La vicenda della casa di Scajola acquistata ad un prezzo più alto di
quello da lui pagato ma con denaro di provenienza a lui sconoscoita, si è
conclusa, per il momento, con un'assoluzione.
Ovviamente vi sarà un
appello, ma per ora, pur non essendoci ancora le motivazioni, questa
sentenza risulta assai discutibile.
Le sentenze vanno rispettate, si
dice, ma vengono seri dubbi che chi ha studiato le carte e sia arrivato
alla conclusione di assolvere Scajola, non abbia fatto molta attenzione a
quanto successo oppure le nostre contorte leggi (con cavilli e ritocchi
vari negli anni), non gli hanno permesso di condannarlo.
Una certezza
invece ce l'ho: se quella casa sarà venduta non credo che verrà pagata
solo 690 mila euro come l'ha pagata teoricamente il ministro, forse per
allora Scajola si sarà reso conto che vale qualcosa di più, li vorrà
tutti e se li metterà in tasca tutti, questa volta non a sua insaputa.
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