In seguito all'inchiesta che sta portando avanti Beatrice Borromeo sul Fatto Quotidiano, i commenti che vi sono sul web sono molto diversi e spesso dei veri e propri insulti, rivolti sia la Fatto che alla Borromeo.
Ieri Marco Travaglio ha preso posizione su questi insulti difendendo Beatrice e attaccando chi offende nell'anonimato di un nickname e minacciando querele a chi lo fa apertamente.
Vedendo però la bella inchiesta su come vivono la sessualità i giovani si rimane
piuttosto sconvolti. Ovviamente si spera che sia solo una minoranza di ragazzi
a comportarsi in questo modo, ma il fatto che ragazzine minorenni giovanissime
facciano sesso per pochi soldi, per un cellulare o per avere l’onore di perdere
la verginità prima rispetto alle amiche è una cosa che denota poca attenzione
da parte dei genitori, un’educazione troppo “libera” e senza valori.
La stessa
cosa vale anche per i ragazzini che si vedono “obbligati” a fare sesso senza forse
conoscerne nemmeno il significato o che lo fanno non per la “cotta” verso una
amica ma per il semplice gusto di sentirsi “maturi”.
E le ragazze che li prendono
in giro per il deludente scontato risultato, denotano mancanza di un minimo di maturità e
tanta leggerezza. La sensazione che se ne ricava è di ragazzi troppo viziati,
privi di un’educazione che insegni loro i valori del rispetto verso se stessi e
gli altri, di ragazzi che materialmente hanno tutto per cui gli mancano quegli
stimoli a raggiungere piccoli obiettivi che li portano a crescere e costruire
un serio futuro.
(Pubblicato in parte sul Fatto Quotidiano del 14/03/14)
(Pubblicato in parte sul Fatto Quotidiano del 14/03/14)
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