giovedì 12 settembre 2013

I talk-show sempre più volgari


Ormai i talk-show, oltre ad essere troppi,  sono diventati lo sfogo assurdo, comprato e irriducibile di ogni parlamentare (e non) che abbia voglia di offendere pur di difendere l’indifendibile.

Sentire la Santanchè dare del delinquente a Travaglio è il massimo dell’imbarazzo, anche se detto da una persona del genere è un complimento. Le sue parole sono prive di senso, sono aria per la bocca, sono inutili, vuote come i suoi pensieri.
Ormai in queste trasmissioni, complici i conduttori spesso molto simili e vicini agli ospiti scelti, le persone preparate, libere ed educate si devono difendere da insulti di ogni tipo, da incivili interruzioni ed urli.
Quando intervengono persone all’altezza di Marco Travaglio, con la sua preparazione, onestà intellettuale ed educazione, non c’è scampo per questi falsi soggetti e per loro l’unica strada è urlare ed offendere, come nel caso della “sig.ra” Casellati, per la quale esiste una sola arma: abbassarsi per un attimo al suo livello e controbattere nello stesso modo, come ha fatto giustamente Travaglio, pur non essendo certo nel suo modo di fare.
Dicevano che i talk-show erano morti ed invece proliferano come funghi in barba ad una informazione seria e libera.

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