Il
meccanismo del Rosatellum è complesso e bisogna fare attenzione a
non annullare la scheda con errori.
Ogni
elettore che ha compiuto 25 anni riceve
due schede identiche, una rosa per la Camera e
una gialla per il Senato.
Gli elettori di età compresa tra i 18 e i 25
anni possono
votare solo per la Camera e
ricevono quindi solamente la scheda rosa.
Per votare bisogna recarsi nel proprio seggio elettorale con un documento di identità valido (carta di identità, passaporto o patente) e tessera elettorale. Nerl caso la tessera elettorale sia finita bisogna richiederne una nuova all’Ufficio Elettorale del proprio Comune di residenza.
Chi
ha recentemente cambiato
residenza deve
informarsi e verificare se il nuovo indirizzo è già stato recepito:
in questo caso gli sarà assegnato una nuova sezione in cui recarsi a
votare, se non è ancora stato registrato invece, vale il vecchio
seggio elettorale.
Per evitare che all’interno della cabina elettorale la scheda originale venga sostituita con un’altra scheda falsificata, al momento della consegna il presidente del seggio vi applicherà un tagliando anti-frode con un codice progressivo. Terminato la votazione, l’elettore restituirà la scheda piegata al presidente che verificherà la corrispondenza del codice con quello registrato prima dell’ingresso in cabina.
Si vota con il Rosatellum bis: un sistema in parte maggioritario e in parte proporzionale. Un terzo dei candidati viene eletto secondo il criterio maggioritario e due terzi in modo proporzionale con i candidati inseriti in listini bloccati (da un minimo di 2 a un massimo di 4 candidati). Il territorio nazionale è stato diviso in collegi elettorali, ognuno dei quali eleggerà un certo numero di parlamentari.
Il 36% dei
seggi di Camera e Senato viene
assegnato con un sistema
maggioritario basato
su collegi uninominali, in cui viene eletto il singolo candidato
più votato.
Con questo metodo si assegneranno 232 seggi alla Camera e 116 al
Senato. Il restante 64% viene assegnato con criteri
proporzionali:
i voti saranno quindi distribuiti in
modo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano
superato le soglie di sbarramento e, sempre in proporzione, saranno
eletti i candidati del listino bloccato plurinominale secondo
l’ordine di presentazione, nel numero massimo di seggi cui ogni
lista a diritto.
Poi vi sono i 18 parlamentari eletti nella circoscrizione Estero (12 alla Camera e 6 al Senato). Il Rosatellum prevede un candidato di coalizione per l’uninominale e un listino bloccato legato a ciascuna lista per il proporzionale, nessun voto disgiunto e una ripartizione dei seggi sul quale peseranno anche le cosiddette “quote rosa“ (60% uomini, 40% donne).
COME SI VOTA:
Le
schede sono divise in rettangoli: in quello superiore, è indicato il
nome del candidato
nel collegio uninominale, sotto
ci sono tanti riquadri quanti sono i partiti che sostengono quel
candidato.
A
fianco di ciascun simbolo è riportata una
lista con i
candidati che
corrono per i seggi assegnati con il metodo proporzionale: questi
sono “bloccati“,
ovvero votando la lista si voteranno automaticamente tutti i
candidati indicati accanto. Non
si può esprimere una preferenza sui candidati del listino:
la scheda viene annullata.
L’elettore darà il suo voto con unica scheda sia per la parte uninominale (candidato della coalizione, indicato con nome e cognome sopra i simboli che lo sostengono) che per la proporzionale dove i partiti corrono per sé (qui vi sono le soglie di sbarramento al 3% per il singolo partito e al 10% per le coalizioni).
Facendo
una X solo
sul simbolo
di una lista il
voto va al partito, al candidato uninominale che questo appoggia e
ai candidati della lista accanto.
Non
si possono indicare preferenze sui candidati delle liste riportate
accanto al simbolo dei vari partiti, ogni segno sui nomi in elenco
comporterà l’annullamento della scheda.
Facendo
una X solo sul
rettangolo con nome e cognome di un candidato
uninominale il
voto viene esteso anche alla lista:
in caso di coalizioni, il voto viene ripartito in proporzione tra le
liste che lo appoggiano.
È
possibile mettere anche due
X barrando
sia il nome del candidato uninominale sia il simbolo di uno dei
partiti della coalizione che lo sostiene. In
questo caso, il voto viene ripartito tra di esse in base alla
proporzione dei voti ottenuti da ciascuna lista in quel collegio.
Non
è ammesso il voto disgiunto: candidato e lista devono
appartenere obbligatoriamente allo stesso blocco, diversamente la
scheda è nulla.
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