giovedì 13 dicembre 2018

I genitori dovrebbero sapere chi sono gli idoli dei figli


Quello che è successo alla discoteca di Ancona grazie a chi si diverte a creare panico e a chi lucra sulla vita della gente facendo entrare molto più persone delle possibili in un locale, ha dell’inquietante. Ma è inquietante anche il fatto che un personaggio come Sfera Ebbasta abbia tanto successo tra i giovani. I genitori che lasciano andare o addirittura accompagnano i loro figli a sentire tali concerti hanno un’idea di ciò che questo personaggio (e come lui tanti altri rapper) canta?


 
Hanno mai sentito le sue canzoni o visto i suoi video? Hanno un’idea della violenza, dello sfregio verso le donne, degli insulti e delle assurdità al limite del lecito che questo “cantante” insegna ai giovani spesso già abbastanza ineducati per conto loro? Forse un po’ di attenzione da parte dei genitori sulle persone  che i figli elevano a loro idoli sarebbe auspicabile.

(MS)

venerdì 23 novembre 2018

Chi spera nella caduta di governo forse non ha capito che....


Questo governo è spesso in conflitto al suo interno per le cose da fare e si muove con gran parte dell’informazione contro o che ne appoggia solo una parte, con l’Europa che ci vuole tenere al laccio e con il terrorismo, a parole, di chi non lo approva.


 
Ma quelli che ora sperano in una sua divisione e conseguente caduta (anche nel M5S), a parte che al voto si ritroverebbero nella stessa identica situazione, si rendono conto che, se cadesse questo governo (che con tutti i suoi difetti è stato eletto dal popolo dopo anni che ciò non succedeva), non ci farebbero più votare per parecchio tempo e ci rifilerebbero l’ennesimo governo di scopo, tecnico o altro di ben poco democratico? Non è che costoro preferirebbero stare all’opposizione, posizione molto più comoda e spesso molto più benvoluta dai cittadini?
(pubblicato su La Verità 23/11)
(MS)

mercoledì 7 novembre 2018

I costi di demolizione di ciò che è abusivo sulle spalle dei cittadini


A seguito della tragedia avvenuta in Sicilia dove il maltempo ha abbattuto una villetta uccidendone gli abitanti, è cominciato il rimpallo di responsabilità tra il comune di competenza e il Tar su chi avrebbe dovuto abbattere la villetta abusiva per la quale vi era già una sentenza di demolizione.

Con tutto il rispetto per i deceduti, non si capisce però perché i costi di abbattimento di ciò che è abusivo devono pesare sui comuni (e quindi sui cittadini) invece che sul proprietario che, se ha avuto il denaro per costruirla e farlo abusivamente, dovrebbe averlo anche per demolirla. Perché il costo di chi si muove illegalmente deve ricadere sulla collettività e magari anche sulle spalle di chi costruisce seguendo tutte le procedure burocratiche e in regola con le leggi? L’ennesima ingiustizia di un paese che troppo spesso deve pagare per i furbi.
(MS)

mercoledì 31 ottobre 2018

L'inutile registro delle opposizoni pubblicitarie


La novità dei numeri identificabili per le chiamate pubblicitarie, facilmente aggirabile vista la possibilità di avere comunque altre numerazioni, si aggiunge alla beffa del registro delle opposizioni.

Perché quest’ultimo, oltre ad avere il limite di doversi iscrivere per non avere telefonate, ha anche l’assurdo limite di permettere di iscriversi solo a chi ha il proprio numero presente negli elenchi telefonici cartacei o web.

Peccato che tutto ciò non serva assolutamente a nulla perché le chiamate arrivano anche a chi non è negli elenchi, arrivano a chi si è iscritto nel registro e continueranno ad arrivare anche con le nuove  numerazioni dal momento che i nostri dati vengono dati con estrema facilità se non addirittura venduti alle agenzie pubblicitarie.



Perché semplicemente non proibire questo tipo di pubblicità invasiva dal momento che ormai il web e la televisione sono pieni di promozioni di questo tipo?
La realtà è che si vuole far finta di limitarla perché viola la privacy ma nei fatti non la si vuole assolutamente fermare perché i colossi di telefonia o energia (i maggiori “disturbatori”) griderebbero allo scandalo e alla perdita di posti di lavoro nei sottopagati call-center.
(pubblicato, in parte, su La Verità del 30 ottobre 2018)
(MS)

sabato 15 settembre 2018

I burocrati europei la smettano di insultarci


Sarebbe ora di smetterla con gli insulti quotidiani verso il nostro governo da parte di molte “categorie” che dovrebbero nascondersi. 
Gli ultimi vergognosi attacchi vengono dalla Ue, che peraltro li fa un giorno sì e l’altro pure. Come si permettono questi burocrati sanguisughe di dire che “l’Italia è un problema”? 

Proprio loro che all’Italia hanno dato e stanno dando problemi di tutti i tipi, a partire dall’immigrazione per arrivare a cercare di bloccare i prodotti delle nostre eccellenze culinarie. 
Evidentemente questo governo che non intende piegarsi ai loro “ordini” come hanno fatto i precedenti dà molto fastidio se questi personaggi la mattina si svegliano e la prima cosa che devono fare è insultare l’Italia. Forse un buon digestivo la sera non gli farebbe male. Se ne facciano una ragione, l’aria sta cambiando anche per loro.

(MS)

martedì 11 settembre 2018

Perchè l'Onu si sveglia ora e solo per l'Italia?


L’Onu, l’inutile carrozzone che dovrebbe tutelare la pace, vuole monitorare “l’aumento di razzismo in Italia”.

A parte che qualche episodio di razzismo (sempre avvenuti ma con questo governo messi in evidenza dai quotidiani per denigrarlo) che va sempre e comunque punito, non fa dell’Italia un paese razzista, c’è da chiedersi perché costoro non si preoccupano di andare a monitorare la situazione delle popolazioni libiche o di tante altri stati dove i diritti umani vengono regolarmente calpestati.

 
Inoltre perché l’Onu si sveglia solo adesso per l’Italia, stanca di essere ormai l’unico paese di approdo dei migranti e che finalmente si è svegliata e non vuole più essere il campo profughi d’Europa, e ha sempre dormito quando gli altri paesi europei hanno cominciato a chiudere le frontiere respingendo l’immigrazione in maniera a volte anche violenta?

E dov’è l’Onu quando sono i migranti a violentare donne, uccidere passanti o comunque a delinquere nei paesi in cui vengono ospitati?

Ci si meraviglia se la Lega cresce nei sondaggi? Forse perché molti italiani, stanchi di non essere considerati nei loro problemi, di sopportare sentendosi pure colpevolizzati di razzismo stanno cominciando a chiedersi che “disegno” c’è dietro a tutto questo accanimento da parte di molti nel volere a tutti i costi che l’Italia si sobbarchi i disagi e i costi dell’immigrazione.
(pubblicato su La Verità del 12 settembre 2018)

 

mercoledì 5 settembre 2018

La fine del governo Conte sarebbe la cosa giusta??


In questi giorni sul governo Conte se ne sentono di tutti i colori. Il governo ha le “elite”, i media e gran parte dei quotidiani contro, soprattutto per quanto riguarda la Lega.
E c’è chi spera anche che questo governo finisca presto. Ma sarebbe la cosa giusta per il paese?
Forse chi lo spera non ha problemi di tempo e di denaro per cui può attendere ancora mesi o anni nella situazione attuale, ma l’Italia meno “abbiente” può attendere?

Questo governo è sicuramente particolare con un contratto concordato da due forze politiche che in alcuni argomenti hanno idee diverse, però non è continuativo con i governi disastrosi precedenti e almeno viene dal voto del 4 marzo. E’ un governo che prova a cambiare alcune regole e ad abolire alcuni privilegi consolidati da anni creati da personaggi opportunisti dei precedenti governi e questo fa alterare i “benpensanti” che si scatenano giornalmente con insulti e accuse spesso infondate. Sicuramente non sarà un governo perfetto (forse però ne abbiamo visti di ben peggiori e pure non eletti) ma  chi spera nella sua fine  che soluzione pensa di trovare dopo?
Oltre a perdere altro tempo e denaro, se si tornasse al voto oggi, le cose cambierebbero di poco, il M5S resterebbe sul 30% e la Lega probabilmente crescerebbe rispetto al 4 marzo. E quindi? Si tornerebbe nella identica situazione di dover trovare un compromesso con un Salvini forse più forte. Avrebbe un senso tutto ciò o è meglio lasciare ancora lavorare magari con più tranquillità (si perde troppo tempo in polemiche) questo governo per vedere cosa riuscirà a fare delle cose scritte nel contratto? Tre mesi di lavoro sono ancora troppo pochi per giudicare anche se c'è chi lo fa da prima che nascesse!

(MS)

giovedì 30 agosto 2018

Le ong magicamente scomparse


Il fatto che le navi delle ong siano pressoché sparite dal mare, stiano ferme nei porti e non facciano più salvataggi, la dice lunga sulla loro “umanità” e sulla loro buona fede. Evidentemente, mancando il guadagno che portava questo vergognoso mercato sulla pelle dei migranti e mancando la disponibilità dell’Italia ad accogliere tutti senza nessuna remora, non è più conveniente per loro rischiare per nessun tornaconto.

Le varie inchieste aperte su queste navi della “speranza” e le varie bandiere anche fasulle che esse sventolano a seconda dell’aria che tira, fa capire chiaramente come l’umanità tanto sbandierata sia completamente inesistente, nessuno fa niente per niente, tutti salvano solo per interesse a spese dei cittadini italiani. Finita questa lucrosa possibilità non ha più senso salvare vite umane e tanto vale stare in porto ad aspettare tempi migliori e governi più “compatibili” con i loro interessi.
(pubblicata in parte da La Verità del 1 settembre 2018)

(MS)

lunedì 27 agosto 2018

Salvini indagato al volo per i vivi, nessun indagato per i morti

Indagato al volo Salvini per il salvataggio da parte dell'Italia di 177 migranti e ancora nessun indagato per la morte di 43 persone e per i 600 sfollati a causa della caduta del ponte Morandi a Genova. 
Sicuramente sarà pure giusta l'indagine sul comportamento di Salvini ma sorge il dubbio che questa sia la magistratura a orologeria politicizzata tanto brava e veloce a muoversi quando qualcuno cerca di difendere i diritti dei cittadini andando contro al “politicamente corretto” e all'ipocrisia del mondo "dorato", quanto è lenta a muoversi contro i “potenti” affaristi per fatti ben più gravi.

Si parla di leggi inapplicate, di diritti umani violati, ecc. da parte di Salvini per aver fermato (in porto, non in mare) l'ennesimo arrivo di migranti. Sarebbe bello ci fosse la stessa solerzia anche quando vengono violati i diritti dei cittadini, primo fra gli altri quello di contestare da parte delle “elite” e di gran parte dei giornalisti, il governo eletto con il voto espresso il 4 marzo che ha dato un chiaro segno di voler cambiare il sistema vergognoso e lucroso adottato negli ultimi anni da una sinistra “abusivamente” al governo.
E sarebbe bello veder indagati velocemente i presunti responsabili dei fatti di Genova perchè non finisca come solitamente succede che nessuno dei privati pagherà penalmente (e forse nemmeno civilmente)  magari addebitando i danni allo Stato come spesso succede in questi casi. E' molto difficile poi avere fiducia nella magistratura  “indipendente”.
(pubblicato in parte su La Verità del 30 agosto 2018)
(MS)

martedì 24 luglio 2018

Ricordiamo che la battigia deve essere libera a tutti

Gli stabilimenti balneari dovrebbero consentire il libero e gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia, anche per la balneazione. Ma gestori furbetti costringono i bagnanti che vogliono raggiungere la riva, o semplicemente transitare, a pagare un biglietto per l’ingresso. Si tratta di un vero e proprio abuso che non tiene conto del fatto che la spiaggia è un bene pubblico, appartiene al demanio anche se è data in concessione agli stabilimenti balneari. Impedirne l’accesso o chiedere un pagamento è quindi una violazione di legge.

“Ogni anno è sempre la stessa storia”, dice Mauro Antonelli, dell’Unione nazionale consumatori ed esperto del settore. “Se si usufruisce dei servizi – spiega – messi a disposizioni del lido, come per esempio ombrellone, sdraio, docce e cabina, è normale e corretto che il gestore pretenda il pagamento. Ma chi vuole semplicemente raggiungere il mare per fare un bagno passando dallo stabilimento balneare non deve pagare alcun ticket d’ingresso”. Non mancano, però, avverte, “gestori che continuano a fare orecchie da mercante e impediscono l’ingresso a chi vuole anche solo arrivare alla battigia, per quanto l’ingresso deve essere sempre libero e gratuito: a stabilirlo è la legge”.


Per fare un bagno non si deve pagare nulla: cosa dice la legge

Ebbene, cosa stabilisce la legge nello specifico? “Oltre all’articolo 11 della legge numero 217 del 2011, che prevede ‘il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione’, la legge numero 296 del 2006 – fa notare Mauro Antonelli – stabilisce ‘l’obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione’. Per battigia si intende la striscia di sabbia su cui l’onda va a infrangersi. Insomma, l’accesso al mare è libero e per fare un bagno non si deve pagare nulla”. Se, quindi, “non fanno passare attraverso lo stabilimento balneare per raggiungere il mare e fare il bagno o tentano di far pagare, si possono chiamare direttamente i vigili – assicura – e chiedergli di intervenire sul posto, così che possano redigere un verbale”.

“Diverso è il discorso – puntualizza Antonelli – per ombrelloni o sdraio. La legge garantisce l’accesso e il transito gratuito per il raggiungimento della battigia, ma è meno chiara su quello che accade se mi fermo sulla battigia o a pochi metri di distanza. Infatti, garantisce un generico diritto alla fruizione della battigia non solo ai fini della balneazione (si dice ‘anche’), ma non chiarisce esattamente cosa si intenda per fruizione, se passeggiare, fermarsi o giocare a palla”. “Resta il fatto – prosegue Antonelli dell’Unione nazionale consumatori – che i titolari degli stabilimenti devono fare in modo di non impedire agli altri bagnanti l’accesso al mare e il transito per il raggiungimento della battigia. Se, però, possiamo sicuramente affermare che un ombrellone o una sedia sdraio sono certamente ingombranti e ostacolano il transito, diventa più difficile comprendere perché lo sia anche un asciugamano, magari debitamente piegato o dei vestiti ammucchiati”.

La materia è regolata anche da Regioni e Comuni. “La legge numero 296 del 27 dicembre 2006, all’articolo 1 comma 254 – sottolinea l’esperto dell’Unc – prevede che siano le Regioni a dover ‘individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili’ e a ‘individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione’.

Ci sono poi le ordinanze dei Comuni. Molte di esse prevedono il divieto di occupare con ombrelloni, sdraio o anche semplici teli mare, la fascia di 5 metri dalla battigia e il divieto di permanenza in tale spazio, poiché deve rimanere a disposizione per i mezzi di soccorso. In questo caso, comunque, il divieto vale per tutti, anche per i gestori dello stabilimento, e permane anche se si paga l’ingresso.

giovedì 19 luglio 2018

Conte si dimostra persona seria


Nell’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, il premierGiuseppe Conte ha dimostrato serietà, equilibrio e chiarezza.

Ha fatto capire che è dalla parte dei cittadini, vuole fare il bene dell’Italia e che non esistono tante di quelle diatribe con i suoi ministri che i giornali vogliono a tutti i costi vedere e esagerano o si inventano.  
Ha riconosciuto che Salvini non è il mostro che la sinistra, i giornali e parecchi personaggi “famosi” vogliono vedere in lui e che i rapporti del premier sono buoni sia con lui che con Di Maio. Ha ribadito che l’Italia deve avere voce in Europa e che tante cose devono cambiare, soprattutto sull’immigrazione.
Dall’intervista si ha l’idea di un’ottima persona che ricopre con merito  il suo ruolo e che, anche se non “urla”, lavora per cercare di migliorare le cose in questo paese alla deriva dopo tanti anni di sfacelo da parte di altri governi, oltretutto non eletti.
Persona molto diversa da Matteo Renzi, che sparava parole infondate tutti i giorni, dà l’idea di un cambiamento e ispira fiducia. Farebbe bene a farsi sentire un po’ più spesso per zittire tutti quelli che lo vogliono un “fantasma” succube di Salvinie  e Di Maio e che vogliono a tutti i costi la fine di questo governo appena nato e che deve avere il tempo di operare.

(MS)

martedì 17 luglio 2018

Lavoro, se non c'è anche il Decreto Dignità serve a poco


Di Maio ha voluto il Decreto Dignità per diminuire il lavoro precario. Ben venga qualcosa che limita la possibilità di sfruttamento delle aziende, ma purtroppo, se il lavoro non c’è, queste manovre servono a poco.

Come sono serviti a ben poco i costosi incentivi voluti da Renzi per assumerne a tempo indeterminato. Al lato pratico le aziende, se non hanno la sicurezza del lavoro nel tempo, invece di rinnovare il contratto ai precari, ne prenderanno di nuovi.

Oppure si rivolgeranno ad aziende interinali per fare esattamente lo stesso “giochino”. E chi usava i voucher, piuttosto che “legarsi” a contratti, prenderà personale “in nero”, magari extracomunitario a cui ben poco interessa versare contributi e che si adatta a paghe misere.

E’ giustissimo che il governo cerchi di ridurre lo sfruttamento, ma qualsiasi strada sceglierà si scontrerà con la realtà della mancanza di lavoro per le aziende serie e con chi trova sempre e comunque manodopera a basso costo perchè non si fa nessun scrupolo.
L’unica strada per far crescere l’occupazione è cercare di far prosperare il paese perché ritrovi il bisogno di lavoro, mettere in risalto le nostre eccellenze e le nostre risorse (soprattutto culturali e paesaggistiche di cui siamo ricchi), ridurre la burocrazia, non penalizzare le aziende serie ma controllare e punire le “furbe”. Non esistono scorciatoie per creare lavoro, solo ritrovare la produttività ridurrà il precariato.
(MS)

sabato 14 luglio 2018

Taglio ai vitalizi, quando si vuole si può fare


Finalmente il taglio ai vitalizi, almeno per la Camera, è una realtà. Ora bisognerà attendere lo scoglio del Senato con la Presidente Casellati che rema contro. Comunque questa approvazione dimostra che, se al governo vi sono persone volonterose che le cose le vogliono fare, si fanno e anche in tempi relativamente brevi. Purtroppo i vitalizi sono solo stati ridotti e non tolti però un primo passo è stato fatto. 

Un piccolo risparmio a livello economico ma che rende un minimo di apparente giustizia ai cittadini stanchi di tutti i privilegi di cui tuttora gode la “casta”. Ora arriveranno sicuramente i ricorsi degli irrinunciabili senza vergogna, si spera che la Corte Costituzionale, come spesso succede, non metta i suoi paletti. Quelli che non mette mai quando vengono tolti diritti (e non privilegi) ai cittadini.
(MS)

giovedì 12 luglio 2018

Morti sul lavoro, dove sono le magliette rosse?


Solo nella giornata di mercoledì 11 luglio, vi sono stati altri due morti sul lavoro, operai precari con contratti penosi. 
 
Luca avio di 37 anni, lascia una moglie e un figlio grazie a un contratto di 6 giorni che lo ha fatto finire sotto un masso.
L'altro, un uomo di 44 anni, è volato da 3 metri.
Pare che da inizio anno siano già quasi 400 le morti “bianche”.
Dove sono tutti quegli ipocriti che indossano la maglietta rossa per gli immigrati ma se ne fregano dei morti nel loro paese?
(MS)

mercoledì 11 luglio 2018

Scorte utili e inutili pagate dai cittadini


Nelle ultime settimane si è parlato molto di scorte perché è stata revocata ad Antonio Ingroia che, forse, è uno dei pochi ad averne ancora bisogno tra tutti quelli che ne usufruiscono.
Al di là del fatto che la scorta protegge lo scortato da un’eventuale “pazzo” di strada ma serve ben poco  se veramente la malavita lo vuole uccidere (esempi lampanti sono i casi di Falcone e Borsellino uccisi nonostante la scorta), non si capisce perché politici non più in carica o con cariche minori, come nei casi di Maurizio Gasparri, Maria Elena Boschi, Massimo D’Alema, debbano ancora avere la scorta pagata con i soldi dei cittadini.


E questo vale anche per i giornalisti. Perché Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Bruno Vespa debbono avere una scorta dallo Stato? O anche “personalità” come Roberto Saviano, che ormai non si occupa più di mafia ma di politica, debbono continuare a essere protetti a spese dei cittadini?
Tutti questi personaggi, se hanno paura di qualcosa, hanno i mezzi per pagarsi una protezione con i propri soldi. Lo Stato dovrebbe proteggere solo chi ritiene ne abbia veramente bisogno perché copre cariche importanti istituzionali o perché magistrati che si occupano di mafia e malaffare in ambienti pericolosi e quindi lavorano per lo Stato.  Gli altri possono fare da sé.
(MS)

mercoledì 4 luglio 2018

Boeri parla delle entrate degli immigrati, ma le uscite??


Boeri continua a sostenere che senza gli immigrati il nostro sistema non reggerebbe.
 
Sarebbe bello però che Boeri considerasse oltre alle (poche) entrate dei contribuenti stranieri, anche le (molte) uscite che l’immigrazione comporta in termini di soccorso (35 euro al giorno di contributi non li versa nemmeno un dirigente), di sanità (tutta gratuità per chi non ha reddito), di giustizia (tutte le richieste d’asilo, i ricorsi, i reati, ecc.), di sicurezza (polizia che deve intervenire anche solo per le tante risse tra di loro), di scuola (diritto allo studio) e diritti vari (bonus bebè esteso pure a chi non ha permesso di soggiorno, ricongiungimenti familiari, alloggio, ecc. ).


Senza contare i disagi che i cittadini che devono sopportare e che evidentemente per Boeri sono gratuiti, il suo dire è poco credibile e fa solo il solito sermone politicamente corretto adottato da tutta la sinistra, dalle elite e da gran parte dell’"informazione” di cui gli italiani hanno le tasche piene perché vedono la realtà e non ci cascano più.
Invece di sostituire gli italiani con gli immigrati, cerchino di mettere in condizione dgli italiani di lavorare in modod dignitoso e fare figli!
(Pubblicato su La verità del 5 luglio 2018)

(MS)

sabato 30 giugno 2018

La vecchia politica contro l'abolizione dei vitalizi


La normativa per abolire i vitalizi non è ancora in vigore perché deve essere ancora approvata la delibera attuativa che già i parlamentari della vecchia politica che godono di vitalizi da tempo per aver “lavorato” pochi anni, insorgono e minacciano  il governo di fare ricorso.
In un paese dove i politici i privilegi se li pensano, se li inventano, se li approvano, se li applicano e se li godono senza nessuna vergogna nei confronti dei cittadini che li pagano profumatamente spesso solo per fare danni, è praticamente impossibile toglierli. 

E’ come lottare contro i mulini a vento, si sbatte contro un muro di gomma e, solitamente, pure contro la Corte Costituzionale che salva sempre i privilegi della casta (facendone ovviamente parte) perché toglierli sarebbe incostituzionale mentre non è mai altrettanto incostituzionale togliere i diritti acquisiti ai cittadini, come nel caso delle pensioni, del lavoro, ecc.

Un paese che, nonostante un governo che ha dimostrato in questo mese, di avere buona volontà per agire in modo positivo per il popolo italiano (diversamente da quelli precedenti), probabilmente non riuscirà a smuovere nulla di ciò che va a toccare le cariatidi che continuano ad alzare la voce in maniera arrogante e irrispettosa.
(MS) (Pubblicato su La Verità del 29 giugno 2018 e sul Fatto Q. del 30 giugno 2018))

mercoledì 27 giugno 2018

Ma il cittadino onesto chi lo difende?


In queste settimane di polemica contro i “populisti” che appoggiano il governo, il cittadino onesto si fa una domanda. Ma chi lo difende? Ovunque associazioni, elite, giornalisti (tranne rare eccezioni come il quotidiano La Verità), politici di opposizione (si fa per dire…), ecc. si eleggono a paladini della giustizia per difendere gli immigrati, i rom, i detenuti e spesso persino i delinquenti, sempre scusati se si tratta delle categorie di cui sopra.

Ma il cittadino “comune” che si alza al mattino, va a lavorare ogni santo giorno per vedersi dimezzato lo stipendio da tasse inique (perché altri furbi non le pagano) per avere in cambio servizi pessimi e pure insulti se osa fare una critica non “politicamente corretta”, chi lo difende? Chi difende il cittadino che il lavoro l’ha perso e si barcamena per mandare avanti una famiglia nell’indifferenza generale? Chi si preoccupa del pensionato che deve cercare nei cassonetti della spazzatura gli avanzi di cibo perché la misera pensione non gli basta?


Mentre le associazioni aiutano gli immigrati a trovare un lavoro, chi aiuta i giovani che escono dalle scuole e non vedono un futuro davanti a sé e vivono solo grazie ai genitori o ai nonni, non certo con i 35 euro che lo Stato spende per le coop rosse che lucrano sull’immigrazione? Chi difende il cittadino che si ritrova il ladro in casa e non può nemmeno toccarlo altrimenti finisce in galera lui e deve pure risarcire il ladro se gli fa male? Chi difende le donne che girano per strada e possono venire aggredite o scippate mentre i comuni spendono soldi in stupidaggini?

Chi paga i danni sulle autovetture, per esempio vetri rotti da soggetti che a volte lo fanno solo per divertimento perché tanto restano impuniti? Come restano impuniti la maggioranza dei reati cosiddetti “minori” (ma ormai anche per i “maggiori” visto che escono di galera anche stupratori e aggressori).

Chi parla in tv o sulla stampa dei problemi delle case comunali occupate o delle lunghe liste che privilegiano sempre chi viene da fuori?
Chi difende il cittadino costretto a rivolgersi alla sanità privata perché quella pubblica ha liste d’attesa vergognose e quindi spesso non si cura perché non può permetterselo?
E la lista potrebbe continuare all’infinito perché il cittadino italiano onesto non si sente tutelato da nessuno, si sente accusato di razzismo, xenofobia, egoismo, ecc. e viene portato a sentirsi in colpa senza averne alcuna. Questo governo lo sta facendo sentire un minimo più rappresentato e lo aiuta a dire quello che ha sempre pensato ma ha sempre temuto di dire, speriamo continui.

(MS)
 

martedì 26 giugno 2018

Per non alzare il prezzo, abbassano la quantità di prodotto

Andando a fare la spesa molti si saranno accorti che le confezioni, i barattoli, ecc., che conosciamo bene, hanno qualcosa di diverso. A me è capitato, ad esempio, con una bottiglia di bibita famosa da 500 ml. Non mi sembrava più quella di prima e infatti... è calata di 50 ml (cioè ora è 450 ml) allo stesso prezzo della precedente.
Le ditte hanno deciso che, per non alzare i prezzi, ci "fregano" rimpicciolendo le confezioni, mettendo meno prodotti, meno pezzi, ecc.
 
La nuova ‘moda’: mantenere il prezzo del prodotto uguale ma modificare, in termini di quantità, le dimensioni delle confezioni o l’utilizzo delle materie più care.


Un fenomeno che ha preso piede anche in Italia, già tarata nelle rilevazioni come sottolineato dai colleghi de La Stampa: è stato inoltre rilevato che il processo ha origini più antiche del previsto, dal 2012 sono stati circa 1.400 i prodotti che hanno cambiato la propria confezione e di conseguenza perso contenuto. E addirittura in alcuni casi il prezzo è aumentato. Quali sono le possibili contromisure da mettere in atto? Ovviamente fare attenzione ai rincari nascosti, anche se non è sempre facile, e se possibile controllare eventuali avvisi sulle modifiche di quantità di prodotto da consumare.

STESSO PREZZO, MENO PRODOTTO

Il prezzo resta uguale, ma c’è meno prodotto nella confezione. E così, sottobanco, arriva un rincaro che si fa sentire a lungo andare sulle tasche dei consumatori, che magari non realizzano subito di aver pagato di più. La Stampa, nel descrivere il fenomeno, fa anche degli esempi.
Nel pacchetto di fazzoletti di carta ne vengono messi 9 anziché 10, le lattine diventano da 25 cl anziché da 33, il pacco di riso non pesa più 1 kg, ma 850 grammi.


E ci sono anche casi in cui vengono modificati gli ingredienti, così da limitare quelli più costosi. Per esempio, nelle merendine può essere ridotto il cacao e aumentato lo zucchero. Le strategie adottate sarebbero varie e passerebbero persino dalla diminuzione degli strappi della carta igienica. Diventa più difficile, ma non impossibile, per i consumatori evitare questi rincari nascosti.
 
In alcune aree di servizio autostradali, dove delle bottigliette di una nota bibita presto cambieranno formato, passando da 50  a 45 cl. è stato messo anche un volantino vicino al frigorifero per avvisare di questo cambiamento. Che non avrà però impatti sul prezzo di vendita.
Secondo quanto riporta La Stampa, il fenomeno ha già un nome: shrinkflation, che mette insieme i concetti di “concentrazione” e “inflazione”. Di fatto, dopo il referendum sulla Brexit, per cercare di non perdere i margini dopo la svalutazione della sterlina, i produttori per non toccare i prezzi hanno diminuito le quantità di prodotto. Nell’esempio della bottiglietta sopra citata, è facile vedere che il rincaro occulto è superiore al 10%. Eppure il consumatore difficilmente lo percepirà come tale.
 Naturalmente in Italia non potevamo farci mancare tale ennesima presa in giro, dopo le aziende telefoniche ora pure quelle del supermercato fanno le furbe.
E' bene quindi fare attenzione alle quantità che vengono sempre riportate sulle etichette. Senza dimenticare che spesso nei supermercati i cartellini indicano il prezzo al kg o al litro di un prodotto, di modo che sia più facile capire se il suo prezzo sia aumentato o meno.


lunedì 25 giugno 2018

Cittadini stanchi, inascoltati e insultati


Il risultato dei ballottaggi dimostra una volta in più, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la stanchezza dei cittadini che non sopporta più la vecchia politica che ha ignorato (e continua a ignorare) i problemi che vivono ogni giorno. Ed evidentemente, con l’ascesa della Lega, i problemi dell’immigrazione e della sicurezza sono tra i più urgenti da risolvere.

I cittadini onesti sono stanchi di vedere una giustizia che premia i delinquenti e punisce chi si difende, di vedere inascoltate le proteste per il degrado delle grandi città, di avere paura a girare in alcune strade periferiche persino di giorno, di vedere ovunque gruppi di immigrati ciondolare o assistere a fenomeni di violenza da parte di costoro sui treni, sugli autobus o per strada.

E sono stanchi di venire continuamente offesi e incompresi da parte dei media e della stampa che continua a chiamarli populisti, razzisti o peggio nella più totale mancanza di rispetto. Ed è stanca di sentire che le offese vengono da persone che hanno una dichiarazione dei redditi molto diversa dalla loro e, di conseguenza, che vivono in zone ben diverse dalle degradate.

E chi insulta non si rende nemmeno conto che fa proprio gli interessi della Lega perché ormai a molti cittadini stanchi disturbano persino gli insulti rivolti ad ogni ora a Salvini che, piaccia o non piaccia alle “elite”, sta cercando di fare quanto promesso in campagna elettorale e per il quale è stato votato, perché li vede come rivolti a sé stesso.
Finalmente il cittadino inascoltato fino a ora si sente rappresentato (pur se a volte con toni discutibili) da questo governo che, pur se in sella da poche settimane, sta cominciando a fare quanto scritto nel contratto stipulato tra due forze politiche completamente diverse dalle precedenti e, soprattutto, votate, cosa che non succedeva da troppi anni.
(MS)

sabato 23 giugno 2018

Macron. media e giornali contro i "populisti"


Sono vergognose la parole di Macron contro il “populismo” e contro l’Italia. A parte che fanno crescere ancora di più la rabbia dei cittadini facendo esattamente il gioco opposto a quello che loro vogliono, ma queste ignobili parole dimostrano chiaramente come la Francia ci ha considerato fino a ora, cioè servi e spazzatura dell’Europa.

Ora che finalmente l’Italia sta alzando un poco la testa e cerca di non permettere più questo servilismo verso l’Europa si scatena il finimondo perché a Francia, Spagna, ecc. faceva molto comodo che l’Italia si facesse carico soprattutto del problema immigratorio e tacesse accogliendo tutti in silenzio, oltre che versare un mucchio di soldi alla Ue avendone molto poco in cambio se non ristrettezze economiche e diktat assurdi.

Ma Macron è in bella compagnia anche in Italia. Lasciando perdere il Pd che, con i danni che ha fatto, dovrebbe nascondersi e parla solo per motivi politici, i media e i quotidiani tutti i giorni sparano contro Salvini, Di Maio e Conte senza nessun ritegno (e senza furbizia perché fanno solo crescere l’apprezzamento verso il governo) con insulti gratuiti di tutti i tipi. Poi si meravigliano se Salvini, che è il meno “timoroso” tra i tre, risponde a tono. I media e i giornali stanno scoprendo le loro carte: quelle di chi finge di voler cambiare tutto per il bene dell’Italia ma non vuole che nulla cambi per il bene proprio.
Politici, elite e giornalisti che stanno bene economicamente e di conseguenza non hanno i problemi che toccano gli italiani meno fortunati, per cui li negano e pensano di offendere gli italiani  meno “colti” (sempre secondo loro) dandogli dei “populisti”, un termine che invece per i cittadini sta diventando un onore come lo è per il premier Conte.

(MS)

giovedì 21 giugno 2018

In una tabella riassunti i danni del governo Renzi

In questa tabella che non ha bisogno di commenti, sono riassunti i danni che il governo con alla guida Matteo Renzi (il bullo), ha fatto nel poco (si fa per dire...) tempo in cui ha mosso le sue carte.

Renzi, dopo tante promesse fatte prima di diventare premier, quando lo è disgraziatamente diventato (e non certo grazie al voto degli italiani che da 4 governi non votavano più), non solo non ha mantenuto niente di ciò che ha promesso, ma ha fatto il contrario e ha speso tanti soldi (nostri) per fare ulteriori danni (dopo quelli di Monti, che si pensava fossero il peggio).
(MS)

mercoledì 20 giugno 2018

Perchè gli italiani possono essere censiti e i rom no??!


Tutto questo polverone che si sta alzando contro il censimento dei rom che vorrebbe fare Salvini (che, insieme a Di Maio, sarebbe ora si occupasse anche di altro) pone una domanda.

Perché i cittadini italiani vengono censiti ogni 10 anni e “schedati” con codice fiscale  carta d’identità, ecc., mentre tutto ciò non può toccare le anime pure dei rom? A parte il fatto che censimenti dei campi rom ne sono già stati fatti pure dalla sinistra che adesso grida allo scandalo (assieme a gran parte dei giornali), ma forse perché i rom poi dovrebbero pagare le tasse, le utenze e magari anche smettere di vivere spesso di espedienti sulle spalle altrui?

Allora sorge un’altra domanda: chi si “scandalizza” lo fa solo per motivi politici oppure anche perché gli piace tanto l’illegalità con cui vivono costoro e vorrebbe fare altrettanto? Perché altrimenti non si capisce come possano non appoggiare un censimento al quali tutti i cittadini “normali” sono sottoposti discriminando questi ultimi invece di proteggere i rom che, fra l’altro, di nomade non hanno proprio niente visto che stanziano ben volentieri in campi fatiscenti.
(MS)

 

Grande fiducia nel governo

Matteo Salvini campione di fiducia. Il ministro dell’Interno, stando all’ultimo sondaggio Ixè, ha visto crescere l’indice di fiducia da parte degli elettori dal 37% di maggio al 46% di giugno. Nove punti percentuali in un solo mese, prova che la linea dura adottata dal leghista piace agli italiani.
Recupera anche il collega di governo Luigi Di Maio. Il ministro del Lavoro torna al 36%, stesso dato di aprile, dopo il crollo al 32% registrato in maggio quando erano in corso le trattative per formare un esecutivo.
Ispira molta fiducia il neo premier, Giuseppe Conte, che, alla prima rilevazione, si aggiudica il dato più alto: 53%.
In risalita Martina al 24% (dal 23%) e Renzi al 18% (dal 17%).
Male Silvio Berlusconi, che perde piccoli pezzi in maniera costante: 23% ad aprile, 22% a maggio e 20% a giugno.

martedì 19 giugno 2018

Salvini e i rom


Salvini sta un po’ esagerando con la sparata sui rom e bene fa Di Maio a dissociarsi. Anche perché la nostra Costituzione non gli permette di fare ciò che lui vorrebbe.

Sicuramente però quello dei rom è un problema che andrebbe affrontato con chiarezza e determinazione. Perché nel nostro paese i rom non sono nomadi di passaggio ma personaggi stanziali (e a volte collusi con la mafia, come nel caso Casamonica, la famiglia che subito si è premunita di “minacciare” Salvini) che vivono in campi fatiscenti con luce e acqua a spese dei comuni (e quindi dei cittadini), per non parlare del fatto che spesso vivono di espedienti (cioè furti, sempre ai danni dei cittadini).

Inoltre sono persone che vogliono vivere in questo modo proprio per non sottostare a nessuna regola, spesa o imposta che invece grava sui cittadini che si vedono sbeffeggiati da costoro.
L’ennesima ingiustizia che andrebbe sanata perché, se costoro vogliono rimanere fermi in un luogo e vivere in baracche o camper, devono anche loro rispettare le regole e pagare servizi e imposte come fanno tutti.
(Pubblicato su La Verità del 20 giugno 2018)
 

sabato 16 giugno 2018

Quanto soldi diamo alla Ue e quanti ne tornano indietro

In questa tabella di Demoskopika si può vedere chiaramente quanti soldi abbiamo versato alla Ue divisi nel triennio 2015-2017 per regione d'Italia e quanti ne abbiamo ricevuti indietro.

Il totale dei soldi versati è pari a 13763 milioni di euro ma ne abbiamo ricevuti indietro solo 11875.

Con questo già si può capire la poca convenienza a stare in Europa per l'Italia e ancora di più per le regioni del nord che pagano molto per ricevere poco, diversamente da quelle del sud.

Grazie a chi ci ha messo in questa Ue inutile, dannosa e ipocrita!
(MS)

Aquarius perde tempo volutamente

Salvini continua a impedire alle ong di approdare in Italia e scaricare il solito carico di migranti nel nostro paese. La scelta è giusta perché anche il resto d'Europa si deve occupare di questa gente.
Inoltre è palese che la nave Aquarius sta perdendo tempo circumnavigando la Sardegna a velocità bassissima non per via del cattivo tempo ma per mettere in difficoltà l'Italia.
Perché sta perdendo tutto questo tempo se ritiene che i migranti debbano raggiungere un porto il prima possibile? Cosa sta aspettando? A pensare male a volte ci si prende, non è che aspetta la tragedia (già si vocifera di due "dispersi"...) per poter poi incolpare l'Italia e Salvini di negligenza? Oppure non è che sta perdendo tempo per arrivare alla fine a scaricare in Italia perché altrimenti perde "l'obolo"?


Queste ong lavorano palesemente per interesse e non per la salvezza dei migranti, troppi soldi vengono loro elargiti per ogni migrante salvato che viene poi portato nelle vergognose cooperative.. Se Salvini manterrà la promessa di portare da 35 euro a 20 euro l'importo giornaliero da dare alle coop e alle ong per ogni migrante, probabilmente si vedrà quali lavorano veramente per solidarietà e quali solo per interesse. Anche se per fare ciò bisognerebbe azzerare interamente l'importo.

Questo governo ha intrapreso una strada che ha l'appoggio della maggior parte dei cittadini (tacciati di ignoranza e razzismo) e sta facendo esattamente quello per cui la Lega è stata votata. Sta semplicemente mantenendo una delle principali promesse elettorali.

Purtroppo quando in Italia si cerca di andare contro gli interessi che per tanti anni hanno riempito le tasche di politici, cooperative, ong, banche o qualunque altro interesse delle varie elite, si scatenano tutti. oltre ai politici di opposizione, questo governo si trova contro tutti i giornali (tranne forse La Verità), le televisioni, molti siti Internet di informazione e alcuni cittadini che ancora non hanno capito gli interessi che girano dietro alla tratta dei migranti oppure perché sono proprio quelli che li aspettano per sfruttarli (vedi raccolta frutta o aziende interessate a risparmiare sui dipendenti a scapito dei diritti).

E naturalmente non ha l'appoggio di altri paesi europei che si comportano ben peggio di noi con i pochi migranti che bussano alle loro porte respingendoli in modo ben più vergognoso di come sta facendo Salvini con le sole navi delle ong. Quelle militari italiane possono comunque entrare nei nostri porti. Ovvio che ben volentieri gli altri paesi europei lasciano a noi (e alla Grecia) il problema dell'immigrazione che porta disagi, criminalità e povertà ai paesi che li ospitano, tutto nella più totale ipocrisia.
Salvini ha sicuramente coraggio e determinazione, si spera non si lasci influenzare dalle critiche e dalle offese che giungono da ogni parte, molto ipocrite e tendenziose. Salvini deve continuare per la sua strada mantenendo ciò che ha promesso al voto e rispettando il volere di gran parte degli italiani che di questa immigrazione incontrollata e eccessiva non ne può più e mettendo l'Europa alle strette sui suoi doveri..
(MS)


mercoledì 13 giugno 2018

Gli insulti e l'ipocrisia europea (e non solo)

L’ipocrisia di Francia e Spagna che ci insultano per non aver accolto la nave Aquarius, è sconcertante. Come lo è chi si indigna per il comportamento di Salvini. Da anni subiamo i costi e i disagi di un’immigrazione incontrollata e invasiva mentre il resto dell’Europa se ne frega e si gira dall’altra parte.

L’Unione europea se la cava con qualche spicciolo e lascia tutto il problema all’Italia  che, grazie a ong e coop che ci guadagnano, si tiene il problema e lo scarica sui cittadini lasciando in giro una marea di gente di cui non conosce nemmeno l’identità e la lascia libera di delinquere (come dimostrano i fatti che accadono tutti i giorni) senza nemmeno fermarli, come fa del resto con la delinquenza nostrana. L’Italia è il paese dell’impunità totale per i reati “minori” (che sono poi minori solo per magistrati e giornali).

Ora finalmente l’Italia, con il nuovo governo, comincia ad alzare la testa e fa capire che parecchie cose in Europa debbono cambiare sotto questo punto di vista. Vanno rivisti i trattati e gli accordi perché l’immigrazione non sia più solo un problema nostro. E devono finire le sovvenzioni a pioggia per ong e coop che non dimostrino sulla carta di fare veramente assistenza e prima accoglienza (che appunto deve essere solo prima). Chi non ha diritto di stare nel nostro paese (come la maggior parte di chi sbarca) deve essere rispedito indietro. E chi ha diritto di assistenza deve essere distribuito equamente in tutta Europa.

Purtroppo questo governo ha tutti contro, giornali, televisioni, elite e opposizioni politiche, tutte persone che evidentemente, per ipocrisia o comodo, fanno finta di non capire i disagi che vivono parecchie zone d’Italia, perché il problema non li tocca (ed è facile fare i "buonisti" con il fondoschiena altrui).
Spero proseguano per la strada del cambiamento, per questo problema e per tutti gli altri di questo paese, senza curarsi delle critiche e degli insulti. Visto da dove vengono, sono solo la dimostrazione che sono sulla strada giusta.
(MS)

martedì 5 giugno 2018

Questo governo porta nuova aria


Finalmente il governo che si è appena insediato, ottenuta la fiducia, potrà cominciare a lavorare per cambiare un po’ di cose in questo disgraziato paese. Non sappiamo ancora se manterrà, almeno in parte, le promesse fatte in campagna elettorale e confermate con il contratto di governo sottoscritto da Di Maio e Salvini, ma nell’aria c’è comunque aria di cambiamento.

Dopo sette anni in cui abbiamo subito ben quattro governi imposti dal Capo dello Stato, ora almeno questo rappresenta una parte dell’elettorato, pur con le difficoltà dovute alla pessima legge elettorale con cui siamo andati a votare e voluta proprio da coloro che sono stati trombati il 4 marzo e che speravano di fermare chi non avrebbe dovuto, secondo loro, mai arrivare al governo pur avendo la maggioranza dei voti.

Si respira un’aria diversa in questi giorni, c’è speranza di cambiamento e un poco più di fiducia in chi è stato sempre calpestato in questi anni. Speriamo che si cominci a mettere le mani sui privilegi della politica, sulla corruzione, sull’evasione fiscale, sull’immigrazione incontrollata e sul dare sicurezza ai cittadini.

Speriamo si riesca a dare lavoro in maniera dignitosa a chi non ce l’ha, che si aiuti la Sanità ingolfata, che si sostengano i cittadini italiani più deboli senza però renderli “parassiti”e senza farlo pesare sempre sulle stesse tasche della classe media, non di debbono fare ingiustizie (di quelle siamo pieni).
I problemi sono tanti, il governo ha tutte le elite e i quotidiani contro, ma da qualche parte si deve  cominciare. Speriamo si inizi nel modo migliore senza perdersi in polemiche inutili.
(MS)

 

sabato 2 giugno 2018

E' nato il governo, lasciamolo lavorare!


Finalmente, dopo 3 mesi di agonia, è nato il governo eletto dal popolo, quello tra M5S e Lega. Dopo il caos degli ultimi giorni e l’errore di Mattarella, tutti hanno usato il buon senso per far nascere un governo politico, come giusto.
Di Maio ha lasciato perdere l’impeachment che, pur se dalla parte della ragione,  avrebbe solo fatto perdere tempo inutilmente e Salvini ha dimostrato, in barba a chi lo credeva un traditore arrivista, di voler governare e cominciare a cambiare le cose con il contratto di governo stipulato con Di Maio.
Anche Mattarella ha fatto un passo di lato, dopo le pesanti critiche di ingerenza, e ha permesso al M5S-Lega di trovare un accordo per i ministri spostando Paolo Savona al ministero per gli affari Ue.


Leggendo la lista dei ministri si evince da subito che sono in gran parte persone competenti e messe nei ministeri appropriati.
Purtroppo questo governo parte già con tutti contro. Oltre alle opposizioni anche gran parte delle televisioni (Mediaset in testa che già dal 4 marzo fa ostruzionismo) e quasi tutti i quotidiani sono altamente prevenuti o arrabbiati contro queste forze politiche e non fanno informazione corretta con le giuste critiche o apprezzamenti, ma denigrazione.

Speriamo che tutti siano più responsabili e diano modo a questo governo, che almeno rispetta il voto di gran parte dei cittadini, di lavorare con un minimo di serenità in modo da poter vedere se vi sono risultati meritevoli della fiducia che gli è stata data.
(MS) (Pubblicato sul Fatto Q. del 2 giugno 2018)

giovedì 31 maggio 2018

La fiducia che gli italiani davano a Cottarelli...

Questo sondaggio direi che esprime chiaramente cosa pensano gli italiani di Carlo Cottarelli e di quanta voglia avevano di vederlo al governo.

L'uomo scelto da Mattarella per fermare un governo M5S-Lega ha un gradimento che raggiunge a malapena il 30%.

Considerando che probabilmente non avrebbe ottenuto la fiducia nemmeno in Parlamento, cosa ci andava a fare?
(MS)