domenica 9 dicembre 2012

Pubblico, quello che mi piace e non mi piace

Buongiorno Luca,
sono una lettrice del Fatto da sempre, ma da quando è uscito Pubblico li leggo entrambi.
Mi permetto dii fare qualche considerazione sul giornale, visto che ho cominciato a sostenere anche voi ed a farvi un pò di pubblicità, penso la meritiate.

Quello che mi piace:
  • Le pagine più belle sono sicuramente quelle dove vi occupate dei problemi pratici e vicini alle persone comuni, come le pensioni, la sanità, la povertà, il lavoro, ecc.
  • Le testimonianze delle persone comuni.
  • Le due pagine delle lettere dei lettori (spero restino tali, vedo la tendenza a dare molto spazio a “personaggi” con cariche pubbliche).
  • Adoro gli articoli della Fornario.
  • L’aver abbassato il prezzo. E’ stato un errore grande uscire con un prezzo più alto di tutti gli altri quotidiani (ve lo avevo anche già scritto) senza offrire nulla di speciale. Avete fatto bene ad abbassarlo ma mi sa che avete già pagato la scelta iniziale fatta. Spero comunque che il prezzo rimarrà così o al massimo vada ad € 1,20, alla pari degli altri.
Quello che non mi piace
  • Lo sport (non è di mio interesse)
  • L’agenda (anche se ben fatta), inutile in un giornale nazionale almeno che non si abiti a Roma
  • Le vignette, orribili, non fanno per niente ridere
  • Certe interviste a personaggi assurdi, sconosciuti ed inutili (a me perlomeno)
  • Quando vengono criticati altri giornali e giornalisti (cosa che rimprovero sempre al Fatto, campione in questo). Tutti hanno qualcosa da dire e qualcosa da imparare. Tutti fanno errori e criticare gli altri è controproducente quando poi si sbaglia.
  • Yanez, non capisco se voglia essere satirico ma, sono sincera, se pensavo che fosse brutto il Misfatto, ora so che c'è di peggio
  • Orwell (vedi sopra con l'ex Saturno del Fatto)
Secondo me il successo che potreste trovare è solo quello di continuare con le inchieste vicine ai cittadini, i problemi veri che uno deve affrontare tutti i giorni, lasciando perdere di fare i giustizialisti (ruolo che riesce anche troppo bene al Fatto ma che diventa noioso) e limitate la politica.
Inoltre cercate di rispondere alle mail dei lettori, imparate a riconoscere quelli che vi sostengono e provano a farvi conoscere. Rispondete alle critiche e ai complimenti, non ignorate mai (o quasi) chi vi scrive. E’ brutto scrivere e non ricevere mai risposta, cosa che mi succedeva anche con Telese quando era al Fatto (in linea col giornale ed i suoi giornalisti che, tranne qualche rara volta, non rispondono praticamente mai e ignorano i lettori, pure quelli affezionati e che non si limitano solo a leggerli).
Spero non vi offenda questa mia, credo possa esservi utile per fare un giornale sempre più vicino alle esigenze dei lettori.

Pubblicato su Pubblico il 08/12/12

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