martedì 6 maggio 2014

Lo Stato indifferente a violenza e teppismo




Quello che è successo a Roma in occasione della partita finale di Coppa Italia è l’ennesimo esempio del declino in cui versa il nostro paese.

Le persone che, con la scusa del tifo per una squadra calcistica, usano fare della violenza il loro modo di esprimere la rabbia e la frustrazione accumulate nel tempo non deve avere scusanti di nessun tipo. 
Queste violenze, che nulla hanno a che vedere con lo spirito dello sport, vanno severamente punite, vedremo se questo Stato sarà capace di farlo, visto che ormai il teppismo e la violenza vengono usate in molte occasioni pubbliche e le ingiustizie per i reati sono all’ordine del giorno. 
Questo nella più totale indifferenza di uno Stato che, per salvare i propri esponenti più importanti, delegittima sempre di più le istituzioni che salvaguardano la sicurezza dei cittadini e rende le leggi sempre più blande e aggirabili.
(Pubbicato sul Fatto Quotidiano del 6 maggio 2014)
 

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