Quando si vedono le periodiche statistiche dell’Istat sull’andamento
dei prezzi al consumo si rimane regolarmente molto perplessi ed è difficile
credere che questi dati siano corretti e, soprattutto, presi da beni di
importanza vitale o comunque necessari. I dati continuano a dare una deflazione
dei prezzi ma nella realtà i beni primari aumentano con una frequenza
abbastanza allarmante.
Un esempio è l’aumento dell’energia elettrica che colpisce in modo assurdo chi ne consuma meno con il nuovo calcolo deciso dall’Autorità dell’energia Elettrica da gennaio. Ma anche tanti altri beni primari aumentano, anche i carburanti hanno ripreso la tendenza al rialzo e da questi dipendono spesso i rincari per il resto, cosa che non succede mai quando scendono. Forse i beni tecnologici o non indispensabili calano lievemente, ma sicuramente ogni giorno la vita è sempre più cara e, per chi non è benestante, sempre più difficile.
(Pubblicato sul Fatto Q. dl 5 maggio 2016)
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