giovedì 8 marzo 2018

Rispetto per le donne 365 giorni l'anno

Nel giorno della Festa della Donna si sprecano gli auguri e le mimose.
Ma con le tanti morte violente ai danni di donne che già sono avvenute anche quest’anno in soli due mesi, bisognerebbe pensare seriamente a come affrontare un problema serio e culturale.
Purtroppo in molti uomini il pensiero che la donna sia un oggetto o una propria serva, è molto radicato.
Negli ultimi anni poi, con l’entrata nel paese di uomini di altre culture che vedono la donna italiana come una poco di buono, oltre ai
“femminicidi” familiari si aggiungono le violenze, gli stupri e gli omicidi anche verso ragazze o donne nelle nostre strade.

Andrebbe insegnato nelle scuole, già dai primi anni, il rispetto per le donne, per i bambini (che spesso ne fanno le spese insieme alle madri) e per gli altri in generale perché, oltre alla mancanza della cultura del rispetto, vi è anche uno scontento generale che porta a una rabbia aggressiva che poi si sfoga verso i familiari più deboli e, a volte, verso gli estranei.

E la giustizia non aiuta visto che spesso le denunce delle donne vengono ignorate, i reati rimangono impuniti e la prigione, sempre che qualcuno ci vada, grazie a sconti di varia natura, si accorcia in maniera vergognosa liberando personaggi pericolosi e che, inevitabilmente, torneranno a fare ciò di cui, nelle loro menti perverse, sono convinti.

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