martedì 29 marzo 2016

Caso Regeni: i vergognosi depistaggi egiziani



E’ veramente vergognoso come l’Egitto sta trattando il caso di Giulio Regeni. Le continue inventive per depistare un’indagine già di per se difficile perché coinvolge due paesi molto diversi tra loro, sono imbarazzanti. L’ultima “scoperta” con cui hanno provato di insabbiare definitivamente l’omicidio avrebbe del ridicolo se non fosse drammatica. Regeni sarebbe stato sequestrato da una banda di criminali rimasti tutti uccisi in una sparatoria. Un modo palese per chiudere il caso, tutti morti e tanti saluti. Il tentativo però pare non sia riuscito e le indagini ora continuano. 


Ma quanto sono affidabili e credibili? Dopo i continui depistaggi è palese che è successo un fatto grave che coinvolge elementi della pubblica sicurezza egiziana ed è chiaro che Regeni è stato ucciso perché ritenuto pericoloso per il regime di Al-Sisi, avrebbe potuto divulgare alla stampa estera notizie sgradevoli per il governo egiziano. L’Italia da parte sua ora insiste giustamente per avere la verità, almeno fino a che l’attenzione della stampa e delle televisioni non si spegnerà sul caso. Dopo si spera che, per non rovinare rapporti “diplomatici” (cioè di interesse) per i due paesi, l’Italia non si accontenti di una verità, qualunque essa sia.
(Pubblicato sul Fatto Q. del 30 marzo 2016)
-------------

----------------
Se ti piace questa pagina sostienila con un "mi piace"!. Non costa nulla e farai felice chi ci lavora con tanto impegno, grazie mille!
https://www.facebook.com/pages/Sempre-con-Marco-Travaglio/674843922583423?ref_type=bookmark

Ti piace Marco Travaglio? Iscriviti al più grande gruppo sempre aggiornato su quanto lo riguarda! https://www.facebook.com/groups/MarcoTravaglio.grazie/

 

mercoledì 23 marzo 2016

L'Europa che ferma i rifugiati e libera i terroristi




L’Europa si dimostra sempre più incapace di combattere il terrorismo. E l’Isis ride di questo, quello che prima ci veniva raccontato come un gruppo di sparuti estremisti ora è diventata una vera e propria organizzazione criminale che recluta sempre nuovi soggetti e sta diventando difficile da fermare.  

L’Europa continua a sottovalutare il problema, mette barriere contro i rifugiati e lascia liberi di circolare i terroristi nel proprio territorio persino quando li ha già identificati come tali. La cattura tardiva di Salah Abdeslam ne è un esempio lampante.   
L’Europa non riesce a prendere una decisione unitaria che permetta di fare fronte comune e deciso contro questi jihadisti criminali. Tanto è brava e unita quando si tratta di salvare gli interessi dei potenti e impoverire i cittadini degli stati più deboli, tanto è incapace e divisa quando si tratta di prendere decisioni per la sicurezza di tutti, forse perché i terroristi non colpiscono mai direttamente le sedi istituzionali dove vengono prese decisioni scellerate che possono averli fatti nascere e scatenare, ma colpiscono solo luoghi pubblici uccidendo cittadini ignari e innocenti.
------------
(Pubblicato sul Fatto Q. del 25 marzo 2016 e, in parte, su Libero del 26 marzo 2016)
Se ti piace questa pagina sostienila con un "mi piace"!. Non costa nulla e farai felice chi ci lavora con tanto impegno, grazie mille!
https://www.facebook.com/pages/Sempre-con-Marco-Travaglio/674843922583423?ref_type=bookmark

Ti piace Marco Travaglio? Iscriviti al più grande gruppo sempre aggiornato su quanto lo riguarda! https://www.facebook.com/groups/MarcoTravaglio.grazie/

 


venerdì 18 marzo 2016

Meloni e la scoperta dell'acqua calda: le donne lavorano e fanno le madri



Trovo patetica la polemica sulla gravidanza di Giorgia Meloni che ha scatenato giornali e televisioni e l’indignazione della meloni stessa. Solo per una delle tante frasi dette da un uomo ben poco attendibile come Guido Bertolaso sembra che si sia scoperta l’acqua calda. Gli uomini che pensano che le donne dovrebbero fare solo le mogli e le madri sono sempre esistiti e continuano, nella loro ignoranza, a esistere. 

Ma anche le donne che lavorano e fanno lavori ben più faticosi e meno pagati di quello che fa ora Giorgia Meloni o che andrebbe a fare facendo il sindaco, esistono da decenni. Donne che fanno salti mortali per lavorare, seguire la famiglia, la casa e spesso pure un marito poco collaborativo.  
Dov’è la novità o lo scandalo? Se Giorgia Meloni si candida solo per quella frase meglio resti veramente a casa o a fare quello che fa attualmente invece di candidarsi a un compito importante e gravoso come quello a sindaco di Roma.
(Pubblicato sul Fatto Q.del 19 marzo 2016)
---------------------
Se ti piace questa pagina sostienila con un "mi piace"!. Non costa nulla e farai felice chi ci lavora con tanto impegno, grazie mille!
https://www.facebook.com/pages/Sempre-con-Marco-Travaglio/674843922583423?ref_type=bookmark

Ti piace Marco Travaglio? Iscriviti al più grande gruppo sempre aggiornato su quanto lo riguarda! https://www.facebook.com/groups/MarcoTravaglio.grazie/

martedì 15 marzo 2016

Cosa è diventato il partito di Berlinguer


Vedendo come sono andate le primarie del Partito Democratico, nome che si addice ben poco alla realtà dei fatti, c’è da chiedersi cosa sia diventato questo partito che ha una storia, comunque la si pensi.

Un partito che ha cambiato nome tante volte con la presunzione di rimanere quello di Enrico Berlinguer. Invece ormai questo ultimo surrogato che si dice di sinistra, nelle sue dirigenze e rappresentanti,  è ormai solo un insieme di persone poco affidabili, spesso indagati o con precedenti penali, ben poco con idee di sinistra e senza vergogna. Persone che non hanno un minimo di dignità e non si imbarazzano delle porcherie che ogni giorno vengono alla luce sui propri eletti. 

 
Le primarie di Roma e Napoli sono state probabilmente solo un esempio degli imbrogli avvenuti dentro e fuori dai gazebo, quelli che sono venuti alla luce grazie a chi ha filmato e divulgato le notizie. Persino il premier Matteo Renzi, leader del partito, minimizza l’accaduto dimostrando ancora una volta la totale mancanza di rispetto per i cittadini e per i loro stessi elettori che hanno votato onestamente e convinti della propria scelta.
-----------------
(Pubblicato sul Fatto Q. del 16 marzo 2016)
Se ti piace questa pagina sostienila con un "mi piace"!. Non costa nulla e farai felice chi ci lavora con tanto impegno, grazie mille!
https://www.facebook.com/pages/Sempre-con-Marco-Travaglio/674843922583423?ref_type=bookmark

Ti piace Marco Travaglio? Iscriviti al più grande gruppo sempre aggiornato su quanto lo riguarda! https://www.facebook.com/groups/MarcoTravaglio.grazie/

mercoledì 9 marzo 2016

In guerra su ordine di Obama



Nonostante la grande percentuale di italiani (81%) che pensa non sia una buona idea mandare i nostri soldati in Libia e che non ci convenga entrare in una guerra probabilmente dannosa, il nostro governo pare intenzionato a intervenire militarmente. Come sempre rispondiamo positivamente a una richiesta americana, anzi obbediamo a un ordine perché non siamo capaci di avere l’autonomia di decidere ciò che è meglio per noi. 

Entrare in questa guerra ci mette maggiormente in pericolo di attentati, ci fa spendere risorse che non abbiamo, ci rende complici nella morte di tanti civili in Libia e ci rende impopolari tra i tanti immigrati che sono già presenti sul nostro paese e a quelli che in maniera sempre più massiccia e problematica arriveranno. Questo anche grazie alla tanto democratica Europa del nord che chiude le frontiere lasciando tutti i problemi a noi e alla Grecia. Ma l’importante è fare gli eroi agli occhi di un’America che ci vede come soldatini obbedienti e probabilmente ride della nostra incapacità di essere sovrani nel nostro paese.
(pubblicato sul Fatto Q.del 10 marzo 2016)
---------------------
Se ti piace questa pagina sostienila con un "mi piace"!. Non costa nulla e farai felice chi ci lavora con tanto impegno, grazie mille!
https://www.facebook.com/pages/Sempre-con-Marco-Travaglio/674843922583423?ref_type=bookmark

Ti piace Marco Travaglio? Iscriviti al più grande gruppo sempre aggiornato su quanto lo riguarda! https://www.facebook.com/groups/MarcoTravaglio.grazie/
 

martedì 8 marzo 2016

Due tecnici uccisi in Libia: dove erano tutti??

Guardando i telegiornali e leggendo i quotidiani sembra che i due tecnici della ditta Bonatti uccisi in Libia fossero stati rapiti due giorni prima. Quegli uomini erano sotto sequestro da sette mesi. Dove sono stati i media e i giornali in tutto questo tempo? Dove era l'azienda, dove erano i sindacati, i politici che ora gridano allo scandalo?

Dove era il Capo dello Stato, dove era la Farnesina e tutte le varie onlus che si occupano di crisi umanitarie? Ora tutti solidali ma nessuno ha mosso un dito per sette mesi nel tentativo di liberarli e l'informazione, importantissima per tenere accesi i riflettori su questi sequestri e far muovere le istituzioni, è stata assente. Ora tutto suona come la solita ipocrisia che esce sempre dopo un grave fatto come questo.
(Pubblicato sul Libero del 8 marzo 2016)
--------------------------
Se ti piace Travaglio sostieni questa pagina dedicata al lavoro di Marco e non solo, non costa nulla un “mi piace”!. Grazie!https://www.facebook.com/pages/Sempre-con-Marco-Travaglio/674843922583423?ref_type=bookmark
Gruppo dedicato al giornalista:

https://www.facebook.com/groups/316393811727410/