Leggendo
il titolo “Renzi non si dimette più” sulla prima pagina
del
Fatto Q. di lunedì, viene da sorridere. Ma davvero
qualcuno credeva
davvero che si sarebbe dimesso in caso di vincita del no?
Era abbastanza
prevedibile, per chi non crede più alle favole e alle
tante parole
al vento di Matteo Renzi, che facendosi sempre più
concreta
l’ipotesi di vincita del no al referendum di novembre e
che la
riforma costituzionale non passi, il premier cominci a
tornare sui
suoi passi sul fatto di legare l’esito del referendum al
suo
governo.
La sua spocchia lo aveva convinto di far passare
la riforma
della sua paladina Maria Elena Boschi con estrema facilità
e aveva
fatto il grande dicendo che si sarebbe dimesso nel caso
gli
elettori avessero scelto di lasciare la Costituzione com'è
e ora, con la
paura di perdere che aumenta e con i giri di parole che
gli sono
soliti, comincia a negare le sue dimissioni in caso di
perdita del sì
a cui lui tiene tanto.
Ovviamente
è giustissimo in democrazia che il referendum sia solo
l’opinione
dei cittadini su quanto viene loro chiesto e non un
“ricatto” per
la sopravvivenza del governo, ma era stato proprio lui,
convinto di
far passare questa antidemocratica riforma, che aveva
legato il suo
mandato al referendum. Ma
pur di restare seduto su quella poltrona per la quale non è
mai
stato nemmeno votato con regolari elezioni smentisce persino
sé
stesso.
(Pubblicato in parte sul Fatto Q.del 23 agosto 2016)-----------------------------
IL MIO LIBRO: ho raccontato quello che è l'incubo di molti genitori, perdere la tranquillità economica e non vedere un futuro per sé e i propri figli. Per molte famiglie italiane questa potrebbe anche non essere una storia di fantasia.
I protagonisti di questo romanzo, Stefano e Claudia con i loro figli, perdono tutto quello che nel tempo avevano duramente conquistato o creato e si trovano a dover fronteggiare una situazione economica drammatica senza vedere un futuro. Conosceranno una realtà mai vissuta di povertà, di precarietà e di impotenza. Lungo il loro cammino conosceranno da vicino anche il problema dell'immigrazione e dei senza tetto.
I protagonisti di questo romanzo, Stefano e Claudia con i loro figli, perdono tutto quello che nel tempo avevano duramente conquistato o creato e si trovano a dover fronteggiare una situazione economica drammatica senza vedere un futuro. Conosceranno una realtà mai vissuta di povertà, di precarietà e di impotenza. Lungo il loro cammino conosceranno da vicino anche il problema dell'immigrazione e dei senza tetto.
Riusciranno a trovare la strada per un futuro migliore?
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