lunedì 28 ottobre 2013

Se ne fregano dell'Italia


Vedendo per l’ennesima volta in questi giorni come si stanno muovendo con la Costituzione è sempre più chiaro come chi ci governa non abbia nessun rispetto per le nostre proteste, le nostre manifestazioni, le nostre richieste. Non capiscono la crisi profonda in cui versa il paese o, più probabile, non gli interessa perché in qualche modo se la caveranno comunque, magari scappando in qualche paradiso fiscale con la valigia già pronta nell’armadio, in caso di fallimento del paese.

Travaglio a Servizio Pubblico ha detto che per loro le leggi non valgono. Verissimo perchè sono loro stessi che le fanno, sono loro stessi che, dovendosi coprire uno con l'altro le proprie marachelle, si accordano per fare regole, leggi, decreti per salvarsi e tenersi anche la troppo pagata poltrona. Non ultima la probabile amnistia accompagnata da un bel indulto per salvare lui, il solito personaggio che governa da 20 anni indisturbato, pensata dal Capo dello Stato con la scusa di vuotare le carceri che vengono tenute volutamente strapiene per potere, periodicamente, buttare fuori qualcuno dei loro insieme a migliaia di delinquenti.

Questi personaggi ormai fanno tutto alla luce del sole senza vergogna, senza ritegno perchè sanno che nessuno di loro li tradirà ed i cittadini hanno talmente tanti problemi a trovare i soldi per mangiare che pensano ad altro.

(pubblicato, in parte, sul Fatto Quotidiano del 26 ottobre 2013)

giovedì 17 ottobre 2013

Novità sulle tasse degli italiani (onesti...)

Un riepilogo di come saranno le tasse che gravano sugli italiani onesti (gli evasori molte le schivano alla faccia di chi le paga anche per loro...):

Accise
La clausola di salvaguardia dell'operazione spending review sono le accise. Toccherà alle imposte indirette su tabacchi, alcol e benzine coprire l'eventuale o il parziale insuccesso dei tagli di spesa pubblica. Con un aumento che potrà toccare i 10 miliardi di euro nel triennio 2015-2017
Ace
È l'aiuto alla crescita economica. In realtà già esiste ed è un'agevolazione introdotta dalla manovra salva-Italia del dicembre 2011 per premiare quelle società che invece di distribuire utili li lasciano per rafforzare il capitale o nelle quali i soci apportano nuove risorse. In pratica è una deduzione del 3% sul rendimento dei maggiori fondi destinati alla capitalizzazione. La legge di stabilità punta a un aumento a "tappe" della percentuale: l'aliquota passerà al 4% per l'anno d'imposta 2014, al 4,5% per il 2015 e al 4,75% per il 2016.
Bollo sugli atti telematici
Neanche la digitalizzazione si salva dalle tasse. Dal 2014 scatterà, infatti, una nuova imposta di bollo sugli atti telematici emessi o inviati dalle pubbliche amministrazioni. Si pagherà 16 euro e il nuovo balzello sarà dovuto anche per rilascio di certificati, estratti, copie in formato digitale.
Bollo sugli estratti conto
Si scrive imposta di bollo su comunicazioni relative a prodotti finanziari, si legge bollo sugli estratti conto che riguarda però anche i depositi bancari e postali (i cosiddetti conti deposito), anche se rappresentati da certificati. Nei contratti con durata prolungata nel tempo, infatti, il cliente ha diritto a ottenere dalla banca almeno una volta all'anno una comunicazione analitica con una dettagliata informazione sullo svolgimento del rapporto o dell'andamento del deposito titoli. All'interno ci sono l'estratto conto, il saldo, un quadro aggiornato delle condizioni economiche applicate. Finora il bollo applicato è dell'1,5 per mille. La legge di stabilità punta a portare la mini-patrimoniale introdotta dal Governo Monti al 2 per mille. Attenzione non subiranno rincari di imposta i conti correnti ma soltanto i depositi finanziari. Mentre non è stato previsto un aumento della tassazione delle rendite finanziarie.
Contributo unificato
È uno dei tanti balzelli occulti che gli italiani saranno chiamati a pagare. Tecnicamente non è una tassa ma con la legge di stabilità il contributo fisso di 8 euro per depositare un ricorso salirà direttamente a 25 euro.
Cuneo fiscale
Il cuneo fiscale è la differenza tra quanto pagato dalle imprese e quanto effettivamente percepito dal dipendente in busta paga. Questo gap è rappresentato da tasse e contributi. Negli ultimi mesi si è discusso molto sulla riduzione di questa differenza per favorire la crescita economica. La legge di stabiliotà interviene sia sul fronte imprese che su quello dei lavoratori dipendenti, per cui è previsto un aumento delle detrazioni. Sul fronte imprese dall'anno d'imposta 2014 sarà possibile la deduzione Irap del costo del lavoro per ogni neoassunto fino a un massimo di 15mila euro. Prevista anche la decontribuzione Inail per le imprese. Un provvedimento dell'economia e del Lavoro sarà chiamato a stabilire a partire dal 1° gennaio 2014 la riduzione dei premi e contributi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nel limite complessivo di un miliardo di euro annui. A questo si aggiunge anche la restituzione completa del contributo addizionale 1,4% Aspi (assicurazione sociale per l'impiego) nel caso di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Detrazioni sul lavoro
L'altra "gamba" della riduzione del cuneo fiscale è rappresentata dall'aumento delle detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti e ssimilati (borse di studio, compensi ai soci delle cooperative o quelli degli amministratori). Un "bonus "in busta paga variabile a seconda del reddito ma che – come precisa Palazzo Chigi – si attesterà intorno ai 150 euro annui per chi guadagna tra i 15mila e i 20mila euro: in pratica circa 13 euro al mese. Riguarderà circa 16 milioni di contribuenti, naturalmente l'importo sarà più ridotto man mano che il reddito del dipendente si avvicina alla soglia dei 55mila euro.
Ecobonus
Si allunga la vita dei maxi-sconti fiscali sugli immobili. Il bonus sui lavori in casa rimarrà al 50% fino al 31 dicembre 2014 per un tetto massimo di spesa di 96mila euro e scenderà poi al 40% per tutto il 2015. Prolungato anche per tutto il 2014 il bonus per l'acquisto di mobili e arredamenti in abitazioni in cui sono stati effettuati lavori di ristrutturazione: la detrazione Irpef sarà del 50% fino a un tetto massimo di 10mila euro. Allo stesso modo l'ecobonus per gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico resterà al 65% fino a tutto il 2014 per poi scendere al 50% nel 2015.
Filtro ai rimborsi fiscali

I rimborsi superiori a 4mila euro saranno passati al setaccio dell'agenzia delle Entrate, che sarà chiamata a verificare già dal prossimo anno se sono effettivamente spettanti le detrazioni per carichi familiari. Controlli entro sei mesi dalla scadenza per la trasmissione del modello 730. Dopo di che se sarà tutto in regola, il rimborso verrà erogato direttamente dall'Agenzia. Un controllo aggiuntivo che nei fatti posticipa all'anno d'imposta successivo il diritto a recuperare le maggiori imposte versate.
Imposta sostitutiva
Anche se è un'imposta può avere un effetto positivo. La legge di stabilità riapre i battenti della rivalutazione dei beni d'impresa. L'operazione passa attraverso il pagamento di un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell'Irap con aliquota pari al 16% sui beni ammortizzabili e al 12% sugli altri.
Imu
L'imposta più contestata o quanto meno quella più al centro dei dibattiti politici esce in versione ridotta dal restyling della legge di stabilità. Scompare, infatti, dall'abitazione principale (ad eccezione delle case di lusso) dove debutterà il nuovo tributo che si chiamerà Tasi. Rimane, però, sulle seconde case e sugli altri fabbricati come per esempio quelli d'impresa, che continueranno a portare nelle casse di Stato e Comuni la parte più cospicua del gettito derivante dalla tassazione immobiliare.
Tarip
Per ora arriva la Tari, la nuova tassa sulla raccolta rifiuti. Ma l'obiettivo si chiama Tarip. In pratica il prelievo sui rifiuti sarà configurato sul principio del «più consumi, più paghi». In futuro quindi l'importo da pagare sarà collegato al costo per lo smaltimento dei rifiuti prodotti e non alla dimensione della proprietà immobiliare. Una tariffa puntuale che dovrà premiare in termini di minor prelievo il maggior ricorso alla raccolta differenziata.
Tassa per i concorsi
Avanti un'altra. Chi aspira a entrare nel mondo delle professioni legali dovrà pagare un contributo extra. Si parte con 50 euro, ma in futuro l'importo potrà essere aggiornato all'inflazione. A pagare saranno i partecipanti agli esami di avvocato, al concorso di notaio e al concorso per magistrato ordinario.
Trise
Via l'Imu e la Tares sulla prima casa, arriva il Trise (tributo sui servizi comunali). Sarà composto da Tari (tassa sulla raccolta rifiuti) e Tasi (tassa sui servizi indivisibili). La Tari sarà una tariffa e sarà commisurata alla superficie calpestabile già utilizzata per pagare fin qui Tarsu, Tia 1 e Tia 2. Per poi trasformarsi più avanti in Tarip, una tariffa commisurata al tipo di rifiuti prodotti. La Tari sarà pagata da chi occupa l'immobile. La Tasi invece sarà un tributo con un'aliquota massima del 2,5 per mille nel 2014 e sarà calcolata sul valore catastale dell'immobile. A pagare è il proprietario ma se la casa è affittata l'inquilino sarà chiamato a contribuire per una quota compresa tra il 10 e il 30% dell'importo complessivo.
Tax expenditures
Sono le agevolazioni fiscali. Ritorna di nuovo l'obiettivo di un'operazione di riordino, naufragato nei precedenti tentativi degli ultimi due anni. Stavolta l'operazione è più circoscritta e mette nel mirino le sole detrazioni al 19 per cento. La data chiave è il 31 gennaio 2014: se non verranno emanati provvedimenti di razionalizzazioni allora si applicherà un taglio lineare. In pratica, le detrazioni attualmente al 19%, come tra le altre quelle per spese sanitarie o per interessi sui mutui, scenderanno al 18% con effetto retroattivo già sul 2013 per poi attestarsi al 17% dal 2014 in poi.
Visto di conformità
Niente compensazioni da 15mila euro in su senza il "bollino di qualità". La regola prevista finora per l'Iva si allarga anche a imposte sui redditi, Irap e sostitutive. Che cosa vuol dire? Chi ha un credito d'imposta da 15mila euro in su non può spenderlo in compensazione su altre tasse o contributi che deve pagare se non ha prima ricevuto l'attestazione da parte del Caf o professionisti abilitati che i dati esposti nella dichiarazione dei redditi sono conformi ai documenti esibiti dai contribuenti e che sono correttamente indicati. Visto gli importi in gioco è una misura destinata a limitare soprattutto le compensazioni di imprese e lavoratori autonomi. Con buona pace del bel proposito lanciato poche settimane fa dal Parlamento con la delega fiscale sulle compensazioni "libere" tra debiti e crediti fiscali.

(fonte Il Sole 24 ore)



mercoledì 16 ottobre 2013

Legge di stabilità inutile (16 ottobre 2013)



Mentre giornali e televisioni si occupano di dove mettere a “riposare” il nazista Priebke il nostro governo vara la Legge di Stabilità, che naturalmente disillude le tante promesse fatte. 
Sicuramente, tra le varie mosse approvate, la più inutile è l’aumento della detrazione base per i dipendenti che, passando da 1338 euro a 1510, lascia in busta paga ben 14 euro e 33 centesimi con i quali dovremmo risanare il bilancio delle famiglie. Sicuramente questa ignobile riduzione di imposte non andrà a compensare quelli che saranno gli aumenti per la nuova imposta sulla casa che, per giunta, andrà a gravare anche sugli inquilini che quasi sempre, almeno coi privati, pagano già affitti stratosferici. Vorrei ricordare a Letta, che si vanta di non avere alzato le imposte, che l’Iva è aumentata di un punto sull’aliquota più alta solo 16 giorni fa e che la manovra prevede l’ennesimo aumento dell’imposta di bollo (aumento già fatto in maniera pesante dal governo Monti) che andrà a tassare i depositi bancari che spesso sono frutto di lavoro già tassato. Tolto il blocco del rinnovo dei contratti al pubblico impiego che di sicuro non aiuterà la ripresa, tutto il resto è solo uno spostamento di danaro da una parte all’altra. Cosa che ben poco andrà ad incidere sulle famiglie ed i redditi più bassi per migliorarne le condizioni.
(pubblicato sul Fatto Quotidiano del 17/10/13)

La bozza della legge:
http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2013/10/ddl_stabilita_2014.pdf

I venti punti in breve:
1. La legge di stabilità prevede interventi per 11,6 miliardi di euro nel 2014, complessivamente per 27,3 miliardi di euro nel triennio che termina nel 2016.

2. Il governo prevede per il 2014 sgravi fiscali complessivi per 3,7 miliardi di euro.
3. È previsto il recupero di circa 8,6 miliardi di euro attraverso tagli alla spesa e nuovi interventi fiscali.
4. Non sono previsti tagli alla sanità.
5. Taglio del cuneo fiscale a partire dal 2014 con 2,5 miliardi di euro: 1,5 miliardi attraverso la riduzione dell’IRPEF per le fasce medie e basse, 40 milioni per la riduzione dell’IRAP e 1 miliardo per ridurre i contributi sociali aziendali. Le detrazioni IRPEF per i lavoratori si fermano a 1.510 euro e non più al previsto aumento di 1.600 euro.
6. TARES (Tassa Rifiuti e Servizi) e IMU (Imposta Municipale Unica) sulle prime case non di lusso sono sostituite con la TRISE (Tributo sui Servizi), che a sua volta si divide in due parti e cioè la TARI per i rifiuti e la TASI sui cosiddetti “servizi indivisibili” (le attività comunali offerte a tutti e non individualmente, come la polizia locale, gli uffici tecnici, l’anagrafe, eccetera).
7. L’importo della TARI sarà determinato sulla base della superficie delle proprietà come avveniva già per la TARSU, la TASI avrà un’aliquota di partenza pari all’1 per mille con stessa base imponibile dell’IMU.
8. Tra il 2014 e il 2016 riduzione delle tasse per le imprese di 5,6 miliardi di euro e di 5 miliardi per i lavoratori.
9. L’imposta di bollo per le comunicazioni relative ai prodotti finanziari aumenta, passando dall’1,5 per mille di quest’anno al 2 per mille per il 2014. Il bollo non si paga per le comunicazioni legate ai fondi sanitari e a quelli pensionistici. In questo modo il governo confida di recuperare 900 milioni di euro.
10. Sono prorogati di un anno gli incentivi per le ristrutturazioni che prevedono un bonus del 65 per cento sulle spese per il risparmio energetico (“ecobonus”) e del 50 per cento per quelle semplici. Dal 2015 le aliquote scenderanno.
11. Entro fine anno saranno venduti a Cassa Depositi e Prestiti Spa, la società finanziaria partecipata al 70 per cento dal ministero dell’Economia, immobili per circa 500 milioni di euro. L’operazione servirà per ridurre in parte il debito pubblico, ritoccando il rapporto tra deficit e Prodotto Interno Lordo (PIL) per il 2013. L’operazione sarà ripetuta nei prossimi due anni e le dismissioni dovrebbero fruttare 1,5 miliardi di euro.
12. Viene rivisto il sistema di calcolo del “patto di stabilità” interno degli enti locali, quello che devono rispettare i comuni e che è stato spesso criticato dai sindaci per essere rigido al punto da impedire nuovi investimenti. Ai comuni dovrebbero arrivare circa 1,5 miliardi di euro in seguito allo sblocco di diverse risorse.
13. Saranno aumentate le deduzioni dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica), il meccanismo introdotto dal governo Monti per incentivare la capitalizzazione delle società. Nel 2014 la deduzione passerà dal 3 per cento al 4,2 per cento.
14. Sono messi a disposizione 250 milioni di euro per la social card, che potrà essere usata anche dagli immigrati con permesso di soggiorno per lungo periodo. Previsti 250 milioni di euro per il fondo per i non autosufficienti.
15. È previsto un “contributo di solidarietà” per gli esodati, che sarà ottenuto attraverso un prelievo (ripetuto per tre anni) del 5 per cento dalle pensioni nella fascia tra i 100mila e i 150mila euro lordi l’anno, del 10 per cento per le pensioni sopra i 150mila euro lordi e del 15 per cento per le pensioni sopra i 200mila euro.
16. Blocco della contrattazione per gli impiegati pubblici per tutto il prossimo anno. Viene progressivamente modificato il turn over (la sostituzione degli impiegati che vanno in pensione con nuovi assunti): nel 2015 ci saranno assunzioni per il 40 per cento dei ritiri, nel 2016 per il 60 per cento e nel 2017 per l’80 per cento.
17. Al Piano nazionale per la banda larga sono destinati 20,75 milioni di euro.
18. Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, quello che serve per ottenere con meno difficoltà un prestito, prevede fondi per 1,6 miliardi di euro spalmati sui prossimi tre anni.
19. Per trasporti e infrastrutture sono previsti 400 milioni per le Ferrovie, 335 milioni per l’ANAS e 400 milioni di finanziamento per il MOSE, il sistema di paratie per proteggere Venezia dall’acqua alta.
20. Alle università andranno 230 milioni di euro ed è previsto per il 2014 un aggiustamento della spesa per le scuole paritarie con nuove risorse per 220 milioni di euro.

(fonte Il Sole 24 ore)

martedì 15 ottobre 2013

Bozza del Patto di Stabilità (15 ottobre 2013)

PATTO DI STABILITA' - Esclusione del patto di stabilità interno "al fine di consentire agli enti locali nel 2014 e 2015 i pagamenti in conto capitale". è quanto prevede una prima bozza della legge di stabilità in cui dalla norma si calcolano oneri "sull’indebitamento e sul fabbisogno di 1.000 milioni di euro per l’anno 2014 e di 1.000 milioni per l’anno 2015".

REGIONI, STRETTA PER 1 MILIARDO - Nuovi tetti alla spesa delle Regioni per gli anni 2014-2017 per un importo complessivo di un miliardo. Nella legge di stabilità si precisa che la stretta determinerà "un miglioramento dell’indebitamento netto e del fabbisogno di 1.000 milioni di euro".

P.A., GIU' LA SPESA PER STRAORDINARI - "Per le amministrazioni statali, compresa la Presidenza del Consiglio dei ministri, la spesa per le prestazioni di lavoro straordinario va ridotta, rispetto alle risorse finanziarie allo scopo assegnate per l’anno finanziario 2013, del 10% a decorrere dall’anno 2014".

BLOCCO CONTRATTI - Il blocco dei contratti nel pubblico impiego relativo al triennio 2010-2012 viene esteso fino al 31 dicembre 2014.

STOP AI DERIVATI - Regioni e enti locali non potranno più ricorrere ai derivati. Finora il blocco al ricorso alla finanza derivata era temporaneo, in attesa di un regolamento. Con la legge di stabilità diventerebbe definitivo.

PENSIONI D'ORO - Arriva il contributo di solidarietà per le pensioni d’oro: a decorrere dal 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi dei trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi annui, sarà dovuto un contributo di solidarietà  pari al 5 per cento (della parte eccedente i 100 mila) fino a 150.000 euro. Il contributo salirà al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro e al 15 per cento per la parte eccedente 200.000 euro.

RIVALUTAZIONE PENSIONI - La rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici "per il solo anno 2014 non è riconosciuta alle fasce di importo superiori a sei volte il trattamento minimo Inps", cioè superiori ai 3.000 euro.

SGRAVI IRAP SUI NEO ASSUNTI - Nella legge di stabilità sono inseriti sgravi Irap, sottoforma di deduzioni, sui neo assunti fino a 15 mila euro l’anno per ogni dipendente.

DETRAZIONI E LAVORO DIPENDENTE - La detrazione 'base' riconosciuta ai lavoratori dipendenti potrebbe salire da un valore di 1.338 a 1.450 euro. Il meccanismo, che prevede una riduzione dello 'sconto' in proporzione al reddito, si annulla attorno ai 55.000 euro. Rimane immutato lo sconto per chi non supera gli 8.000 euro. (questa è una vera e propria presa in giro, vogliono dire 9,33 euro al mese in più; la soglia dei 55000 euro per lo sconto progressivo è già così-nda)

CASSA INTEGRAZIONE - Per la cig in deroga, il Governo stanzia 600 milioni nel 2014.

SOCIAL CARD - Altri 250 milioni di euro per il 2014 per la social card i cui benefici saranno estesi anche ai cittadini stranieri che hanno il permesso di soggiorno. La carta acquisti non sarà più limitata ai cittadini italiani ma anche "ai comunitari non aventi la cittadinanza di uno stato membro che siano titolari di diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o ai cittadini stranieri in possesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo".

SANITA' - Valgono un totale di 4,150 miliardi i tagli previsti sulla sanità pubblica. In particolare: 2,650 miliardi sul finanziamento alla spesa sanitaria, 660 miliardi come tetto ai farmaci; 840 miliardi sulla spesa ospedaliera. Il risparmio annuale è di 1 mld nel 2014, 1,540 mld nel 2015, 1,610 nel 2016.

RENDITE FINANZIARIE - L’aliquota sulla tassazione delle rendite finanziarie passa dal 20 al 22%. (aumentata da pochi anni dal 12,5% al 20%, ora vede un nuovo aumento, che ovviamente va a ripercuotersi anche suglli interessi dei conti correnti bancari, già miseri-nda)

TASSE SULLA CASA - "è istituito in tutti i comuni un tributo sui servizi comunali, denominato TRISE che si articola in due componenti: la prima, a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani(TARI); la seconda, a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni (TASI)". Il versamento è effettuato, per l’anno di riferimento, in quattro rate trimestrali, scadenti entro il 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre. I comuni possono variare la scadenza e il numero delle rate di versamento. è consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. L’aliquota di base della Tasi è fissata all’1 per mille. (Ma non era meglio l'Imu???-nda)

(fonte: Il Resto del Carlino) 

Inoltre Il Sole 24 ore parla anche di:
- imposta di bollo da € 16,00 sui documenti on line
- calo della detrazione del 19% sugli oneri detraibili (es.farmaci, interessi mutui, ecc.) al 18% o 17%
- aumento dell'imposta di bollo sui depositi titoli

Non so perchè ma ho la netta (e chiara) impressione che, gira e rigira, finiremo per pagare MOLTO di più di quello che paghiamo ora...

La manifestazione pro Costituzione



La manifestazione di sabato a Roma per difendere la nostra bellissima Costituzione è l’esempio dell’Italia onesta, pulita, seria. Persone emblematiche  come Landini, Rodotà, Zagrebelsky, Carlassarre e Don Ciotti parlano a nome di tutti noi cittadini chiedendo di non toccare la nostra ormai unica tutela, la stupenda Carta costituzionale che è stata creata apposta per garantire un paese democratico e libero.

Persone venute da tutta Italia hanno riempito Piazza del Popolo non con il solito intento di protesta ma con lo spirito di volere un paese migliore che può essere possibile solo lasciando intatta la Carta e, ovviamente, con un’altra classe politica non causa nel declino del paese come questa e non coinvolta in inciuci di ogni tipo. 
La presenza del Fatto Quotidiano con le sue 440000 firme raccolte durante l’estate e la presenza degli straordinari Padellaro e Travaglio, ha portato l’esempio di una informazione seria, attendibile, purtroppo quasi unica ed anche costruttiva. Tutto questo dimostra ancora una volta come l’Italia abbia voglia e bisogno di lottare per ritornare un paese democratico e civile.

(pubblicato sul Fatto Quotidiano del 16/10/13)


giovedì 10 ottobre 2013

La "manovrina" di Letta

 In sintesi la "manovrina" varata in questi giorni da 1,6 miliardi

 
L’intervento previsto dal decreto consente così di ridurre il deficit, che viaggiava al 3,1%, sotto la soglia del 3% richiesta dagli accordi europei.

Vendita immobili
Una parte della copertura della “manovrina” arriva dalla vendita di immobili da parte del Demanio. Ma i beni non vengono dati direttamente alla nuova Sgr che il Tesoro stava avviando bensì vengono acquistati dalla Cdp. Valore 500 milioni

Salta (per ora) l'aumento della benzina 
Non ci sarà l’aumento delle accise previsto inizialmente nelle bozze del decreto inviate in pre-Consiglio. Doveva essere di 6,5 centesimi al litro e scattare subito.

Ferme la Cig in deroga e la Social card
Nella versione definitiva del decreto non ci sono più i 330 milioni di euro per il rifinanziamento della cig in deroga per il 2013 e nemmeno i 35 milioni di euro per il rifinanziamento della carta acquisti, la cosiddetta social card. Si è deciso di rinviare il tema ad un decreto collegato con la Legge di Stabilità.

Fermati gli aumenti degli acconti al 103% 
Non ci sono più gli aumenti degli acconti Ires e Irap paventati nella bozza circolata in mattinata.

Fondi immigrazione e per minori...
Per fronteggiare «l’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale» è istituito un apposito Fondo con la dotazione finanziaria di 190 milioni per il 2013. Il fondo per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati è incrementato di 20 mln. È questo un capitolo che è stato mantenuto nel decreto.

Tagli a qualche ministero
Per consentire il rientro dallo scostamento del deficit sono previsti anche tagli ai ministeri: «le disponibilità di competenza e di cassa relative alle spese rimodulabili del bilancio dello Stato sono accantonate e rese indisponibili per ciascun Ministero». La sforbiciata vale 550 milioni.

Privatizzazione stabili
Il Comitato di Consulenza Globale e di Garanzia per le Privatizzazioni diventa permanente al fine di «assicurare un costante supporto al Ministero dell’economia e delle finanze nella predisposizione e nella attuazione di programmi di dismissione di partecipazioni dello Stato».

Per i Comuni la miseria di 120 milioni in più (ma del resto i Comuni spesso li spendono malamente)
Arrivano 120 milioni in più sul fondo di solidarietà comunale 2013 per assicurare la spettanza ai Comuni del gettito Imu. Si prevede che le risorse attribuite a ciascun comune non rilevino ai fini del patto di stabilità interno.

Meno derivati nelle banche
Alleggerire l’esposizione creditizia delle banche nelle operazioni in strumenti derivati per favorire un collocamento più agevole ed economico dei Titoli di Stato. Si prevede la prestazione di garanzie bilaterali per gestire i rischi conseguenti alle operazioni in derivati.

Indenizzi per i danni alla Tav
Arriva un indennizzo per le imprese «che abbiano subito danneggiamento di materiali, attrezzature e beni in conseguenza di delitti commessi al fine di impedire, turbare o rallentare la realizzazione di opere» come la Tav.

In conclusione un piccolo, minuscolo inzio ma anche tante cose ingiuste.

(fonte Il Sole 24 ore e La Stampa)


mercoledì 9 ottobre 2013

In Italia vale la pena di essere onesti?



Le cose che succedono negli ultimi mesi sconcertano le persone oneste. Napolitano che preferisce liberare delinquenti (in particolar modo uno) invece che gestire in maniera efficiente il problema del sovraffollamento carceri con nuove strutture o abolendo leggi che lasciano rinchiusi innocenti.  

L’abolizione della rata dell’Imu anche per i ricchi (e spesso evasori) che, guarda caso, è sempre impossibile rimettere o è anticostituzionale (non lo è stato quando si è trattato di metterla raddoppiandola rispetto all’Ici).

La tragedia di Lampedusa che riapre il problema dell’immigrazione di massa che non dovrebbe essere un problema solo italiano ma di tutta l’Europa e sarebbe da affrontare con umanità e serietà.
I soldi dei cittadini usati per salvare banche in difficoltà che poi non vengono usati da queste ultime per aiutare le aziende e le persone che richiedono i mutui per avere almeno un tetto sulla testa.

Questo euro così forte per l’Italia che molti economisti ed imprenditori sostengono essere un grosso errore ma che continua a tenerci nella morsa della crisi grazie ai paese forti a cui conviene e che dettano legge.

In tutto questo marasma chi pensa alle persone oneste? Una persona onesta difficilmente riuscirebbe a comportarsi diversamente ma viene da chiedersi se in questo paese ne valga la pena.