Anche in queste regionali ha vinto l’astensionismo. Gli
italiani sono talmente stanchi, esasperati e poco speranzosi in un miglioramento
che non vanno nemmeno più a votare, se pur per il meno peggio. Un atteggiamento
enormemente sbagliato perché esclude uno dei pochi diritti di cui ancora
godiamo.
Chi non vota si taglia fuori da ogni diritto di protestare, di
lamentarsi se le cose non vanno come vorrebbe. I politici non interpretano
volutamente l’astensionismo un voto di protesta ma semplicemente non ne tengono
conto.
Chi vince si fa forza delle percentuali sui pochi votanti.
Questo comportamento
poco responsabile e molto vigliacco porterà a diminuire ulteriormente la democrazia
di questo paese.
(Pubblicato sul Fatto Quotidiano del 25 novembre 2014)
(Pubblicato sul Fatto Quotidiano del 25 novembre 2014)
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