomio.
Unica pecca non indifferente è il costo eccessivo del vs. giornale, 1,50 euro al giorno sono troppi. Dovreste uscire al prezzo di tutti gli altri quotidiani,.
Buona continuazione di lavoro


mercoledì 17 ottobre 2012

Il senso di impotenza e di incostituzionalità

Credo sia cosa comune a molte persone, ma la sensazione che provo in questi ultimi mesi è quella di totale impotenza nel fare qualcosa contro tutto ciò che sta accadendo in maniera sempre più evidente e scandalosa. Nonostante vi siano giornali come questo, trasmissioni televisive e siti che denunciano ogni giorno il malaffare delle alte cariche dello. Stato ed a volte propongono anche soluzioni serie,  tutto è inutile. Non si muove nulla, tutto viene insabbiato da leggi opportunamente studiate ed approvate e da giudici troppo benevoli. E veniamo presi anche in giro perchè, quando si tratta di toccare i loro privilegi, tutto è anticostituzionale. Invece quando si tratta di togliere i nostri diritti acquisiti in anni di lotte, non vi sono mai ostacoli. Ovviamente non usciremo mai da questa situazione perché le persone che dovrebbero prendere misure contro questi abusi sono le stesse che ne godono.

Pubblicato sul "Fatto Quotidiano" del 17/10/12