
Al di là del fatto che la scorta protegge lo scortato da un’eventuale “pazzo” di strada ma serve ben poco se veramente la malavita lo vuole uccidere (esempi lampanti sono i casi di Falcone e Borsellino uccisi nonostante la scorta), non si capisce perché politici non più in carica o con cariche minori, come nei casi di Maurizio Gasparri, Maria Elena Boschi, Massimo D’Alema, debbano ancora avere la scorta pagata con i soldi dei cittadini.
E questo vale anche per i giornalisti. Perché Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Bruno Vespa debbono avere una scorta dallo Stato? O anche “personalità” come Roberto Saviano, che ormai non si occupa più di mafia ma di politica, debbono continuare a essere protetti a spese dei cittadini?
Tutti questi personaggi, se hanno paura di qualcosa, hanno i mezzi per pagarsi una protezione con i propri soldi. Lo Stato dovrebbe proteggere solo chi ritiene ne abbia veramente bisogno perché copre cariche importanti istituzionali o perché magistrati che si occupano di mafia e malaffare in ambienti pericolosi e quindi lavorano per lo Stato. Gli altri possono fare da sé.
(MS)
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