mercoledì 5 febbraio 2014

Da oggi compensazione crediti Pa e debiti fiscali


Finalmente un piccolo passo avanti per aiutare le imprese che hanno contratto dei crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Infatti, da domani, diventa operativo il decreto sui debiti della pubblica amministrazione - approvato dal governo Monti - per quanto concerne le compensazioni tra i crediti con la P.a. e gli accertamenti fiscali. Provvedimento che, per il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni «dà ossigeno e va incontro alle esigenze delle imprese e si inserisce nello sforzo complessivo del governo di sanare i debiti delle pubbliche amministrazioni».
Un atto dovuto, visto che – come sottolinea la CGIA di Mestre - nel 2013 il numero dei fallimenti registrati in Italia ha superato quota 14.200, determinati: «Oltre agli effetti della crisi economica a dare un contributo all’impennata dei fallimenti hanno sicuramente contribuito anche il ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione (Pa) , l’incremento del livello di tassazione e la contrazione nell’erogazione del credito praticata dalle banche», puntualizza il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi.
 Il segretario della CGIA prosegue aggiungendo: «Nonostante nell’ultimo anno lo Stato abbia erogato oltre 20 miliardi di euro e i tempi di pagamento della nostra Pa siano scesi di 10 giorni, rimaniamo i peggiori pagatori d’Europa: in Italia il saldo fattura avviene mediamente dopo 170 giorni, contro una media Ue di 61. Nel 2013 la pressione fiscale ha raggiunto il suo record storico, 44,3%, un livello mai toccato in passato. Infine, tra novembre 2012 e lo stesso mese del 2013, i prestiti bancari alle imprese sono diminuiti di 60,5 miliardi di euro, pari ad una contrazione del 6,2%».

 Tuttavia, è anche da evidenziare quanto detto da Saccomani: «Quello dei debiti commerciali è del resto un problema accumulatosi «mese dopo mese negli anni passati, al quale il governo ha dato risposte celeri e concrete, aiutando gli enti locali a pagare debiti al ritmo di più di 3 miliardi al mese da giugno a dicembre 2013».
Così, le imprese potranno compensare i crediti al posto di debiti fiscali. Questo sarà possibile grazie al fatto che l’Agenzia delle Entrate ha introdotto – attraverso una risoluzione - il codice tributo che consente di utilizzare in un modo nuovo i crediti «certificati», che i contribuenti vantano nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Per poter effettuare ciò, si dovrà utilizzare un apposito modello F24, che «permetterà al contribuente di pagare i debiti derivati da istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso».
Tuttavia, per poter accedere a tale procedure, è necessario che: «i crediti devono essere certificati dalla piattaforma, non essere già stati pagati dalla P.a., né impiegati per le altre finalità consentite dalla legge, inoltre la certificazione deve riportare la data di pagamento del credito certificato».

(foto: studiodebiti.it)

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