lunedì 26 ottobre 2015

Poste Italiane non fa ciò per cui è nata


Poste Italiane debutta in borsa con una richiesta di azioni che ha superate di tre volte l’offerta. Dietro a questo successo un paino quinquennale che dovrebbe portare anche 8000 nuove assunzioni. Peccato che nel frattempo i servizi essenziali di un ente come Poste, cioè consegnare la posta ai cittadini, invece di venire migliorata nei suoi tanti disservizi, venga peggiorata limitando la consegna in quasi tutta Italia a giorni alterni (dopo aver già tolto il sabato tempo fa).

E per giunta Poste ha aumentato nuovamente il costo delle spedizioni, a partire dalla posta ordinaria e prioritaria (c’è poi mai stata differenza reale nella consegna?) in maniera notevole. Ormai Poste si allinea sempre più alle banche dedicandosi principalmente a offrire investimenti, cosa che evidentemente gli rende molto di più che dare i servizi per i quali è nata e per la quale è pagata.
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