venerdì 31 gennaio 2014

Fiat: chi va via deve rendere i soldi pubblici



Il fatto che i politici ed il Sindaco di Torino Fassino si dicano felici e soddisfatti che Marchionne stia trasferendo, pezzo dopo pezzo, la Fiat all’estero la dice lunga su quanto gli importi dei cittadini e dei lavoratori. 

Dimostrano che tutto il loro parlare sul lavoro, su come incentivare la produzione, su come diventare concorrenziali con gli altri paesi siano tutte colossali bugie. E non gli importa neppure che vengono a mancare i soldi delle imposte che Fiat andrà a versare in Gran Bretagna dopo aver preso tantissimi incentivi e finanziamenti pubblici. 
 
Come prima cosa, in un paese normale, a questo punto bisognerebbe istituire una legge che vieta a chi ha preso soldi pubblici di spostare la propria sede legale e fiscale all’estero oppure, nel caso si trasferisca,  di fargli restituire fino all’ultimo centesimo.

Ma siccome i nostri politici hanno la loro poltrona ben pagata, non vogliono certo inimicarsi i grandi imprenditori che portano loro voti, appoggio e spesso gli pagano pure gran parte della campagna elettorale.

(Pubblicato in parte sul Fatto Quotidiano del 1 febbraio 2014)

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