Passate le ferie estive, riprende la stagione dello spettacolo “E’ Stato la
mafia” di Marco Travaglio, edito da Promomusic, con le musiche
suggestive di Valentino
Corvino e la partecipazione di Isabella Ferrari.
Dopo alcune considerazioni sulla politica attuale, Marco, con coraggio, entra nel difficile argomento che dà il
titolo allo spettacolo: la trattativa Stato-mafia, un argomento importante, serio e pesante da
trattare. Ma Travaglio lo fa con le sue splendidi doti oratorie riuscendo a tenere
attenti all’ascolto per più di due ore l’intero teatro, che sta in assoluto
silenzio per non perdere nessuna preziosa parola.
Marco ripercorre gli ultimi 20 anni ripetendo, con
precisione e accuratezza, i punti salienti che hanno portato alla conoscenza di
una vergognosa trattativa avvenuta tra lo Stato e la Mafia. Il primo, sotto
ricatto della seconda, avrebbe ceduto in quasi tutti i punti del famoso papello
di Riina, per far cessare le stragi che hanno insanguinato l’Italia negli anni
90, comprese le morti di Falcone e Borsellino che avevano intuito come lo Stato
non fosse dalla loro parte ma, anzi, li considerasse scomodi perchè stavano
arrivando troppo velocemente alla verità.
Travaglio arriva così all’estate del 2012, quando scoppia lo
scandalo di alcune intercettazioni tra l’ex onorevole Mancino ed il Capo dello
Stato Napolitano, telefonate i cui contenuti, secondo quest'ultimo, devono rimanere sconosciuti e,
addirittura, distrutti. Si scatena così, da parte dei giornali e delle
televisioni, una guerra contro i magistrati di Palermo, colpevoli di avere,
secondo loro, compromesso l’onore della più alta carica dello Stato con accuse
infamanti. E Napolitano ricorrerà alla Consulta
sollevando un conflitto di attribuzione.
Il Fatto Quotidiano raccoglierà
ben 150000 firme in pieno agosto, in appoggio ai magistrati, di cittadini
indignati dal comportamento poco limpido del Capo dello Stato.
Tutto inutile, la
Consulta darà ragione a Napolitano, con una sentenza scontata e dalle
motivazioni discutibili, e ordinerà di distruggere le intercettazioni.
Ascoltare Travaglio parlare di questo trattativa in modo
chiaro, preciso e attendibile (sono tutti fatti ben documentati) è importante
per capire un pezzo disonorevole della storia del nostro paese che, ascoltando
telegiornali o leggendo giornali di parte, rimane sconosciuta o addirittura
viene capovolta. In questo può dare un grande aiuto leggere l’unico giornale
che non prende nessun finanziamento pubblico e dove i giornalisti possono
scrivere in assoluta libertà: Il Fatto Quotidiano.
Il tutto viene intercalato a letture di Isabella Ferrari che cita scritti di personaggi importanti della storia italiana del passato.
Accompagnano il tutto le suggestive musiche di Corvino, particolari e molto belle.
In definitiva uno spettacolo da non perdere, un Travaglio
straordinario che dimostra sempre di essere un giornalista libero, coraggioso e
serio. Dopo le tappe del 2013 comincia il tour 2014, prima tappa a Bologna 1'11 gennaio, poi a Torino il 17 gennaio ed altre ne verranno programmate.
Oltre alla pagina di Marco Travaglio e al sito di Promomusic, si possono conoscere le date anche sul gruppo "Marco Travaglio,grazie!"su Facebook, sempre aggiornato.
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