venerdì 21 dicembre 2012

Il conguaglio fiscale in busta paga



Siamo a dicembre e, come tutti gli anni, si avvicina il momento del conguaglio fiscale in busta paga. Conguaglio che conviene sempre controllare perché, ormai da qualche anno, è diventato piuttosto elaborato ed abbastanza incomprensibile per chi non è del settore paghe.
Quindi ho pensato di spiegare in modo semplice ed il più possibile chiaro come controllare la propria busta paga e rendersi anche conto delle imposte pagate  e che si andranno a pagare nell’anno a venire.
Cominciamo col dire quali sono le imposte che “girano”normalmente in busta, con riferimento sempre alla competenza:
-irpef: va a conguaglio a fine anno
-imposta sostitutiva sull’aumento di produttività (es.premi produzione, straordinari, maggiorazioni turno): va a conguaglio a fine anno
-addizionale regionale e addizionale regionale aggiuntiva: si calcolano a fine anno e vengono trattenute in 10 rate, a partire da gennaio, l’anno successivo
-acconto addizionale comunale: viene calcolata nella misura del 30% su quella dell’anno precedente ad inizio anno e trattenuta in 9 rate da febbraio dello stesso anno. Nel conguaglio di fine anno viene sottratto l’importo già pagato.
-addizionale comunale: viene calcolata (sottraendo l’acconto) a fine anno e trattenuta in 10 rate l’anno successivo.
Le addizionali non sono dovute se non è dovuta Irpef.

Per procedere con il controllo si dovrà aver le tabelle delle aliquote che si trovano sul sito dell’Agenzia delle Entrate e poi:
Irpef:
-prendere la somma dell’imponibile fiscale di ogni mese (compreso dicembre e mensilità aggiuntive), calcolare l’imposta lorda con gli scaglioni come da tabella irpef
 calcolare le eventuali detrazioni per figli a carico, coniuge, lavoratore dipendente, ecc., secondo le formule segnalate sempre nella pagina della quale ho messo il link sopra.
 -sottratte le detrazioni dall’imposta lorda per ottenere l’imposta netta dovuta.

Imposta sostitutiva:
-prendere la somma degli eventuali imponibili soggetti a imposta sostitutiva e calcolare il 10% per ottenere l’imposta netta dovuta

Addizionale regionale:
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze
prendere l’aliquota aggiuntiva della propria regione, sommata all’aliquota base del 1,23%, e gli scaglioni di reddito. Individuato il proprio scaglione l’aliquota complessiva va calcolata sull’intero imponibile (quindi non come l’Irpef).
L’importo ottenuto sarà scritto in cedolino paga ma non sarà sottratto in quanto verrà trattenuto a rate l’anno successivo (come spiegato sopra)

Addizionale comunale (la più complessa da verificare):
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze
scegliere il proprio comune per vedere l’aliquota applicata e se vi sono scaglioni di reddito non imponibili. Purtroppo qui ogni comune fa quello che vuole.
Una volta determinata l’aliquota, se si è sopra all’eventuale reddito escluso, questa può essere applicata all’intero reddito o a scaglioni (lo si vede dalla tabella). L’importo ottenuto sarà indicato in cedolino (con la sottrazione dell’acconto già pagato) e trattenuto in 10 rate l’anno successivo (come spiegato sopra.).

In questo modo si potrà controllare il proprio conguaglio e segnalare eventuali problemi all’ufficio paghe.
Purtroppo, anche se i software informatici sono sempre più affidabili, le norme in fatto di fisco (soprattutto locale) cambiano talmente spesso che non sono da escludere errori anche da parte di enti o aziende grosse.

Spero di essere stata abbastanza chiara.





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