giovedì 30 luglio 2015

Ennesimo arresto evitato: Azzolini



Per l’ennesima volta il Senato ha salvato dall’arresto unodei suoi eletti, Antonio Azzolini, dimostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno,  come in quell’ambiente gli impuniti restino sempre tali grazie agli amici di partito (ma anche non) che non hanno nessuna voglia di votare contro un loro simile probabilmente per paura di coinvolgimenti o per ringraziare di eventuali favori. 

L’impressione è sempre quella di complicità tra simili, persone che si difendono e proteggono tra loro per non mettersi contro nessuno che abbia qualche possibilità di parlare e svelare inciuci o altarini riguardanti altri. Un eterno giro di poltrone spesso sporche che continua all’infinito. 
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martedì 28 luglio 2015

L'Italia è un caos



Leggendo l’articolo di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 28 luglio sul Frecciarossa, nulla giunge nuovo.  Purtroppo in Italia è tutto un disservizio, in ogni ambito, ogni ambiente pubblico e non, ogni istituzione. Sono veramente poche le cose che funzionano e nelle quali non si trovano intoppi, errori o difficoltà varie. Lo si vede viaggiando in treno, in aereo, con i mezzi pubblici e anche a piedi su marciapiedi rattoppati malamente. 

Ma anche in ambito burocratico non funziona nulla: i call-center di Inps, Inail, Agenzie delle Entrate e enti vari sono sempre meno preparati a rispondere con precisione e i loro uffici ad orario sempre più ridotto. Le regole non esistono o non vengono rispettate, le leggi si devono interpretare, le semplificazioni creano solo problemi, è un cambiamento continuo di norme mai chiare. Ma anche nel settore privato è tutto un pressapochismo, nulla viene più fatto con professionalità. Insomma è caos quasi ovunque, normale in una nazione governata da persone che pensano ai loro interessi e lasciano il paese allo sbando,  sempre più arrabbiato e povero.
(pubblicato su Libero del 31 luglio 2015)
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venerdì 24 luglio 2015

Italia: un paese molto ipocrita



I sondaggi di voto danno ancora Salvini in crescita. Purtroppo fino a che i nostri problemi vengono ignorati e calpestati, da giornali e televisioni per primi che, con molta ipocrisia, si preoccupano solo di immigrati e zingari, questi signori prenderanno sempre più voti dettati dalla rabbia di chi si comporta onestamente e si vede derubato ogni giorno dallo Stato e da chiunque in questo paese si senta libero di farlo perchè impunito. I diritti dei cittadini sono calpestati da ogni parte e, con l'invasione in atto, la gente si sente sempre più arrabbiata e indifferente. 

La decantata Europa, unita solo quando si tratta di togliere diritti e soldi ai cittadini, si dimostra in tutta la sua ipocrisia quando ci dà dei razzisti e incapaci all’accoglienza e nel frattempo se ne frega altamente di venirci in aiuto. Quindi oltre al danno la beffa con il problema che rimane tutto nostro. E questo dare del razzista o fascista a chiunque solo osi fare una critica ad uno che non sia italiano, pur se meritata, non aiuta. Un pò di obiettività e prendere atto che l'immigrazione incontrollata sta portando problemi,  porterebbe sicuramente a una situazione migliore.
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giovedì 23 luglio 2015

Ricordi del 2 agosto 1980: strage di Bologna

Si avvicina la data del 2 agosto, mi sono tornati alla mente i ricordi terribili di quella giornata a Bologna.


Ero partita da quel primo binario alle 8 di quel maledetto 2 agosto per una delle tante “fughe” verso il mare.

La notizia di quanto veramente accaduto arrivò solo nel pomeriggio, all’inizio si sentiva parlare di fughe di gas e di una caldaia scoppiata, le comunicazioni con Bologna erano impossibili e non vi erano i cellulari come ora.
Mio padre era sul vicino ponte di Galliera in moto quando vi è stato lo scoppio; ha capito subito, avendo vissuto i bombardamenti della guerra, che poteva essere solo una bomba perché lo scoppio delle bombe “le senti nello stomaco”, furano le sue parole. 

Dopo un giorno di ansia e la fortuna dello scampato pericolo per entrambi, solo al mio rientro tra caos di treni e ritardi, ho capito veramente la gravità di quanto successo vedendo in quale stato di distruzione era l’ala destra della stazione.

L’orologio fermo ancora oggi alle 10,25 rimane un terribile ricordo per noi bolognesi e una testimonianza per chi passa in stazione, la parte ferita a morte è stata  ricostruita fedelmente e vi è una lapide che ricorda i tanti morti innocenti che devono ancora avere giustizia. 
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martedì 21 luglio 2015

Renzi e le promesse al vento del calo tasse


E’ partita la campagna elettorale di Renzi (non si sa mai, visto i voti in calo…) dove si promette di tagliare le tasse, sapendo bene che,  se non si fa una seria lotta all’evasione, questo significa solo tagli ai servizi e aumenti altrove.

Saranno le solite parole al vento ma intanto è partito, copiando B., dalla tassa sulla prima casa, magari succederà come è successo con Ici-Imu dove l’imposta è poi stata reintrodotta raddoppiata.
Purtroppo, conoscendo la falsità sull’argomento tasse ed evasione, di tutti i governi passati da quando è nata la Repubblica, quando si sentono queste promesse vengono i brividi, è testato che se vengono dati 100 con una mano, con l’altra ne vengono presi sicuramente 200. 

Perché non si vuole fare lotta all’evasione? Forse perché le persone al governo sono i primi che se ne avvantaggiano? Oppure  perché i ricchi sono sempre quelli che influenzano di più i voti? Allora a questo punto perché non dare modo anche a dipendenti e pensionati (visto che in questo paese sono gli unici a pagare) di farsi la dichiarazione dei redditi senza trattenere le imposte alla fonte? Almeno pure loro potrebbero finalmente evadere dove e come vogliono e ci sarebbe la vera equità fiscale che merita questo paese.
(Pubblicato, in parte, su Libero del 23/07/15)

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giovedì 16 luglio 2015

Per l'Italia è meglio che la Grecia si accordi con la Ue



Si fanno molte critiche a Tsipras per aver ceduto alle richieste di Bruxelles, dopo aver indetto lui stesso un referendum dove il parere dei cittadini è stato nettamente il contrario. Ma, volendo vederla dal punto di vista del nostro paese, questo accordo, se alla fine andrà in porto, sarà per noi una fortuna. 

Forse tutti quelli che criticano Tsipras (dopo averlo elogiato in precedenza) e fanno gli eroi con i soldi altrui, non si rendono conto di quali conseguenze avrebbe avuto in Italia un’eventuale grexit, a partire dalla caduta in borsa (che brucia miliardi a ogni parola negativa su ogni cosa), ma anche per l’aumento dei tassi di interesse che metterebbero in rovina tanti italiani indebitati con mutui e prestiti e farebbero alzare ulteriormente il nostro debito pagando interessi più alti sui titoli di stato. 

I tanti economisti, giornalisti e commentatori vari che ora parlano della Grecia, secondo la versione più a loro comoda, sarebbe bello sapere dove erano quando siamo entrati in questo euro spesso tanto decantato, in cui non si sarebbe mai dovuti entrare e il cui fallimento era ben chiaro ai cittadini già nei primi anni. Purtroppo ci siamo entrati, ora i danni sono fatti, forse per la Grecia sarebbe meglio uscire ora, ma per l’Italia è sicuramente meglio che si accordi con la Ue.
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venerdì 10 luglio 2015

Il 730 precompilato: solito pasticcio



La proroga della data di presentazione del modello 730 precompilato al 23 luglio dimostra l'incapacità del ministero di predisporre correttamente da subito le funzionalità del sistema telematico, cosa in cui incappa giornalmente chi lavora nel settore amministrativo e retributivo quando si tratta di muoversi nell'universo burocratico infinito. Si parte col voler semplificare e invece ci si ritrova con le solite problematiche del malfunzionamento della piattaforma, della difficoltà nel reperire le credenziali per accedere, delle istruzioni lunghissime ma incomprensibili, a partire dall'accesso al modello 730 che non è previsto dalla pagina personale dell'Agenzia delle Entrate, ma è una pagina a sé.  

Io ho fatto tutto in pochi minuti perchè sono del “mestiere”, ma chi non ha dimestichezza con le piattaforme informatiche delle istituzioni si vede costretto a rivolgersi ai Caf con i costi che sono aumentati rispetto all'anno scorso, quando non c'era la "semplificazione". Tutto questo ha portato anche un ennesimo rinvio dei pagamenti dei soldi dovuti a rimborso che in pochi anni è passato da maggio per arrivare a settembre.
(pubblicato su Libero del 15 luglio 2015)
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mercoledì 8 luglio 2015

Gli "esperti" dell'euro non sanno nulla



Sentendo politici, economisti e personaggi di tutte i generi fare supposizioni e commenti su quello che succederà alla Grecia, fa capire come nessuno abbia le idee chiare. Neppure uno di questi “esperti” sa nulla di quello che succederà se la Grecia uscirà dall’euro. Ma sicuramente, dopo il risultato del voto di domenica, l’Europa non è più la stessa. 

E’ uscita tutta la fragilità di un sistema europeo assurdo e vincolante, privo di umanità, che avvantaggia gli stati più forti e ricchi a danno di quelli più poveri e deboli. E, soprattutto, sta uscendo quello che i cittadini comuni avevano già capito da 14 anni: il danno della moneta unica che ha fatto lievitare i prezzi in modo sproporzionato e che ha portato i cittadini a corrodere i propri risparmi portandoli in una condizione di povertà crescente. 

 C’è da chiedersi se anche in Italia i grandi sostenitori dell’euro che hanno voluto a tutti i costi entrare nella moneta unica falsificando i nostri bilanci e facendo pure pagare ai cittadini la “tassa per l’Europa” (poi resa solo in parte), erano coscienti della situazione in cui ci mettevano perché la Grecia è solo la prima “caduta”, ne seguiranno altre. L’Italia potrebbe essere la seconda, visto che sta facendo esattamente lo stesso percorso e gli stessi errori.
(pubblicato su Libero del 9 luglio 2015)
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giovedì 2 luglio 2015

L'Europa e l'euro, tutto un errore



Quello che sta succedendo in Grecia e che tiene con il fiato sospeso l’intera Europa è la dimostrazione di come questa unione europea sia solo una finzione, una inutile aggregazione di stati troppo diversi tra loro senza una linea comune di gestione. 
La moneta unica è stata usata per dare potenza ai paesi più forti (come la Germania) e ha portato alla rovina i paesi più deboli e meno capaci di far fronte alla crisi, prima la Grecia ma anche Portogallo, Spagna e non ultima l’Italia che sta facendo lo stesso percorso della Grecia mettendo in atto l’austerità; sappiamo già che questa non è la strada giusta se non si mettono in atto politiche di sviluppo e non si combatte corruzione ed evasione fiscale. Questo potrebbe portare l’Italia sulla stessa strada della Grecia ma con un governo molto più incapace di gestire la situazione e tenere testa alla “dittatura” europea. Ora anche gli economisti cominciano a cambiare idea sull’euro e parlano di grosso errore.

Dove erano negli scorsi 14 anni quando i cittadini hanno visto raddoppiare tutti i bene e i costi ma rimanere pressoché immutati gli stipendi e le pensioni? Come potevano sostenere che con la lira ci sarebbe stata più inflazione di quella che vi è stata con l’euro? Fino a che punto di crisi bisognava arrivare per capire quello che ai cittadini era già chiaro dai primi anni? Una condizione simile poteva reggere solo fin che gli italiani avevano qualche risparmio da parte, ora la situazione precipita in una spirale senza fine.
(Pubblicato su Libero del 24 settembre 2015)
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