martedì 11 novembre 2014

Sentenze vergognose



Leggendo della sentenza che scagiona i colpevoli del mancato allarme per il terremoto dell’Aquila, si rimane veramente perplessi e ci si chiede cosa è ormai la giustizia in Italia. 

Oltre ad avere tempi biblici durante i quali spesso chi è innocente aspetta il verdetto in prigione e chi è colpevole aspetta fuori e libero di delinquere ancora, si vedono sentenze davanti alle quali si rimane allibiti. 
Quasi sempre, quando i reati riguardano persone delle istituzioni, del parlamento o che comunque ricoprono un ruolo pubblico, questi vengono ignorati a sfavore dei cittadini o addirittura ignorando i morti. Ci si chiede come sia possibile che sempre più spesso ed avendo tre gradi di giudizio, si vedano sentenze di primo grado completamente ribaltate dal secondo. 

Come è possibile che ciò che è reato per un giudice non lo sia per un altro portandolo ad assolvere completamente l’imputato?

 In tutto questo chi ci rimette è sempre chi chiede giustizia per sé o per un proprio caro che ha perso la vita a causa della negligenza di chi fa il proprio mestiere senza pensare alle conseguenze e non volendosi prendere nessuna responsabilità (come nel caso del terremoto) o,  addirittura, per colpa di chi ha provocato volutamente i danni per cui dovrebbe pagare (come nel caso di Cucchi).
(pubblicato sul Fatto Quotidiano del 12 novembre 2014)
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