Il 7/8/9 giugno si è tenuta a Taneto di Gattatico la 4°
festa del Fatto Quotidiano.
Ho fatto così due giorni di full-immersion nel “mio”
giornale. Sono stati due giorni molto interessanti ed emozionanti.
Venerdì sera vi è stato il bellissimo intervento di Marco Travaglio, che non ho potuto vedere dal vivo ma solo in replica sul sito del Fatto. Un’ottima analisi sulla situazione in cui ci troviamo politicamente in questo momento. Marco ha spiegato come si è arrivati a questo punto e come si ripetano sempre gli stessi inciuci da anni. E come il Pd, fingendo un’opposizione ben lontana da esserci realmente, abbia sempre appoggiato il Pdl e si sia sempre lasciato ricattare da Berlusconi, per il semplice motivo che tutti (o quasi) hanno qualcosa da nascondere e di conseguenza si coprono l’uno con l’altro facendosi favori reciproci. Fino ad arrivare a non fingere nemmeno più un’opposizione (tranne che nelle solite vane promesse della campagna elettorale) e ad allearsi apertamente con il Pdl dando vita ad un governissimo vergognoso.
Sabato vi è stato il bellissimo incontro, moderato da
Fabrizio D’Esposito, con Peter Gomez, Flavia Perina, Marco Politi e Don Paolo
Farinella. Hanno discusso sui limiti della chiesa, sul suo mancato pagamento
dell’Imu, sull’ipocrisia che regna in questi ambienti.
Don Farinella è una persona straordinaria, parla fuori dai
denti con coraggio e umiltà. I suoi argomenti sono di una persona avanti nei
tempi rispetto alla chiesa spesso chiusa nel voler conservare valori e tabù che
non hanno più significato. Ha parlato anche del nuovo Papa Francesco che si è
presentato come persona umile ma nei fatti di Imu non si parla ed anche
quest’anno riusciranno ad evitare l’imposta, legittimati dal governo che non
osa chiedere.
Verso sera vi era ospite Gene Gnocchi che è stato
intervistato da Peter Gomez e Silvia Truzzi. Un momento di risate con le battute
spontanee di Gene.
Alla sera vi è stato il concerto di Fabri Fibra, l’unica
nota che ritengo stonata di questa festa, in quanto trovo i testi di Fibra
volgari, maschilisti ed inutili, un pessimo esempio per i giovani. Non sono
rimasta a vederlo.
Molto bravino invece Alessandro Trava (figlio di Travaglio) con il suo gruppetto
“The Stolkers” che ha fatto alcuni pezzi prima del concerto di Fibra.
Domenica vi è stata la consueta grigliata insieme ai
giornalisti del Fatto, una cosa molto simpatica ma alla quale, purtroppo, non
ho partecipato.
Nel pomeriggio vi è stato l’interessante incontro con
Ingroia, un grande magistrato ed un grande uomo. Ora ha fondato un nuovo
partito (Azione Civile), vedremo se arriverà un po’ più in alto che con quello
precedente, ma ne dubito in questo paese dove i giudici fanno spesso paura.
Ingroia è una persona squisita, molto gentile e disponibile a parlare con le
persone. Ovviamente, avendo anche fondato un partito, al momento gli conviene
essere ben in vista ed ascoltare chi ha qualcosa da dirgli. Comunque
l’impressione, nell’incontrarlo per la prima volta, è stata ottima.
Nel tardo pomeriggio Marco Travaglio e Silvia Truzzi hanno
intervistato Valeria Golino in merito al suo ultimo film “Miele” che tratta un
argomento molto sensibile, la morte assistita.
In chiusura di tutto un bel concerto il cui ricavo andrà
alla Comunità di Don Gallo. Hanno partecipato nomi importanti: Victoria
Cabello, Vauro, Irene Grandi, Nomadi, Alba Parietti e tanti altri.
La cosa più bella di queste feste è ovviamente la
possibilità di avvicinare i giornalisti e poter parlare un attimo con loro.
Ovviamente ve ne sono alcuni disponibili che si fermano volentieri, altri meno.
Nell’insieme tutti “scappano” quasi subito e spariscono se vi è troppa gente,
come domenica. Ma comunque il clima è molto piacevole, ci si sente tra persone
che condividono gli stessi interessi. Ci si sente parte di una cosa bella, un
giornale nato solo 4 anni fa che ha avuto un buon successo, vive senza finanziamenti
pubblici, si sostiene solo con il ricavato dei lettori, sia con il cartaceo,
sia con il sito (e con le inserzioni pubblicitarie, ovviamente).
La festa è una bella iniziativa per creare incontri di
approfondimento e discussione con persone interessanti e serie. E’ un modo per
il giornale di farsi pubblicità e di mantenere i lettori informati sulle
proprie iniziative.
Personalmente sono molto contenta di sostenere questo
giornale, di leggerlo tutti i giorni e di sentirmi partecipe mandando consigli
e suggerimenti, anche se a volte mi giudicheranno una rompiscatole, è il prezzo
che si paga ad avere un giornale di successo e “diverso” dagli altri. Il loro
successo è anche dato dal fatto di far partecipare i lettori, per esempio come
l’ultima iniziativa del sito per gli utenti sostenitori: poter vedere una
riunione di redazione a settimana, mandare consigli e votare per un’inchiesta,
che andranno a fare, a scelta fra quelle proposte. Iniziativa poco costosa
(3,99 al mese) ma che dà modo di dare un contributo al miglioramento del sito.
In definitiva sono felice di aver partecipato anche
a questa festa ben due volte, aver incontrato alcuni giornalisti e aver visto
incontri interessanti. Assolutamente consigliato ai lettori per le prossime
volte.
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