L’articolo del direttore Marco Travaglio sull’evasione fiscale è impeccabile ma purtroppo nessun governo passato, presente e, probabilmente, neppure futuro ha mai fatto e mai farà nulla di concreto e serio per combattere l’evasione fiscale.
Tralasciando il fatto che a volte ad evadere sono proprio i governanti (come nel caso di B.), evidentemente nessuno vuole perdere i voti degli italiani evasori che spesso sono uomini di potere o grandi imprenditori.
Ovviamente poi evadono anche categorie minori come commercianti o piccoli imprenditori; praticamente gran parte di chi non ha ritenute alla fonte trova il modo di evadere se non proprio tutto, almeno in parte, le tasse dovute. E’ risaputo infatti che gran parte del gettito Irpef è dato da dipendenti e pensionati, le uniche categorie di lavoratori che non possono evadere e che si ritrovano a versare mezzo stipendio o pensione allo Stato.
Questa è una grande ingiustizia e una vergogna che andrebbe affrontata con leggi severe (senza “sgravi” o “soglie di non evasione” per nessuno), controlli serrati e prigione per gli evasori più incalliti. Inutile illudere gli elettori con promesse di abbattimento delle soglie Irpef, nessuno lo farà mai perché queste andrebbero ad incidere positivamente anche su dipendenti e pensionati che invece i governi vogliono spremere fino all’osso perché hanno la sicurezza dell’incasso.
(pubblicato su Il Fatto Q. del 10 aprile 2019)
(MS)
martedì 9 aprile 2019
giovedì 4 aprile 2019
Fare i propri comodi e dare del razzista
Ultimamente non si può più criticare un immigrato o un rom,
pur se delinque, che subito si viene tacciati di razzismo.
L’ultimo esempio è
la protesta dei cittadini di Roma davanti alla prospettiva di avere un campo
rom sotto casa. Tutti coloro che non sono ipocriti sanno benissimo di quali espedienti
vivono la maggior parte di queste persone ma è troppo comodo fare i propri
comodi o delinquere e tacciare le persone oneste (quelle che oltretutto gli
pagano pure le utenze, visto che costoro, con la scusa di essere “nomadi”
vivono a sbafo dei comuni) di razzismo. Non se ne può più.
Poi ci si meraviglia
se Salvini cresce nei sondaggi al di là di quello che concretamente fa per
questi problemi. Oltre al danno pure la beffa di sentirsi discriminati e offesi
in casa propria. Ovviamente chi accusa di razzismo spesso vive ben lontano
dalle zone periferiche delle città dove questi problemi sono molto sentiti e
reali. Sarebbe ora di tenere in considerazione anche la voce dei cittadini
stanchi, vessati e arrabbiati per situazioni di degrado e “piccola” criminalità
(ma non per chi la vive) invece di difendere
sempre e solo le categorie “deboli” che di debole spesso non hanno proprio
nulla.
(MS)
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