Negli Usa continuano a verificarsi stragi di persone per
mano di delinquenti armati. Nell’ultimo caso il personaggio era l’ennesimo
terrorista islamico che, nonostante i sospetti di simpatizzare per l’Isis,
girava indisturbato per il paese con un’arma in mano. In altri casi sono stati
dei pazzi o depressi, sempre liberi però di circolare con un’arma in pugno.
Da
quando ho l’età della ragione ho sempre sentito dire dal Presidente americano
di turno che bisognava fare qualcosa per limitare il possesso di armi ai
cittadini.
Nessuno ha mai fatto nulla perché gli americani hanno la mentalità
di potersi difendere da soli tanto che persino nella loro Costituzione vi è il
diritto alle armi da fuoco. Poi naturalmente gli interessi economici la fanno
da padrone, gli Usa producono armi che vendono in tutto il mondo e gli
interessi dei produttori vengono protetti. Intanto a leggere le cronache di
quei luoghi sembra che tutti vivano volontariamente nel Far West.
(Pubblicato sul Fatto Q.del 16 giugno 2016)
(Pubblicato sul Fatto Q.del 16 giugno 2016)
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I protagonisti di questo romanzo, Stefano e Claudia
con i loro figli, perdono tutto quello che nel tempo avevano duramente
conquistato o creato e si trovano a dover fronteggiare una situazione economica
drammatica senza vedere un futuro. Conosceranno una realtà mai vissuta di
povertà, di precarietà e di impotenza. Lungo il loro cammino conosceranno da vicino
anche il problema dell'immigrazione e dei senza tetto.
Riusciranno a trovare la strada per un futuro
migliore?
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