mercoledì 11 luglio 2018

Scorte utili e inutili pagate dai cittadini


Nelle ultime settimane si è parlato molto di scorte perché è stata revocata ad Antonio Ingroia che, forse, è uno dei pochi ad averne ancora bisogno tra tutti quelli che ne usufruiscono.
Al di là del fatto che la scorta protegge lo scortato da un’eventuale “pazzo” di strada ma serve ben poco  se veramente la malavita lo vuole uccidere (esempi lampanti sono i casi di Falcone e Borsellino uccisi nonostante la scorta), non si capisce perché politici non più in carica o con cariche minori, come nei casi di Maurizio Gasparri, Maria Elena Boschi, Massimo D’Alema, debbano ancora avere la scorta pagata con i soldi dei cittadini.


E questo vale anche per i giornalisti. Perché Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Bruno Vespa debbono avere una scorta dallo Stato? O anche “personalità” come Roberto Saviano, che ormai non si occupa più di mafia ma di politica, debbono continuare a essere protetti a spese dei cittadini?
Tutti questi personaggi, se hanno paura di qualcosa, hanno i mezzi per pagarsi una protezione con i propri soldi. Lo Stato dovrebbe proteggere solo chi ritiene ne abbia veramente bisogno perché copre cariche importanti istituzionali o perché magistrati che si occupano di mafia e malaffare in ambienti pericolosi e quindi lavorano per lo Stato.  Gli altri possono fare da sé.
(MS)

Nessun commento:

Posta un commento