venerdì 9 febbraio 2018

Di Battista e i "rincoglioniti"


Dando dei “rincoglioniti” agli italiani, Alessandro Di Battista non ha fatto una mossa molto astuta. Intanto perché insultare un possibile elettorato in campagna elettorale, non è certo invogliare i cittadini a votare il M5S.
Poi perché ha dato modo di venire ulteriormente attaccato dai partiti che temono il Movimento come fosse il diavolo in persona.
E questo alza una ennesima inutile polemica che nasconde la vera campagna elettorale che il M5S sta facendo in giro per l’Italia, sul web e in televisione (dove possibile).
In parte Di Battista ha ragione (anche se il termine non è opportuno) visto i tanti italiani che continuano ad appoggiare i partiti che li hanno rovinati, ma purtroppo attaccare il Movimento è una moda che non passa, i suoi parlamentari ancora pressoché tutti incensurati e onesti, danno molto fastidio a una classe politica che vuole mantenere i suoi privilegi, le proprie poltrone ben pagate e, in molti casi, nascondere le proprie nefandezze.

Per questo chi fa campagna elettorale per il M5S dovrebbe fare attenzione a non dire cose che portino ad attaccarli ancora di più, se mai fosse possibile.

 
Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Di Battista spiega comunque la sua posizione e il suo mancato “pentimento” per la frase “incriminata”:

Come mai ha usato una affermazione così dura?
«Ci sono in Italia tante persone che si lamentano ma non hanno ancora la forza di cambiare. Credo che sia troppo comodo prendersela esclusivamente con i politici. Il nostro è un Parse che è stato poco a poco anestetizzato dalla vecchia politica e dai media».

Non si è pentito di quello che ha detto?
«Io non mi pento mai delle mie idee, soprattutto quando ho il tempo di spiegarle meglio. E non mi scuso. Credo che gli italiani si debbano assumere le loro responsabilità. E io non parlavo di dare il voto al Movimento: non mi permetterei mai. Ognuno voterà chi vuole, ma la partecipazione alla vita politica è fondamentale comunque la si pensi».


A qualcuno ha ricordato Berlusconi quando insultò chi vota a sinistra.
«Ho detto una cosa diversa. Comunque questo è un Paese che si scandalizza di più per una frase detta di fronte a 500 operai a rischio disoccupazione piuttosto che alla presenza politica di un uomo come Berlusconi».

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3 commenti:

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    1. Io penso che essere considerato un rincoglionito dal degnissimo Di Battista sia un onore e dolore al contempo, perché tutti gli altri partiti che sono stati eletti dallo stesso elettorato permettendo ai precedenti governi di governarci negli ultimi 30 anni, ci hanno insultato in misura di gran lunga maggiore: non hanno mantenuto le promesse fatte, hanno ratificato trattati e convenzioni deleteri per il popolo italiano senza neppure interpellarci, ci hanno asservito alle altre potenze europee, ci hanno rubato i nostri soldi sotto forma di tasse, ci stanno uccidendo fisicamente inducendo suicidi di povere persone che sono state gabbate e deluse dallo Stato, ci hanno venduti alle banche, non ci garantiscono un sistema giudiziale celere e "giusto", non mantengono le promesse date in termini di ripresentarsi alla nuova legislatura - vedi Renzi e la Boschi, Berluscono, Bossi. Dopo tanta irrisione, beffa e inganno, ulteriore danno sono le altre promesse - le stesse promesse! Così come la promessa di essere guidati da altri avanzi di galera che ci hanno già sodomizzati. E promesse di tenere ancora in vita le testate giornalistiche e televisiono che ci hanno mentito, nascosto, mistificato e demonizzato la verità.

      Sì, ha fatto bene, benissimo. Io do il mio esplicito permesso all'illistrissimo e rispettabilissimo Di Battista a chiamarmi Rincoglionito: non c'è un fondo di verità in quello che Di Battista ha detto - c'è un abisso di verità imprescindibile. Siamo un popolo condannato e aggiogato a dei criminali.

      Mi auguro che quel suo insulto possa fungere da catalitico e servire come esortazione affinché noi possiamo riaquistare il nostro amor proprio che abbiamo perduto; e per quello dovremmo ringraziare il MoVimento 5 Stelle, e soprattutto Alessandro Di Battista che ci stanno esortando a ritrovarlo.

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  2. Claudio, sono pienamente d'accordo con lei, il problema è che pochi o, non molti hanno questa consapevolezza

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