Il fatto che i politici ed il Sindaco di Torino Fassino si
dicano felici e soddisfatti che Marchionne stia trasferendo, pezzo dopo pezzo,
la Fiat all’estero la dice lunga su quanto gli importi dei cittadini e dei
lavoratori.
Dimostrano che tutto il loro parlare sul lavoro, su come incentivare
la produzione, su come diventare concorrenziali con gli altri paesi siano tutte
colossali bugie. E non gli importa neppure che vengono a mancare i soldi delle
imposte che Fiat andrà a versare in Gran Bretagna dopo aver preso tantissimi
incentivi e finanziamenti pubblici.
Come prima cosa, in un paese normale, a questo punto
bisognerebbe istituire una legge che vieta a chi ha preso soldi pubblici di
spostare la propria sede legale e fiscale all’estero oppure, nel caso si
trasferisca, di fargli restituire fino
all’ultimo centesimo.
Ma siccome i nostri politici hanno la loro poltrona ben
pagata, non vogliono certo inimicarsi i grandi imprenditori che portano loro
voti, appoggio e spesso gli pagano pure gran parte della campagna elettorale.
(Pubblicato in parte sul Fatto Quotidiano del 1 febbraio 2014)
(Pubblicato in parte sul Fatto Quotidiano del 1 febbraio 2014)
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