Come tutti i lunedì Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano, con la sua ironia, commenta le frasi assurde dei giornali o dei personaggi politici.
C ambio di consonante.
“Profonda sintonia fra
me e Berlusconi” (Matteo
Renzi, segretario Pd, 18-1).
Ma forse voleva dire sinfo-
nia: la Sesta di Tchaikovsky,
detta anche “La Patetica”.
Vergogna postda-
tata. “Da dirigente del Pd mi sono
v e r g o g n ato. Questo colloquio
Renzi-Berlusconi non
andava fatto, è un
errore politico”
(Stefano Fassina,
19-1). In effetti Fassina era
soltanto il sottosegretario
dell'Economia del governo
appoggiato da Berlusconi.
Poi però, quando se ne andò
Berlusconi, se ne andò an-
che Fassina. Per protesta.
Grandi opere. “Ora rico-
struirò la sinistra” (Stefano
Fassina, l'Unità, 6-1). In sca-
la, però.
S c a l fa n o. “Alfano può non
piacere... ma non c'è solo lui
in questa prima esperienza
di destra moderata: ci sono
Lupi, Cicchitto, Quagliariel-
lo” (Eugenio Scalfari, la Re-
p u b b l i ca , 19-1). Ah beh allo-
ra!
Torna a casa Lesso. “Alcuni
esponenti di Forza Italia e il
quotidiano umoristico Il
Mattinale potrebbero ance
fare a meno di rivolgere ad
Alfano e al Nuovo centro
destra sardonici e provoca-
tori appelli del tipo 'torna a
casa Lassie'...” (Fabrizio Cic-
chitto, Ncd, 6-1). In effetti
Lassie era un cane intelli-
gente.
I professionisti. “Non vi è
prova di alcun inquinamen-
to probatorio” (dal ricorso
degli on. avv. Niccolò Ghe-
dini e Piero Longo contro la
condanna di Silvio Berlu-
sconi al processo Ruby,
15-1). Le hanno nascoste be-
ne, sennò che inquinamento
probatorio sarebbe?
Ictus & bunga. “Da Lenin a
Bersani, l'ictus si conferma
malattia professionale dei
comunisti” (Marco Gorra,
L i b e ro , 7-1). I berlusconiani
invece ne sono immuni: al
massimo, rischiano la sifili-
de.
La notizia. “Consigliere Idv
trova 850 mila euro e li re-
stituisce” (Corriere della sera,
6-1). Caso classico da ma-
nuale di scuola del giorna-
lismo: l'uomo che morde il
cane.
Sia chiaro. “Sia chiaro, fin-
chè ci sarò io in questo mi-
nistero, i magistrati possono
stare tranquilli” (Anna Ma-
ria Cancellieri, ministro del-
la Giustizia, la Repubblica,
16-1). Ecco, si rilassino e la-
scino in pace i Ligresti.
P asserotto non andare via. “Uno
shock per non far scivolare il Paese
ne baratro. Si può” (Corrado Passera, la
Re p u b b l i ca , 16-1). Idea geniale: chiamare a
salvare il Paese dal baratro uno di quelli
che l'hanno scavato.
Panciarino. “Chiamparino e il ritorno in
politica: 'Ho sentito la pancia, non la te-
sta'” (Corriere della sera, 16-1). Gli è tornata
l'acquolina in bocca.
Fa ss a r i n o. “Chiamparino è l'uomo giusto
e non serve fare le primarie” (Piero Fas-
sino, sindaco di Torino, la Repubblica,
17-1). Decide tutto lui, il Primario.
Sbattitore libero. “Lo ripeto: io non ho
avuto rapporti con Cosa Nostra, ci sono
andato a sbattere, e in Sicilia può capitare.
Io non volevo certo aiutare la mafia” (Sal-
vatore Cuffaro, Co r r i e re , 13-1). Informò il
boss di Brancaccio, Giuseooe Guttadau-
ro, che era intercettato mandando a mon-
te le indagini su di lui, ma non voleva
aiutarlo: ci è andato a sbattere.
La gogna del Merlo. “(Quello della Pa d a n i a
contro la ministra Kyenge, ndr) non è il
primo naufragio professionale del gior-
nalismo usato come manganello. Abbia-
mo infatti visto altri tentativi di mettere in
piedi le gogne. Recentemente il blog di
Grillo è stato attrezzato come plotone di
esecuzione con il giornalista Travaglio
nel ruolo qui interpretato dalla direttrice
della Pa d a n i a , la picchiatrice onesta che
istiga e nega, perseguita e fa finta di in-
formare, impagina e sbianchetta” (Fran-
cesco Merlo, la Repubblica, 15-1-2014).
“Antonio Tabucchi è berlusconiano e
Giuliano Ferrara è comunista... Tabucchi
è berlusconiano nella maniera più sostan-
ziale... infatti ha dato corpo alle sue os-
sessioni. Il regime, l’Italia imbavagliata, la
fine della democrazia raccontati da Ta-
bucchi sono come i comunisti di Berlu-
sconi e i suoi giudici matti... Alla maniera
di Berlusconi, anche Tabucchi vive e cre-
de solo nel virtuale, in un mondo ine-
sistente e tuttavia verosimile... Tabucchi
gioca a fare il Gramsci e si cinge la testa
con l’aureola dell’eroismo civile... spaccia
l’astio per pensiero critico... è petulante e
noioso... farnetica... Ferrara è la storia vi-
tale della sinistra... di una generazione
che è vissuta negli ideali... è fazione, in-
telligenza e fegatosità... ha creduto in Cra-
xi e ora consiglia Berlusconi, sempre per
passione e mai per calcolo... è intelligente,
vitale, sanguigno, goliardico... ogni gior-
no fatica a restare con Berlusconi” (Fran-
cesco Merlo, la Repubblica, 10-10-2003).
Vergogniamoci per Merlo.
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