Si fanno molte critiche a Tsipras per aver ceduto alle
richieste di Bruxelles, dopo aver indetto lui stesso un referendum dove il
parere dei cittadini è stato nettamente il contrario. Ma, volendo vederla dal
punto di vista del nostro paese, questo accordo, se alla fine andrà in porto,
sarà per noi una fortuna.
Forse tutti quelli che criticano Tsipras (dopo averlo
elogiato in precedenza) e fanno gli eroi con i soldi altrui, non si rendono
conto di quali conseguenze avrebbe avuto in Italia un’eventuale grexit, a
partire dalla caduta in borsa (che brucia miliardi a ogni parola negativa su
ogni cosa), ma anche per l’aumento dei tassi di interesse che metterebbero in
rovina tanti italiani indebitati con mutui e prestiti e farebbero alzare ulteriormente
il nostro debito pagando interessi più alti sui titoli di stato.
I tanti
economisti, giornalisti e commentatori vari che ora parlano della Grecia,
secondo la versione più a loro comoda, sarebbe bello sapere dove erano quando
siamo entrati in questo euro spesso tanto decantato, in cui non si sarebbe mai
dovuti entrare e il cui fallimento era ben chiaro ai cittadini già nei primi
anni. Purtroppo ci siamo entrati, ora i danni sono fatti, forse per la Grecia
sarebbe meglio uscire ora, ma per l’Italia è sicuramente meglio che si accordi
con la Ue.
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