domenica 29 dicembre 2013

Il regalo di Natale di B. a Marco Travaglio

Quanta soddisfazione che danno notizie come questa!! 

B. non demorde mai ma continua a prenderlo in quel posto.

Del resto quando un giornalista SERIO racconta la verità dei fatti, se non trova un giuduce di parte o corrotto, può solo avere ragione.


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Marco Travaglio (dal Fattoquotidiano.it):
Tra i vari regali natalizi, uno dei più graditi è quello che vi allego qui: è la sentenza della Corte d’appello di Roma che rigetta il ricorso di Silvio Berlusconi. Pensate che, ‘con tutti i cazzi’ che ha, questo impunito continua a molestarmi per “L’odore dei soldi“, uscito nientemeno che nel febbraio del 2001 e balzato agli onori delle cronache il 14 marzo 2001 grazie a Daniele Luttazzi che mi invitò a presentarlo a Satyricon.

Da quel momento la Banda B. si scatenò in tutti i suoi travestimenti con otto cause civili (quattro per il libro e quattro per la trasmissione tv) contro di me, contro l’altro autore Elio Veltri e contro gli Editori Riuniti compresi; ma anche contro Luttazzi e l’allora direttore di Rai2, Carlo Freccero. In fondo si accontentavano di poco: una settantina di miliardi di lire di danni richiesti in tutto, uno scherzetto.

Lui, il Cainano, fece due cause per 31 miliardi in totale (quasi 16 milioni di euro); altre due le fece Confalonieri per Mediaset, chiedendoci 10 miliardi; due denunce le sporse Fininvest, lasciando – bontà sua – ai giudici di quantificare il danno; una a testa la sporsero Beppe Pisanu per Forza Italia (10 miliardi) e Giulio Tremonti per sé (1 miliardo). Le abbiamo vinte tutte e otto in primo grado. Ma la Banda B. ha insistitito con una raffica di ricorsi in appello.

E l’altro giorno mi è arrivata la sentenza della Corte di secondo grado che ha riasfaltato Berlusconi. La motivazione è sempre la stessa: ”L’odore dei soldi” contiene soltanto notizie vere e critiche politiche legittime. Naturalmente, come già ha fatto per “Satyricon”, ora il cosiddetto Cavaliere ricorrerà in Cassazione e noi, naturalmente, ci saremo con i nostri avvocati. Vediamo chi si stufa prima.

Ps. I decerebrati che negli ultimi mesi si divertono a dipingermi come un cripto-alleato di Berlusconi sono pregati di avvertirlo, affinché mi ricompensi per tutti i servigi che gli sto rendendo da quando sono passato dalla sua parte, o almeno la smetta di chiedermi 16 milioni di euro. Che, fra l’altro, temo di non possedere.


Ops! di Marco Travaglio dal Fatto Q.del 28/12/13

Trovo che questo articolo di Marco Travaglio descrive brevemente e perfettamente la situazione attuale in cui ci troviamo politicamente, ho deciso di riportarlo nel mio blog.

Citarsi non è mai un granché. Ma, siccome mi è capitato spesso di dovermi discolpare per aver usato una metafora funeraria il 22 aprile, giorno dei grandi festeggiamenti per la rielezione di Napolitano, la ripeto qui tale e quale: “Il cadavere putrefatto e maleodorante di un sistema marcio e schiacciato dal peso di cricche e mafie, tangenti e ricatti, si barrica nel sarcofago inchiodando il coperchio dall’interno per non far uscire la puzza e i vermi. Tenta la mission impossible di ricomporre la decomposizione. E sceglie un becchino a sua immagine e somiglianza”. Non occorreva particolare acume per anticipare quel che sarebbe accaduto. Eppure non fummo in molti (eufemismo) a prevederlo. Anzi, di lì a qualche giorno, un coro di Osanna, Exultet e Te Deum salutò con nuvole d’incenso e fiumi di saliva l’avvento del governo Letta, versione sfigata e bimbominkia del governo Monti. Otto mesi dopo, ecco il risultato. Un governo che non ha combinato una beneamata mazza, se non cambiare nome all’Imu, perché appena si muove cade. E chiama “stabilità” l’immobilità del cadavere. Siccome però le salme manifestano un filino di rigor mortis, ecco i soldi di fine stagione per rimpinzare le lobby che tengono in vita artificialmente il caro estinto: biscazzieri, palazzinari, banchieri, costruttori di grandi opere inutili e di cacciabombardieri che cappottano negli hangar, e naturalmente giornali (ingrassati con 170 milioni per seguitare a mandarli in edicola all’insaputa dei lettori). Se la cosa si è venuta a sapere, diversamente da quando il Milleproroghe&marchette serviva a tacitare i dissenzienti, è perché stavolta si aggira per le Camere un Ufo, oggetto non ancora identificato e addomesticato: l’opposizione. Erano anni che non se ne vedeva l’ombra, o se c’era era così minoritaria da sfuggire ai radar. Dopo mesi di apprendistato, i 5Stelle hanno imparato il mestiere. Anziché restare in aula per garantire il numero legale come fa Sel, l’opposizione di Sua Maestà, escono al momento giusto. Presenziano. Spulciano. Scovano porcate.
Vivamente sconsigliato avvicinarli con strizzatine d’occhio per offrire qualcosa in cambio del silenzio: si rischia di essere filmati e sputtanati in Rete. Il classico granello di sabbia che inceppa l’ingranaggio. Sono 160 fra Camera e Senato, eppure riescono a restringere le “larghe intese” fino a minacciare di mandar sotto il governo (quello che, alla dipartita di B., Napo & Letta definirono “più forte e coeso”). Appena i marchettari vengono beccati col sorcio in bocca, fanno la faccina contrita e prorompono in un “ops, scusate, ci siamo sbagliati, ora rimediamo subito”. Inventano scuse e simulano sviste per nascondere le cambiali da pagare ai potentati che tengono in piedi un premier che vanta una popolarità del 29% e conserva la maggioranza solo grazie al premio incostituzionale del Porcellum e ai voti di noti frequentatori di se stessi – gli Alfanidi – che senza B. non avrebbero un voto nemmeno nelle rispettive famiglie. L’ultima balla, avallata dal monitino sfuso di Sua Maestà, è che il decreto Salva-Roma, il solito salame con dentro di tutto, sarebbe colpa di Boldrini e Grasso che non han “vigilato” sugli emendamenti. Le pazze risate: se Letta non c’entra, perché ha chiesto la fiducia sul decreto-salame? Ora però la stampa governativa (praticamente tutta) annuncia un mirabolante “Patto del 2014” e il direttore del Corriere chiede un “contratto di governo” come “ultima occasione per non fallire” e non favorire “Grillo e i populismi di ogni risma”. Il titolo fa il paio con quello del Corriere del 3 dicembre: “Napolitano chiede un programma”. Ecco cosa mancava al governo: un programma! A pensarci prima, sai quante cose si potevano fare. Purtroppo ad aprile se l’erano scordato. E vabbè, càpita, con tutto quel che hanno da fare, è andata così. Forse eravamo troppo generosi, parlando del becchino. Al momento si vede solo il cadavere: chi gli darà degna sepoltura deve ancora nascere, o va all’asilo.


(dal Fatto Quotidiano del 28 dicembre 2013)


venerdì 20 dicembre 2013

La leggerezza di chi dà vacanze premio ai serial killer



Sono sconcertanti le fughe dal carcere di due persone altamente pericolose che non sono rientrate dai permessi “premio”. 

Non meraviglia la fuga di soggetti senza scrupoli ma è deplorevole che vengano date a queste persone permessi "premio" e vengano lasciati uscire con estrema leggerezza. 

Naturale poi che una parte di questi non rientri, non ha nulla da perdere e cerca di scappare definitivamente. 
In questi casi i giudici, i medici, gli psicologi o comunque chi prende queste scellerate decisioni dovrebbero cominciare a pagare di persona in caso di evasione del detenuto al quale si è concesso la libertà di uscire. 

Forse la smetterebbero di appoggiare alla società il rischio di un crimine che si potrebbe evitare se non si facessero scelte a cuor leggero perché comunque saranno altri a pagare. 
Ed inoltre non si dovrebbero mobilitare forze di polizia, carabinieri, ecc. per tornarli a prendere mettendo a rischio pure la loro vita.

giovedì 19 dicembre 2013

Gli insegnanti lamentano il ritardo del pagamento ferie

In un articolo di Salvatore Cannavò pubblicato sul Fatto Quotidiano del 17 dicembre è riportata la polemica degli insegnanti per il ritardo del pagamento delle ferie non usufruite.
Capisco il disagio degli insegnanti della scuola sulle ferie pagate in ritardo rispetto agli altri anni ma farei loro notare che nel settore privato sono anni ormai che le ferie non si possono più monetizzare se non a fine rapporto di lavoro. Inoltre su quelle non usufruite entro 18 mesi dalla maturazione,  vanno anche pagati in anticipo i contributi all'Inps sia dal Datore di lavoro che dal lavoratore. Ritengo logico che, se queste persone sono assunte per l'anno scolastico, le ferie da pagare vengano conteggiate a fine rapporto in modo da non dover fare i conti due volte. E mi sembra normale che invece di essere sospesi durante le pause dalla scuola, vadano in ferie ( come succede in qualsiasi azienda privata che chiuda per il periodo estivo o Natalizio).
Altra cosa invece è il problema del precariato, ma pure questo esiste in qualsiasi settore privato da sempre. Purtroppo il settore pubblico ha avuto privilegi, sconti, premi, ecc. per decenni ed ora, per risparmiare soldi di tutti, deve cominciare a tirare la cinghia.. Chi lavora nel privato sa bene come i privilegi non siano mai esistiti e come ora si stanno perdendo anche i normali diritti acquisiti con lotte e scioperi.

venerdì 13 dicembre 2013

I soliti violenti nelle manifestazioni



In questi giorni vi è un grande caos a causa delle manifestazioni dei “Forconi”, o almeno a questi viene data la colpa dei disagi che si stanno verificando in varie città d’Italia. 

Il problema in queste proteste sono sempre gli infiltrati violenti a cui non interessa contestare ciò che fanno i nostri governanti ma creare confusione ai danni di persone che non hanno colpe o sono più deboli. E’ inconcepibile che vengano fatti danni al bene pubblico (che va poi ripristinato con i nostri soldi), a negozi, aziende o persone. 

Che vengano fatte minacce, abusi o violenze. In questo modo queste manifestazioni non servono a nulla, le persone che vogliono pacificamente protestare passano inosservate e vengono accusate dei danni provocati. Ed infine non vengono colpiti gli obiettivi che più dovrebbero risentirne, i quali continuano tranquillamente a fare il loro dannoso lavoro indisturbati e ben protetti.

mercoledì 11 dicembre 2013

Il conguaglio fiscale in busta paga 2013

Siamo a dicembre e, come tutti gli anni, si avvicina il momento del conguaglio fiscale in busta paga. Conguaglio che conviene sempre controllare perché, ormai da qualche anno, è diventato piuttosto elaborato ed abbastanza incomprensibile per chi non è del settore paghe.
Quindi ho pensato di spiegare in modo semplice ed il più possibile chiaro come controllare la propria busta paga e rendersi anche conto delle imposte pagate  e che si andranno a pagare nell’anno a venire.
Cominciamo col dire quali sono le imposte che “girano”normalmente in busta, con riferimento sempre alla competenza:
-irpef: va a conguaglio a fine anno
-imposta sostitutiva sull’aumento di produttività (es.premi produzione, straordinari, maggiorazioni turno): va a conguaglio a fine anno
-addizionale regionale e addizionale regionale aggiuntiva: si calcolano a fine anno e vengono trattenute in 10 rate, a partire da gennaio, l’anno successivo
-acconto addizionale comunale: viene calcolata nella misura del 30% su quella dell’anno precedente ad inizio anno e trattenuta in 9 rate da febbraio dello stesso anno. Nel conguaglio di fine anno viene sottratto l’importo già pagato.
-addizionale comunale: viene calcolata (sottraendo l’acconto) a fine anno e trattenuta in 10 rate l’anno successivo.
Le addizionali non sono dovute se non è dovuta Irpef.

Per procedere con il controllo si dovrà aver le tabelle delle aliquote che si trovano sul sito dell’Agenzia delle Entrate e poi:
Irpef:
-prendere la somma dell’imponibile fiscale di ogni mese (compreso dicembre e mensilità aggiuntive), calcolare l’imposta lorda con gli scaglioni come da tabella irpef
 calcolare le eventuali detrazioni per figli a carico, coniuge, lavoratore dipendente, ecc., secondo le formule segnalate in questa pagina:
http://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/tutorial/63743/detrazioni-irpef-figli-a-carico-calcolo-e-aumenti-2013.html
 -sottratte le detrazioni dall’imposta lorda per ottenere l’imposta netta dovuta.

Imposta sostitutiva:
-prendere la somma degli eventuali imponibili soggetti a imposta sostitutiva e calcolare il 10% per ottenere l’imposta netta dovuta.
Fanno parte di questa categoria premi collettivi, straordinari o maggiorazioni turno dati da aziende che abbiano contratti collettivi con determinate caratteristiche. Qui si può trovare una buona spiegazione.
 http://job.fanpage.it/detassazione-produttivita-su-straordinari-lavoro-notturno-festivo/
Va detto che le modalità per l'azienda di assoggettare ad imposta sostitutiva i suddetti redditi sono diventate negli anni talmente complicati, incomprensibili e con requisiti impossibili per cui , nei fatti, sono impraticabili.

Addizionale regionale:
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze
prendere l’aliquota aggiuntiva della propria regione, sommata all’aliquota base del 1,23%, e gli scaglioni di reddito. Individuato il proprio scaglione l’aliquota complessiva va calcolata sull’intero imponibile (quindi non come l’Irpef).
L’importo ottenuto sarà scritto in cedolino paga ma non sarà sottratto in quanto verrà trattenuto a rate l’anno successivo (come spiegato sopra)

Addizionale comunale (la più complessa da verificare):
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze
scegliere il proprio comune per vedere l’aliquota applicata e se vi sono scaglioni di reddito non imponibili. Purtroppo qui ogni comune fa quello che vuole.
Una volta determinata l’aliquota, se si è sopra all’eventuale reddito escluso, questa può essere applicata all’intero reddito o a scaglioni (lo si vede dalla tabella). L’importo ottenuto sarà indicato in cedolino (con la sottrazione dell’acconto già pagato) e trattenuto in 10 rate l’anno successivo (come spiegato sopra.).

In questo modo si potrà controllare il proprio conguaglio e segnalare eventuali problemi all’ufficio paghe.
Purtroppo, anche se i software informatici sono sempre più affidabili, le norme in fatto di fisco (soprattutto locale) cambiano talmente spesso che non sono da escludere errori anche da parte di enti o aziende grosse.

Spero di essere stata abbastanza chiara.

Renzi è dappertutto!!



Sui giornali e in televisione siamo passati dall’ossessione di Silvio Berlusconi a quella di Matteo Renzi. In questi giorni, mentre viene ignorata o appena menzionata la protesta dei “Forconi”, si comincia (o si continua) a idolatrare Renzi come se fosse il nuovo salvatore della Patria. 


Vedremo cosa riuscirà a fare del suo partito e cosa otterrà di utile per migliorare la situazione difficile in cui si trova questo paese, ho seri dubbi al riguardo vedendo il poco impegno che ha messo nel fare il Sindaco di Firenze, perlomeno come presenza al suo posto di lavoro. 


Si può anche aspettare a giudicare ma sicuramente giornali e televisioni ne hanno già fatto il nuovo eroe e ne condividono tutte le parole, che sono tante, bisognerebbe aspettare i fatti.

martedì 10 dicembre 2013

Non lasciamo solo Di Matteo



Stanno diventando sempre più serie e insistenti le minacce al pm Nino Di Matteo che si occupa dell'importante e scabrosa inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia. Verrebbe da chiedersi come mai le minacce si facciano così intense proprio ora che il Capo dello Stato è chiamato a testimoniare ma, al di là di questo, credo che noi cittadini dobbiamo cercare di proteggere questo coraggioso uomo che fa il suo lavoro con serietà e senza farsi intimidire. 
Dobbiamo fare rumore, farci sentire, divulgare la notizia del presunto attentato e non lasciarlo solo,  questo insieme  agli altri che si occupano della pericolosa inchiesta. Cerchiamo di fare in modo di non dover piangere un altro magistrato come è successo con Falcone, Borsellino ed altri che hanno dato la loro vita nel tentativo di trovare la verità sugli intrallazzi che vi sono chiaramente stati (e forse vi sono ancora) tra lo Stato e la mafia.

lunedì 9 dicembre 2013

Le sparate di Grillo



Grillo dice tante cose giuste ma a volte le spara veramente grosse. Dimentica di non essere più un comico ma di essere il creatore e la guida di un Movimento che è entrato in Parlamento e quindi le sue parole hanno un peso diverso da quando le diceva a teatro. 
Purtroppo chi è spontaneo e irruento, spesso dice le cose giuste in maniera eccessiva e usando le parole sbagliate. Questo dà adito a incomprensioni e attacchi da chi vuole volutamente fraintendere. 
Con la conseguenza di doversi rimangiare o correggere quanto detto. L’ennesima prova è stato il feroce attacco ai giornalisti che in parte è giusto (visto che molti giornali spesso attaccano il Movimento con accuse senza fondamento), ma che va oltre offendendo anche quelli che lavorano seriamente. Grillo dovrebbe smettere di pensare di essere infallibile e cercare di moderarsi per non mettere in difficoltà i suoi che stanno in Parlamento. Darebbe origine a meno attriti e non farebbe perdere tempo in discussioni inutili.

(pubblicato sul Fatto Quotidiano del 12 dicembre 2013)

giovedì 5 dicembre 2013

Ma tutte le leggi che sono state fatte con il Porcellum?



Come era prevedibile la Corte Costituzionale ha bocciato il Porcellum, l'assurda legge elettorale che ha permesso di mettere per 7 anni al governo persone non legittimate a starci. 
Si è dovuto arrivare a tanto perché i partiti, pur riconoscendo a parole che era una legge sbagliata, nei fatti non hanno mai preso la decisione di cambiarla. In fondo a tutti loro va bene così com’è perchè gli dà modo di scegliere le persone da eleggere senza dare voce ai cittadini e di entrare in parlamento con una maggioranza non rappresentativa del voto. Ora vedremo dove andranno a parare per mantenere ciò che gli fa comodo. Ma di tutto ciò che hanno prodotto tali governi che si sono succeduti in questi anni, tutti illegittimi, cosa dovrebbe rimanere? A partire dalle leggi vergogna di Berlusconi per arrivare alla rielezione del Capo dello Stato, passando per la riforma delle pensioni della Fornero varata dal governo Monti, ancora più illegittimo in quanto nemmeno passato per elezioni. Dovrebbero essere cancellati tutte le leggi, i decreti, ecc che queste persone hanno fatto senza averne il diritto né il dovere? Secondo me la risposta è sì.