martedì 13 gennaio 2015

Libertà di stampa senza esagerare



La strage al giornale Charlie Hebdo è un gesto da condannare a prescindere da quella che ne sia la vera motivazione, probabilmente non solo religiosa ma anche culturale. I terroristi con questo gesto non hanno punito solo la libertà di satira ma anche l’occidente in generale per la diversa cultura che ci porta a rapportarci in modo molto  diverso con le persone, la religione, l’istruzione, ecc. 

In questi giorni si parla tanto di libertà di stampa o di satira, lo fanno in modo ipocrita anche coloro che non l’hanno mai avuta o l’hanno criticata, se non addirittura fermata. La libertà di opinione, di stampa e di satira sono fondamentali ma ritengo anche che esse si devono fermare quando ledono la libertà o la vita altrui. Come in tutte le cose c’è un limite da non sorpassare per non cadere nell’offesa, nella mancanza di rispetto o nella diffamazione, soprattutto in un paese come questo dove ogni parola viene strumentalizzata per fare polemiche inutili o attrarre l’attenzione.
(pubblicato, in parte, sul Fatto Q. del 14 gennaio 2015)
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