Mentre si assiste ai sempre più penosi battibecchi fra i due vice-premier per alzare o recuperare voti in vista delle europee, il governo si paralizza e non emette i decreti attuativi necessari per rendere esecutive le riforme approvate con la legge di bilancio.
Mancano all’appello più dell’80% dei decreti che servirebbero, dall’organico del personale giudiziario all’anagrafe nazionale vaccini, dall’assunzione di ricercatori alla riduzione delle liste d’attesa sanitarie.
Insomma il governo si fa bello dell’approvazione di norme sicuramente giuste ma poi non fa il necessario per metterle in pratica rendendole di fatto inutili.
Questo dimostra una volta di più come la politica, tutta, pensi ben poco al paese e molto di più al proprio potere e al consenso elettorale. Peccato che senza i fatti quest’ultimo poi finisce.
(Pubblicato su Libero del 16 maggio 2019)
(MS)
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