giovedì 14 novembre 2013

Guerra agli ambulanti: la farsa di Rimini

Leggendo la lettera della Sig.ra Lucia sul senegalese davanti al supermercato, mi è venuto in mente l’assurdo controllo fatto dalla polizia di Rimini sui venditori ambulanti nelle spiagge.  

Nella stagione estiva un’auto della polizia girava sulla battigia tra Rimini e Riccione, mettendo a rischio bambini e bagnanti, per controllare che non vi fossero venditori abusivi.

Ovviamente l’auto si vedeva a grande distanza per cui i venditori scappavano frettolosamente non facendosi scoprire. Ma la cosa divertente era vedere i bagnanti avvertirli e mettersi in mezzo con lettini, asciugamani e oggetti vari per rallentare l’auto.

Questi (finti) controlli sono fatti per accontentare i negozianti che lamentano le mancate vendite a causa di questo fenomeno (se si volessero fare veri controlli si manderebbero agenti in borghese). Il danno vi è sicuramente, visto che i negozi regolari devono pagare affitti, imposte e contributi diversamente dagli abusivi.

Ma è anche vero che i villeggianti amano trovare i “banchetti” sulla riva perché rende più piacevole la passeggiata quotidiana. E quindi il Comune cerca un ridicolo compromesso.

(Pubblicato (cambiato in molte parti ma non nel senso) sul Fatto Quotidiano del 14 novembre 2013)

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