giovedì 13 marzo 2014

Borromeo scrive sul sesso dei giovanissimi



In seguito all'inchiesta che sta portando avanti Beatrice Borromeo sul Fatto Quotidiano, i commenti che vi sono sul web sono molto diversi e spesso dei veri e propri insulti, rivolti sia la Fatto che alla Borromeo.

Ieri Marco Travaglio ha preso posizione su questi insulti difendendo Beatrice e attaccando chi offende nell'anonimato di un nickname e minacciando querele a chi lo fa apertamente.

Vedendo  però la bella inchiesta su come vivono la sessualità i giovani si rimane piuttosto sconvolti. Ovviamente si spera che sia solo una minoranza di ragazzi a comportarsi in questo modo, ma il fatto che ragazzine minorenni giovanissime facciano sesso per pochi soldi, per un cellulare o per avere l’onore di perdere la verginità prima rispetto alle amiche è una cosa che denota poca attenzione da parte dei genitori, un’educazione troppo “libera” e senza valori. 

La stessa cosa vale anche per i ragazzini che si vedono “obbligati” a fare sesso senza forse conoscerne nemmeno il significato o che lo fanno non per la “cotta” verso una amica ma per il semplice gusto di sentirsi “maturi”. 
E le ragazze che li prendono in giro per il deludente scontato risultato,  denotano mancanza di un minimo di maturità e tanta leggerezza. La sensazione che se ne ricava è di ragazzi troppo viziati, privi di un’educazione che insegni loro i valori del rispetto verso se stessi e gli altri, di ragazzi che materialmente hanno tutto per cui gli mancano quegli stimoli a raggiungere piccoli obiettivi che li portano a crescere e costruire un serio futuro.

(Pubblicato in parte sul Fatto Quotidiano del 14/03/14)

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