giovedì 28 novembre 2013

Grazie a chi ha permesso la decadenza di B.



Finalmente l'obiettivo della decadenza di Silvio Berlusconi da senatore e la conseguente perdita dell'immunità parlamentare è stato raggiunto. 

Penso che il merito di ciò sia dovuto in parte all'entrata in parlamento del Movimento 5 Stelle che ha lottato per avere il voto palese costringendo così i votanti a mettere la faccia davanti ai cittadini ma anche davanti al decaduto che saprà così chi sono i "traditori" che lo hanno appoggiato fin che gli ha fatto comodo e che lo abbandonano nel momento cruciale. Questo succede quando una persona, facendosi forte della sua ricchezza, corrompe chiunque gli capiti tra le mani (e accetti di essere corrotto) per raggiungere i propri obiettivi. 
Ma penso che il merito sia anche di chi ha informato, detto, scritto e lottato perchè questo avvenisse. Il mio primo pensiero va all'unico giornale che non prende finanziamenti pubblici, il Fatto Quotidiano, ed a un giornalista libero come Marco Travaglio che da 20 anni scrive e parla di questa persona raccontando tutti i fatti successi con lucidità e coraggio, prendendosene tutti i conseguenti rischi ed attacchi che non sono mai mancati da parte di altra stampa e dalla stessa politica. 
 
A tutti loro va un mio sentito grazie.   

I problemi non sono certo finiti, ora bisogna continuare a lottare per far uscire dal parlamento tutte le altre persone che non sono degne di rappresentare noi cittadini e che nulla fanno per il nostro paese in un momento tanto critico.

mercoledì 27 novembre 2013

I punti della Legge di Stabilità approvata in Senato

Via libera dell’aula del Senato alla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento sostitutivo della legge di Stabilità.
PROVVEDIMENTI - Dal reddito minimo garantito agli interventi sulle pensioni d’oro. Dagli sconti per l’Imu sui beni strumentali per le imprese alle detrazioni sulla prima casa. Fino alle cartelle esattoriali di Equitalia senza interessi. Le misure inserite nel maxiemendamento che riscrive la legge di Stabilitá, recepiscono le novitá annunciate nel corso della giornata dal Governo e dai relatori. Restano fuori alcune voci rilevanti, come l’indicizzazione delle pensioni, su cui c’è l’impegno ad intervenire alla Camera.
 CUNEO FISCALE - Secondo il testo approvato in commissione, ci sarà una detrazione massima di 225 euro per i redditi tra i 15mila e i 18mila euro, e benefici a degradare fino ai 32mila euro di reddito, e non 55mila come inizialmente previsto dal governo. Lo sconto verrà effettuato mensilmente e non con un ‘bonus’ una volta l’anno.
IMU IMPRESE: Lo sconto Imu sui beni strumentali d’impresa sarà del 30% per le deducibilità relative al periodo d’imposta del 2013 (da utilizzare nel 2014), mentre scenderà al 20% nei due anni successivi.
DETRAZIONI CASA - Le detrazioni sulla prima casa avranno un plafond di 500 milioni, che i comuni dovranno utilizzare per aiutare le famiglie meno abbienti.
REDDITO MINIMO - Arriva il fondo per il contrasto alla povertá, che andrá a finanziare il reddito minimo garantito. Le risorse arriveranno dalle pensioni d’oro (a partire da 90.000 euro).
PENSIONI D’ORO - Il contributo sulle pensioni d’oro partirá dal 6% per la parte eccedente quattordici volte il trattamento minimo Inps, (per gli assegni superiori ai 90.000 l’anno circa) e salirá fino al 18%, per la parte eccedente trenta volte il trattamento minimo Inps (oltre 193.000 euro circa all’anno).
STADI - Stop alla possibilitá di costruire ‘insediamenti edilizì insieme agli stadi, da parte di privati, mentre è previsto l’incremento del fondo di garanzia per le strutture giá esistenti.
CARTELLE EQUITALIA - Saranno pagate senza interessi.
PATTO STABILITÀ INTERNO - Viene allentato il patto di stabilitá interno, per un miliardo di euro, consentendo ai comuni che ne hanno la possibilitá di far ripartire i cantieri. -
CALAMITÀ NATURALI - Saranno le risorse risparmiate dalla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti a finanziare il fondo contro le calamità naturali.
SPIAGGE - Non ci sarà alcuna misura le spiagge: non è prevista la sanatoria sulle pendenze nè la norma sulla sdemanializzazione delle aree marine.
PMI - Rafforzato il perimetro d’azione della Cassa depositi e prestiti per gli investimenti delle imprese, anche con la garanzia pubblica. Si prevede l’istituzione di un fondo per le pmi ed un fondo per i mutui prima casa delle famiglie, con prioritá per le coppie giovani, nuclei monoparentali e giovani con contratto di lavoro atipico.
EDITORIA- Arriva il fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, con un plafond di 120 milioni nel triennio 2014-2016. Le risorse sono così divise: 50 milioni nel 2014, 40 milioni nel 2015 e 30 milioni nel 2016.
BUDELLI - Deroga alla normativa che consente allo Stato di esercitare il diritto di prelazione sull’isola stanziando i 3 mln di euro necessari. In base al provvedimento il diritto di prelazione viene esercitato dall’ente parco della Maddalena, che scade l’8 gennaio.
ELECTION DAY - Election Day solo la domenica a partire dal prossimo anno per ridurre le spese. A decorrere dal 2014 le operazioni di voto in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie si svolgono nella sola giornata della domenica, dalle 7 alle 23.
PENSIONI - «Non siamo riusciti a intervenire, per migliorare indicizzazione delle pensioni. È un impegno che il governo conferma e che cercheremo di portare avanti alla Camera», afferma il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina.

(fonte Il Corriere Economia)

martedì 26 novembre 2013

Anche i disoccupati possono usare il mod.730 per i rimborsi Irpef

I contribuenti che non hanno più un datore di lavoro e che vantano un credito fiscale possono comunque presentare il modello 730 ottenendo in tempi rapidi il rimborso delle imposte versate in più. Dal 2 al 30 settembre 2013 chi ha percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati nel 2012 ma nel frattempo ha perso il posto di lavoro può presentare il 730 a un Caf o a un intermediario abilitato.
Il rimborso delle imposte a credito verrà direttamente effettuato dall'Agenzia delle Entrate. Per velocizzare ancor più i tempi è possibile comunicare il proprio Iban alle Entrate seguendo le istruzioni pubblicate sul sito internet dell'Amministrazione. La novità, contenuta nel Decreto del Fare (art. 51 bis, comma 4, Dl 69/2013), è resa operativa, a due giorni dalla pubblicazione della legge di conversione in Gazzetta Ufficiale, dal provvedimento del direttore dell'Agenzia firmato oggi. Tutti i passi da seguire sono illustrati nella circolare n. 28/E.

Come funziona il 730 per chi non ha più il lavoro
Possono presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730, invece che con il modello Unico, i contribuenti che hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego. Il 730 può essere presentato dal 2 settembre al 30 settembre 2013 per i redditi percepiti nel 2012, rivolgendosi a un Caf, o a un intermediario abilitato (commercialisti, consulenti del lavoro, etc). Per il 2013 questa possibilità è riconosciuta ai soli contribuenti che vantano un risultato finale della dichiarazione a credito mentre dall'anno prossimo sarà allargata anche a chi deve versare le imposte.

Cosa fare per ottenere il rimborso in tempi rapidi
Semplice e rapido l'accredito del rimborso fiscale sul proprio conto corrente bancario o postale. E' necessario comunicare l'Iban all'Agenzia delle Entrate compilando il modello disponibile sul sito internet www.agenziaentrate.it, nella sezione Cosa devi fare -Richiedere - Rimborsi - Accredito rimborsi su conto corrente. Il modello deve essere inviato utilizzando i servizi online dell'Agenzia oppure consegnato in un qualsiasi ufficio delle Entrate.
Il provvedimento e la circolare sono disponibili sul sito internet www.agenziaentrate.it - all'interno della sezione "Normativa e prassi".

(fonte Il Sole 24 Ore)

venerdì 22 novembre 2013

La solita casta che si protegge



La fiducia dimostrata dal governo per Anna Maria Cancellieri dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che i parlamentari vivono in un mondo tutto loro volutamente indifferenti alle proteste dei cittadini. 

 Dimostrano di essere sempre la solita casta politica che protegge i propri eletti a turno, ognuno di loro si tiene ben stretta la propria sedia (pagata con un lauto stipendio) e difende il “colpevole” di turno in maniera che nessuno di loro possa essere buttato fuori, con il conseguente rischio che dica cose disdicevoli o parli di interessi comuni che è meglio tenere ben nascosti alla popolazione. E non possa entrare nessuno che sia contrario al sistema. 

Ovviamente, prima della fiducia, fanno promesse ipocrite di dimissioni poi regolarmente disattese perché nella realtà sanno benissimo che gran parte del parlamento li terrà ben fermi al loro posto e non rischiano nulla. Un teatrino che si ripete ogni volta che si scoprono intrallazzi di potere che dovrebbero farli vergognare ma che invece non li turba nemmeno.

(Pubblicato, in parte, sul Fatto Quotidiano del  24 novembre 2013)

mercoledì 20 novembre 2013

A volte Grillo le spara troppo grosse



Di solito ritengo che Grillo dica cosa giuste ma a volte esagera, spara snza pensare e va oltre il buon senso. Vedendo l’intervista trasmessa da Servizio Pubblico giovedì scorso, sono rimasta perplessa dalle cose populiste e senza fondamento che ha detto. Vorrebbe togliere la cassa integrazione per fare il reddito di cittadinanza. Vorrei ricordargli che la cig ordinaria è finanziata dalle aziende e dai dipendenti che versano i relativi contributi. 
La Cig in deroga è stata istituita per essere erogata, in caso di bisogno, anche ai soggetti che non fanno parte delle categorie coperte da cig odinaria e togliere quindi una disparità di trattamento anche all’interno della stessa azienda (es.gli apprendisti). Bisognerebbe far finanziare anche questa dalle aziende. Inoltre vi è l’indennità di disoccupazione per 8 mesi quando una persona perde il lavoro, sempre finanziata dai contributi versati. Perché si dovrebbe togliere questi ammortizzatori creando altra disoccupazione? Per dare un reddito di cittadinanza pagato come? In un paese serio ed onesto sarebbe una bellissima cosa. Peccato che in un paese dove l’evasione fiscale e contributiva è ai massimi livelli e dove vi sono parecchie persone che cercano di approfittare di ogni situazione,  finirebbe finanziato sempre dai soliti noti che non evadono per finire in tasca, in gran parte, ai soliti furbi.  
Grillo ha pure affermato che si dovrebbe dare il reddito di cittadinanza poi ognuno va a lavorare se vuole. Discorso populista oltre che assurdo. Vuole un paese di parassiti? Inoltre, nella proposta presentata in parlamento, prevede di prelevare i soldi dalle pensioni, comprese quelle minime pur se in misura minore. Questa sarebbe la proposta equilibrata di Grillo? Solo campagna elettorale demagogica e populista. 
L’unica cosa che otterrebbe dal governo attuale sarebbe di distruggere gli ammortizzatori sociali per avere un surrogato di reddito di cittadinanza (non ci sono certo i soldi per dare 1000 euro ad ogni cittadino come nel suo intento) che non servirebbe a nessuno.  
Perchè, come sempre succede in Italia, chi ne avrebbe veramente diritto diventerebbe scemo per averla con una burocrazia spaventosa, i furbi che lavorano in nero o hanno altre entrate, la avrebbero con facilità, come i falsi invalidi.

martedì 19 novembre 2013

Dal 2015 addio al tagliando assicurativo per auto

"Favorisca patente e assicurazione"» La temuta e tipica frase pronunciata dagli agenti, dopo aver intimato l’alt agli automobilisti, sta per andare in pensione.
Dal 18 ottobre entrerà in vigore un decreto ministeriale (9 agosto 2013, n. 110) che stabilisce la progressiva dematerializzazione dei contrassegni di assicurazione dei veicoli a motore su strada, attraverso la sostituzione degli stessi con sistemi elettronici o telematici. Al netto del burocratese significa che gli attuali tagliandi assicurativi esposti saranno sostituiti da sistemi elettronici o telematici.
Le pattuglie della stradale, dei carabinieri o della polizia locale che vorranno procedere al controllo, nel momento in cui fermeranno le automobili non dovranno più guardare il parabrezza ma si collegheranno a una banca dati istituita presso la direzione generale della Motorizzazione «alimentata in tempo reale dalle imprese di assicurazione» che darà loro una risposta immediata sulla regolare copertura assicurativa della vettura.

Non solo. Il sistema elettronico dialogherà anche con quelli di controllo del traffico come Tutor (in autostrada), autovelox di ultima generazione o telecamere delle Ztl (in città) che «leggono» le targhe e oltre al controllo della velocità potranno collegarsi al database dell’Associazione nazionale imprese assicurative. In questo modo, alle forze di polizia, verranno inviate segnalazioni sulle auto che non sono in regola con l’assicurazione obbligatoria (Rc auto) e gli automobilisti dovranno poi dimostrare invece la loro correttezza. Un problema che non riguarda pochi italiani. Secondo l’ultimo rapporto Ania, si stima che nel 2012, ci siano stati 3,1 milioni di veicoli senza Rc auto. All’incirca il 7 per cento del parco circolante. Una media che sale al 12 per cento nelle province del Sud ( con la punta estrema di quasi il 30 per cento a Napoli); si attesta al 6,4 per cento nel Centro mentre al Nord scende, si fa per dire, al 4,6 per cento.

«Questo sistema servirà sia a contrastare la piaga delle auto che circolano senza assicurazione sia quella della falsificazione dei contrassegni - spiega Vittorio Verdone, direttore centrale di Ania - e stroncherà questo vero e proprio mercato clandestino. Non solo grave per la sicurezza stradale ma anche costoso per la collettività onesta che paga i premi in maniera corretta. Gli stessi cittadini che oggi devono pure pagare per le vittime della pirateria stradale». Un problema attuale.
«Attuale e sempre più in aumento - argomenta Giordano Biserni, presidente dell’associazione amici e sostenitori polizia stradale - insieme alle fughe all’alt della polizia. Infrazioni commesse da persone che scappano dalla responsabilità coscienti di non essere in regola con i documenti necessari alla guida». Una delle tante battaglie che l’Asaps porta avanti da anni. «Ci auguriamo davvero che contribuisca ad una maggiore sicurezza sulle strade e - prosegue Biserni - per questo motivo l’avevamo auspicato già al momento della campagna iscrizioni dello scorso anno quando avevamo messo a disposizione dei nostri iscritti un testo utile a chi opera sulle strade e deve contrastare il fenomeno dei falsi tagliandi anche se sui social network ho letto che fra i nostri addetti ai lavori esiste qualche dubbio sul controllo “in tempo reale” con le banche dati. Vedremo fra non molto».

Già perché questo scenario non è uno dei tanti proclami annunciati e poi non realizzati. È stato ideato un anno fa con il decreto liberalizzazioni e secondo quanto si legge nel decreto del ministero dello Sviluppo economico, di concerto con quello dei Trasporti, è prevista una tempistica ben predefinita che porterà alla realizzazione entro il 18 ottobre del 2015. Questo periodo di tempo servirà per rispettare alcune scadenze tecnico-operative. Diciotto mesi serviranno per predisporre il database a cui si collegheranno, in tempo reale, le apparecchiature per i controlli automatici. Un anno per avviare le connessioni informatiche con cittadini e compagnie. Sessanta giorni per immettere le informazioni già presenti nella banca dati dell’Ania e 30 giorni perché la Motorizzazione renda operativa la struttura informatica del database in quello delle forze dell’ordine.


(fonte Il Corriere della Sera)
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venerdì 15 novembre 2013

L'addio di Gian Carlo Caselli

Leggo con dispiacere sul Fatto la notizia delle dimissioni anticipate del Procuratore Antimafia di Torino Gian Carlo Caselli. Stimo tantissimo quest?uomo che ritengo rappresenti l?Italia migliore. La magistratura perde un pezzo importante della sua forza, perde un uomo che ha fatto il suo lavoro in modo integerrimo, subendo minacce da
parte della mafia e ultimamente anche dalla parte violenta dei no Tav.
Un uomo che ha saputo fare con coraggio inchieste su potenti mafiosi come Brusca, ma anche su personaggi ai vertici della politica come
Andreotti o Dell?Utri. Inchieste che ha portato a termine con onore e ottimi risultati facendoli arrestare e processare insieme ad altre persone di importanza minore. A volte si è scontrato pure con lo
stesso Csm ma ha sempre tenuto la schiena dritta. Uomini come lui sono un esempio della magistratura efficiente, pulita e virtuosa.

(Pubblicato sul Fatto Quotidiano del 16 novembre 2013)

giovedì 14 novembre 2013

Bruno Tinti e i suoi discutibili articoli

Gli articoli di Bruno Tinti sul Fatto mi lasciano sempre perplessa, ma quello pubblicato il 12 novembre è sconcertante!!! (il link dell'articolo in questione)
Noi dovremmo non "sdegnarci" davanti ad un'accusa sbagliata??? Dovremmo non arrabbiarci se un innocente (che  potrebbe anche essere lui) va in galera al posto di un colpevole o per un delinquente che rimane in libertà con la possibilità di uccidere, stuprare, ecc.quaalcuno altro oltre a quello al quale ha già ha fatto danni???

Tutto questo per un "errore" di alcuni giudici poco attenti a quello che fanno ed ai testimoni che ascoltano, come è successo nel vergognoso caso Tortora??? Chissà a quanti, soprattutto innocenti, è successo ma non famosi e con i soldi come Tortora! E saranno ancora in galera con il colpevole in libertà!

Gli errori possono succedere, come in tutti i campi, ma che Tinti venga a dire che non ci si può sdegnare è veramente troppo! Probabilmente nel suo passato di giudice (?) ne avrà commessi parecchi se li giustifica in modo così vergognoso!

Spero vivamente che un giorno sparisca dalle pagine di questo giornale (di cui purtroppo è socio), perchè penso che persone egoiste, ricche (classico pensionato d'oro) e con così poca umiltà e buon senso non dovrebbero avere la possibilità di scrivere nemmeno sulla carta igienica.

Guerra agli ambulanti: la farsa di Rimini

Leggendo la lettera della Sig.ra Lucia sul senegalese davanti al supermercato, mi è venuto in mente l’assurdo controllo fatto dalla polizia di Rimini sui venditori ambulanti nelle spiagge.  

Nella stagione estiva un’auto della polizia girava sulla battigia tra Rimini e Riccione, mettendo a rischio bambini e bagnanti, per controllare che non vi fossero venditori abusivi.

Ovviamente l’auto si vedeva a grande distanza per cui i venditori scappavano frettolosamente non facendosi scoprire. Ma la cosa divertente era vedere i bagnanti avvertirli e mettersi in mezzo con lettini, asciugamani e oggetti vari per rallentare l’auto.

Questi (finti) controlli sono fatti per accontentare i negozianti che lamentano le mancate vendite a causa di questo fenomeno (se si volessero fare veri controlli si manderebbero agenti in borghese). Il danno vi è sicuramente, visto che i negozi regolari devono pagare affitti, imposte e contributi diversamente dagli abusivi.

Ma è anche vero che i villeggianti amano trovare i “banchetti” sulla riva perché rende più piacevole la passeggiata quotidiana. E quindi il Comune cerca un ridicolo compromesso.

(Pubblicato (cambiato in molte parti ma non nel senso) sul Fatto Quotidiano del 14 novembre 2013)

martedì 5 novembre 2013

Non è colpa di Halloween



In questi giorni ho letto critiche per la festa di Halloween in quanto si dice che porti violenza, caos e feriti. La festa può piacere o meno, ma incolpare l’evento della degenerazione di alcune persone non è una scusa valida. 
Purtroppo l’abitudine molto diffusa da parte di ragazzi, anche molto giovani, di bere tantissimi alcolici è un grosso problema della società che non viene preso in considerazione con la giusta attenzione. 
Ogni evento pubblico diventa motivo di uscire dagli schemi e, con l’ebbrezza e la forza che dà l’alcool, comportarsi in maniera violenta e provocatoria. 
I soldi in tasca per una bottiglia di birra non mancano mai e spesso si vedono ragazzi passeggiare anche in pieno giorno con bottiglie in mano (che poi maleducatamente abbandonano vuote ovunque in strada). 
Si parla tanto di droga ma si guarda molto poco a questo flagello che sta portando tanti ragazzi sulla strada dell’alcolismo e che comporta comportamenti violenti mettendo  in pericolo sè stessi, cose e, purtroppo, altre persone.