mercoledì 29 maggio 2019

Ormai si licenziano le persone via sms


Quanto è successo ai lavoratori, ai clienti e ai fornitori del Mercatone Uno è vergognoso. Comunicare con un sms ai lavoratori che il mattino dopo non avrebbero più dovuto aprire i negozi per fallimento (incredibilmente comunicato su Facebook) non solo denota la completa indifferenza per le tante famiglie coinvolte ma è anche piuttosto patetico. E per di più i clienti che hanno versato acconti per mobili che non riceveranno mai sono stati vergognosamente gabbati come i fornitori che non verranno pagati.


Ora si aprirà il solito inutile tavolo di trattative che non porterà pressoché a nulla. Ovviamente i segnali c’erano tutti visto i precedenti passaggi di gestione e i negozi poco frequentati,  il Mercatone Uno ormai era un bazar con tutto e niente a prezzi elevati e scarsa qualità, ma da qui ad arrivare al licenziamento via cellulare  ce ne passa. Nel mondo del lavoro stiamo perdendo ogni diritto, rispetto e dignità con il supporto dei sindacati che nulla fanno per aiutare i lavoratori.
(pubblicato sul Il Fatto Q. del 30 maggio 2019)

(MS)

martedì 28 maggio 2019

Sicuro che il Fatto dia il consiglio giusto al M5S?


 
Leggendo la posizione del Fatto di oggi si rimane basiti (anche se non meravigliati). Consigliare al M5S di tornare all’opposizione per recuperare voti è tristissimo.

Certo, sarebbe molto più facile tornare a sparare contro al governo di turno, sia per il M5S che per il Fatto, ma qualcuno pensa al paese o solo ai successi elettorali?


Oltre al fatto che queste erano lezioni europee che non cambiano la situazione italiana oggettiva se non dal punto di vista politico, che conseguenze porterebbe la caduta di questo governo? Tempo perso per attendere nuove elezioni (sempre che ci facessero tornare a votare e non ci rifilassero un governo tecnico, di scopo o altre boiate simili), soldi sprecati mentre il paese tracolla e ingovernabilità comunque visto il tripolarismo.

Se il M5S lascia ora dimostra solo vigliaccheria e nessun interesse per il paese ma solo per i voti. Ha preso un impegno, ora ha preso una bastonata  ma ci rifletta sopra e impari dai suoi errori invece di fuggire, sarebbe troppo facile scappare nel momento di difficoltà.
E poi per lasciare in mano il paese al Centrodestra o al Pd?

Quello del Fatto pare solo un consiglio interessato (non richiesto) per la loro posizione palesemente grillina-piddina. E un modo per fare giornalismo molto più facile che l’attuale.

 
 
I giornalisti, di tutti i quotidiani e tv, invece di dare consigli non richiesti, dovrebbero provare  a fare un giornalismo meno di parte, più rispettoso del voto di tutti senza insultare chi ha altre idee e senza indirizzare i lettori verso qualche aprte poltiica dicendo solo le verità che fanno comodo e se non addirittura falsità.
(MS)

lunedì 27 maggio 2019

Di Maio si faccia un esame di coscienza


Dopo la grande perdita di consenso verso il M5S dalle politiche di un anno fa alle europee di oggi, Di Maio si sente penalizzato da chi non ha votato. Forse farebbe meglio a non cercare scuse e a farsi un esame di coscienza. Se ha perso ulteriori voti persino nelle ultime 2 settimane (gli ultimi sondaggi giravano intorno al 20-22%) a vantaggio anche del Pd in parte è dovuto alla brutta  campagna elettorale fatta “copiando” le idee di quest’ultimo (piuttosto invise da gran parte dei grillini).


A questo punto parte degli elettori ha preferito votare l’originale piuttosto che una brutta copia. Il M5S paga la mancanza di coerenza nelle idee da quando è nato e le troppe promesse non mantenute. E forse anche i troppi insulti rivolti alla parte politica con cui lui stesso si è alleato, cosa molto comune anche al suo elettorato che ha ben poco di democratico verso chiunque non abbia la stessa idea politica. Governare è ben diverso che stare all’opposizione dicendo sempre “no”.
Quando si governa non basta l’onestà, ci vogliono i fatti e bisogna risolvere i problemi invece di perdere tempo a litigare e stando in perenne campagna elettorale. Questo vale anche per la Lega. Si spera che ora tutti riprendano a lavorare per il bene del paese. A perdere altri consensi si è sempre in tempo.
(Pubblicato su Libero del 28/05/19)
(MS)
 

mercoledì 15 maggio 2019

Il governo discute e non fa i decreti attuativi

Mentre si assiste ai sempre più penosi battibecchi fra i due vice-premier per alzare o recuperare voti in vista delle europee, il governo si paralizza e non emette  i decreti attuativi necessari per rendere esecutive le riforme approvate con la legge di bilancio.

Mancano all’appello più dell’80% dei decreti che servirebbero, dall’organico del personale giudiziario all’anagrafe nazionale vaccini, dall’assunzione di ricercatori alla riduzione delle liste d’attesa sanitarie.

Insomma il governo si fa bello dell’approvazione di norme sicuramente giuste ma poi non fa il necessario per metterle in pratica rendendole di fatto inutili.
Questo dimostra una volta di più come la politica, tutta, pensi ben poco al paese e molto di più al proprio potere e al consenso elettorale. Peccato che senza i fatti quest’ultimo poi finisce.
(Pubblicato su Libero del 16 maggio 2019)
(MS)

martedì 7 maggio 2019

Ma perchè salviamo ancora Alitalia?


L’ultima decisione del Governo per salvare Alitalia è prendere i soldi dalla Cassa dei servizi energetici ambientali con il rischio di far lievitare ancora di più le bollette dell’energia elettrica per le quali, oltretutto, era stato promesso di rivedere i vergognosi oneri di sistema che pesano in maniera esagerata sui costi dei cittadini ma che naturalmente non è satto fatto.


Il Fatto Quotidiano
 
Dopo i vari salvataggi del carrozzone Alitalia degli anni passati che sono serviti solo a prolungare l’agonia di un’azienda ormai palesemente fallita e ad arricchirne i dirigenti, ci si chiede quando smetteremo di pagare per questo pozzo senza fondo diventato troppo oneroso per le nostre tasche e che rende quest’azienda

privilegiata rispetto a tante altre  che ogni giorno chiudono i battenti per la crisi e perché lo Stato, invece di aiutarle, le ostacola in ogni modo.
(Pubblicato su Il Fatto Q. e Libero del 8 maggio 2019)
(MS)