E’ vergognoso ciò che sta scoprendo la magistratura di Roma sul“cartello” fatto da due colossi farmaceutici, Roche e Novartis, ai danni del
Servizio Sanitario Nazionale.
I medici oculisti avevano scoperto, da parecchi anni, che l’Avastin, inizialmente utilizzato solo per le malattie del colon, aveva un’ottima resa per le malattie oftalmiche. Un affare enorme, poiché la maculopatia colpisce un anziano su tre, sopra i 70 anni. Secondo le accuse, così, i due colossi s’accordano per spingere il costosissimo Lucentis al posto del più economico Avastin. La differenza di prezzo tra i due è abissale: dai circa 80 euro dell’Avastin, si passa ai circa 900 del Lucentis.
Questo
sistema di operare non è nuovo, già altre volte si è parlato di farmaci che le
case farmaceutiche fanno pagare cifre esagerate quando se ne potrebbero usare
altri più economici con la stessa efficacia. Le ditte vogliono guadagnare sui
farmaci costosi e fanno in modo di lasciare solo questi a disposizione del SSN
facendo sparire quelli più economici.
Un modo di operare vergognoso ma anche poche verifiche (o complicità?) da parte di chi dovrebbe nello Stato controllare che i soldi dei cittadini non vengano spesi in modo superfluo e vengano piuttosto indirizzati a ben altri scopi di qui la sanità ha un gran bisogno.
Un modo di operare vergognoso ma anche poche verifiche (o complicità?) da parte di chi dovrebbe nello Stato controllare che i soldi dei cittadini non vengano spesi in modo superfluo e vengano piuttosto indirizzati a ben altri scopi di qui la sanità ha un gran bisogno.
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