
E quando se l'è presa con Mattarella senza nominarlo dicendo che se l'avessero lasciato votare l'anno scorso avrebbe avuto uno strepitoso succes
so elettorale mentre adesso, guarda caso il 4 marzo del 2018, è una data infausta e ha preso una scoppola.”
E mentre la Gruber lo guarda con aria perplessa (a quanto pare sempre renziana rimane), Travaglio prosegue: “ In realtà lui prende una scoppoletta sempre, lui ha vinto le uniche elezioni in cui gli elettori non lo conoscevano perché era appena arrivato e gli aveva appena regalato gli 80 euro: le europee. Dopodiché le ha perse tutte, quindi che votasse nei giorni pari o nei giorni dispari, negli anni pari o negli anni dispari, sempre perde perché non si è reso conto, il pover'uomo, che questo è un crollo di tutto il sistema.
Il sistema politico e il sistema economico che gli sta dietro, il tema mediatico che ha cercato in tutti i modi di pomparlo fino all'ultimo creando dei bluff clamorosi, delle bolle mediatiche inesistenti nel paese, il mito di Gentiloni, le endorsement di Prodi, l'allarme di junker e il fenomeno Bonino, è tutta roba di cui la gente se ne frega, perché la gente vota sul fatto che ci sono enormi periferie sociali in Italia abbandonate dagli ultimi governi.

E mentre ancora la Gruber lo guarda con tanta voglia di interromperlo, Marco prosegue nelle sue pesanti (ma perfette) critiche a Renzi: “Se non capisce questa cosa, continuerà a fare finta che adesso con qualche aggiustamento, eccetera… Ma la gente non li vuole più vedere quelli. Questo è il problema, questo abbiamo detto il 4 marzo e il 4 dicembre del 2016 quando anche lì Renzi faceva finta di non capire.”
Qui la Gruber comincia a parlargli sopra ma Travaglio continua imperterrito per finire il discorso: “Non lo so che cos'altro aspetta per prendere atto del fatto che tutto quel ceto dirigente lì non sta più in piedi. Questo è il tipo che vuole far esplodere il suo partito alle elezioni, arrivare al 10%. Avanti così che va bene.”
A questo punto la Gruber lo interrompe per la pubblicità.
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