venerdì 8 aprile 2016

Difficile arrivare a condanne certe in Italia e con l'estero



Vedendo la educata diatriba tra due persone di spessore come l’ex sostituto Procuratore di Palermo Antonio Ingroia e il Procuratore della Repubblica di Torino Armando Spataro sul Fatto Quotidiano per il caso Regeni, si rimane perplessi per come possono venire interpretate diversamente le leggi italiane e come sia difficile, in generale, la cooperazione con l’estero. 

Sicuramente il nostro ordinamento giudiziario è molto complesso e cavilloso, forse per questo a volte si rimane stupefatti di come vengano emesse sentenze opposte nei tre gradi di giudizio che scagionano o condannano l’imputato in maniera discutibile, almeno per l’opinione pubblica. 
Ma evidentemente anche i rapporti con le autorità estere, soprattutto con quelle di paesi extraeuropei, sono molto difficili e difficilmente portano alla verità perfino su casi che muovono l’opinione pubblica come il caso di Regeni o dei marò in India. Difficile sempre e comunque arrivare alla verità e a condanna certa.
(pubblicato sul Fatto Q.del 9 aprile 2016)

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