Tutto il caos di questi giorni per la decisione di
Mattarella di non accettare Savona come ministro dell’Economia che, senza nomi alternativi
da parte di Di Maio e Salvini, ha fatto decadere la possibilità di un governo
politico votato dai cittadini, fa venire un dubbio.
Dal momento che Cottarelli era pressoché pronto a fare il premier (anche se la sua posizione è molto in bilico), non è che il Capo dello Stato, su pressione dell’Europa e dei “privilegiati” (che con un governo M5S-Lega potevano rimetterci), avesse già comunque in mente di non far partire il governo eletto e avrebbe dato il veto a un qualsiasi ministro presentato? A volte a pensar male ci si prende.
Dal momento che Cottarelli era pressoché pronto a fare il premier (anche se la sua posizione è molto in bilico), non è che il Capo dello Stato, su pressione dell’Europa e dei “privilegiati” (che con un governo M5S-Lega potevano rimetterci), avesse già comunque in mente di non far partire il governo eletto e avrebbe dato il veto a un qualsiasi ministro presentato? A volte a pensar male ci si prende.
Dal momento che anche Cottarelli ha avuto in passato posizioni
molto critiche sull’unione monetaria, non è chiara la differenza con Paolo
Savona, persona seria e che aveva precisato che non aveva nessuna intenzione di
spingere per far uscire l’Italia dall’Europa.
L’impressione è che non si vogliano questi due partiti al comando
per favorire i soliti governi tecnici, di scopo, ecc. che nulla cambierebbero
dei privilegi delle elite e nulla farebbero per contrastare la posizione
ricattatoria dell’Europa a causa del nostro enorme debito pubblico.
Il presidente torni sulla sua posizione e lasci governare
M5S e Lega che, con un contratto di governo, hanno dimostrato di voler
seriamente partire. Almeno potrebbero comincia, dove possibile, a cambiare un po’ di cose che
non vanno in questo assurdo paese.
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