giovedì 6 marzo 2014

Occhi chiusi sui capannoni cinesi



In un paese vicino a Bologna è bruciato un centro commerciale.
L'incendio è partito da un negozio-magazzino gestito da cinesi.
Purtroppo sono tanti i casi che portano a disastri perchè questi posti sono quasi sempre insicuri, spesso mancano le uscite di sicurezza o sono ostruite dai banchi con la merce. I capannoni non sono quasi mai a norma per non parlare dell'impianto elettrico o dei macchinari. Spesso chi gestisce questi posti ci vive anche dentro con la famiglia, con bambini o anziani. E naturalmente la "casa" viene ricavata da seminterrati o stanze senza finestre per rimanere il più possibile lontano da occhi indiscreti. Se non vi sono addirittura lavoratori in “nero”.

Ormai queste cose si sanno ma non si capisce perché in questi luoghi non vengono mai fatti gli stessi controlli che invece vengono fatti, e con molta severità, nelle aziende e nelle attività commerciali italiane. E’ per paura di imbattersi in qualcosa che è meglio tenere ben nascoto perché fa comodo a qualcuno?
 (pubblicato sul Fatto Quotidiano del 6 marzo 2014)

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