Dopo il risultato (abbastanza scontato per
l’ingovernabilità) di queste elezioni emergono alcune cose.
Intanto che i sondaggi fanno malissimo ai nuovi partiti,
infatti Rivoluzione Civile ha pagato il prezzo del “voto utile”. Sapendo che il
Senato era un traguardo impossibile e che B. rischiava di vincere, tanti hanno
scelto di votare il Pd o Grillo per non fare vincere il Pdl. Poi ovviamente paga anche il prezzo di un paese così "onesto" da non volere un magistrato al governo.
Inoltre, nelle ultime 2/3 settimane di campagna elettorale,
Ingroia è stato veramente poco incisivo, poco presente ovunque, sia in tv che
sul web. Anche su Facebook si vedevano tante persone con il marchio del M5S, ma
sempre meno con quello di Rivoluzione Civile. Sicuramente in tv è stato molto
lasciato fuori, ma anche i giornali (persino Il Fatto Quotidiano che lo ha
tanto appoggiato per la trattativa Stato-mafia) lo hanno messo sempre in
2° piano, parlando molto poco del suo programma. Inoltre Ingroia non è certo un
trascinatore, con la sua flemma…bisogna conoscerlo, sapere che dietro al sua
calma vi è un uomo coraggioso e che sa tirar fuori le unghie. Questo non è
passato, peccato.
Grillo invece ha avuto un grande successo, ha raccolto parte
dei voti non andati a Rivoluzione Civile ed ha preso i voti di tanti giovani e
delusi dalla politica. Un ottimo risultato che servirà a mandare in parlamento
persone nuove ed incensurate che potranno
controllare i parlamentari, dare del filo da torcere nelle decisioni contro gli
interessi dei cittadini. Potranno fare un po’ di pulizia della vecchia guardia,
potranno aiutare a prendere decisioni per il bene del paese.
Per quanto riguarda la vittoria di B., perché di questo
purtroppo si tratta, non mi meraviglio. In un paese con un così alto tasso di
ignoranza, di poca voglia a informarsi, ma anche di criminalità ed evasione a
tutti i livelli, è ovvio che un personaggio del genere venga votato per
appoggiare i propri loschi interessi. Oppure venga votato dalle persone anziane
e/o poco informate che credono alle sue promesse soprattutto dopo aver avuto un
governo tecnico che ci ha mandato ancora più in miseria di quello che eravamo
un anno fa. Con il voto abbiamo fatto esattamente il suo gioco, quelli
informati lo conoscono bene: ritirarsi dal PdC, lasciare salire Monti a fare il
lavoro sporco, poi presentarsi nuovamente come il salvatore della patria. E
così è avvenuto. Grazie anche a giornali e televisioni che hanno sempre messo
in risalto tutte le sue parole. Anche il Fatto Q., nonostante le giuste
critiche, lo ha fatto sbattendolo sempre in primo piano. Pubblicità anche
quella, il detto era: “parlatene bene, parlatene male, basta che ne parliate”.
Amen…
Pubblicato, solo in parte, sul Fatto Quotidiano del 27/02/13
Pubblicato, solo in parte, sul Fatto Quotidiano del 27/02/13