http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/27/pietro-grasso-a-piazzapulita-veleni-e-citofoni/544076/
Ritengo che Grasso sia stato patetico con quell’accenno alle
minacce citofonate e abbia mancato di rispetto a chi le minacce dalla mafia le
ha subite veramente e le ha anche pagate con la vita. Ma patetico anche perché parlava
sbagliando persino i congiuntivi, parlava mangiandosi le parole e non finendo
le frasi. Patetico perché, davanti alla domanda più difficile, quella su
Caselli, ha cercato di defilarsi dal rispondere con belle frasi sull’importanza
di chiarire e del peccato non averlo potuto fare direttamente.
Ho una mia teoria riguardo al mancato incontro.
Di una cosa sono certa: Grasso NON voleva veramente
incontrare Travaglio, la sua è stata una penosa intimidazione già dalla
telefonata a SP, ma ha sbagliato bersaglio.
Grasso è molto furbo perché sa mantenersi calmo, non va in
escandescenze, parla con parole ben studiate (anche se in italiano poco
corretto) e questo convince le persone non informate che lui sia una persona estremamente
pulita.
Una cosa però l’ha ottenuta ma negativa per lui. Se Grasso
non avesse fatto quella telefonata e fosse stato zitto, le parole di Travaglio
le avrebbero magari sentite solo gli ascoltatori di SP che di solito sono già ben
informati e sarebbero passate abbastanza inosservate. Invece alzando
tanto polverone, Travaglio si sarà pur preso del cagasotto da parecchie persone (ci vorrà un po’ di
tempo ma le critiche, insieme a quelle per B., passeranno davanti alla descrizione perfetta
dei fatti e al suo lodevole lavoro) ma ora tutta Italia sa chi è Grasso,
conosce i fatti raccontati da Marco e trarrà le sue conclusioni. Tutto sommato
un gran risultato!
Per questo ieri al Fatto Quotidiano di togliere il suo blog dal sito, non trovo coerente tenerlo se non vi è più stima reciproca. Ma probabilmente non lo faranno.
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