giovedì 17 gennaio 2013

Perchè almeno leggere il programma di Rivoluzione Civile (Ingroia)



In questi giorni è cominciata la campagna elettorale. Come sempre succede i partiti si sono scatenati con promesse spesso non credibili fatte solo per ingraziarsi i votanti.
Premesso che nella mia vita NON ho mai sostenuto politicamente nessuno, NON lo faccio ora e MAI lo farò e che NON credo più alle promesse di nessuno perché guarderò ai fatti successivamente, ritengo che la voglia di cambiamento del paese sia in realtà ben poco messa in pratica. Questo perché, quando si parla con le persone di Grillo o Ingroia (il nuovo di queste elezioni), ci si sente rispondere che Grillo non dà fiducia perché troppo aggressivo ed Ingroia difficilmente saprebbe fare il politico e doveva rimanere a fare il magistrato. Ed allora dov’è la voglia di nuovo???


E’ stato presentato il programma della lista Rivoluzione Civile di Ingroia:

Voglio solo spendere due parole per la persona capolista.
Ingroia lo conosciamo da anni per la sua vita integerrima, per il suo lavoro lodevole in magistratura indagando sulla mafia ed in particolar modo sulla trattativa Stato-mafia e sulla morte di Paolo Borsellino i cui mandanti si immaginano ma non si riescono a scoprire con prove certe. E’ stato al centro dell’attenzione nell’estate del 2012 per la diatriba con il Capo dello Stato per la famosa intercettazione della telefonata tra Napolitano e Mancino, questione portata avanti coraggiosamente anche dal Fatto Quotidiano con una raccolta firma in difesa dei magistrati. Anche in questo caso Ingroia ha dimostrato di non cedere nelle indagini che ritiene giusto portare avanti nemmeno davanti alla più alta personalità italiana.

Anche se alcuni errori nelle liste li ha già fatti (mettendosi contro perfino Salvatore Borsellino), il suo programma è dettato dalla voglia di onestà, di pulizia dalle persone impresentabili che vi sono a gestire il paese e che puntualmente si ripresentano anche in questa campagna elettorale. Ed è dettato dal bisogno di norme per la crescita, per il lavoro, contro le spese inutili e per non essere schiavi di un’Europa troppo “invadente”.
Credo che non potrà fare miracoli, come non li può fare nessuno in questa situazione di profonda crisi in cui versa il paese, ma certamente, se c’è la volontà (non solo a parole) di cambiare è giusto prendere in considerazione di far entrare in Parlamento una persona moralmente corretta come Ingroia. Non riuscirà certo a diventare Presidente del Consiglio (sarebbe la vera rivoluzione di questo paese), ma almeno riuscire a mettere persone della sua lista a fronteggiare chi governerà sarebbe già un grande risultato per cominciare a cambiare.
Credo che prendersi almeno il tempo di leggere il suo programma sia un atto doveroso per chi vuole andare a votare informato e libero da condizionamenti.
Poi ognuno farà le sue scelete e se ne assumerà le responsabilità. 

Aggiornamento del 27/01/13 (dopo la notizia sul Fatto Quotidiano)

E Ingroia disse a SP di settimana scorsa: "Sfido chiunque a trovare un incandidabile nelle liste di Rivoluzione Civile...". Detto, fatto. Libero trova subito l'incandidabile: Andolina, capolista al Senato in Friuli.
Non l'ha scoperto il Fatto (ovvio...), ma ha dovuto riportare la notizia domenica. E Ingroia si è giustificato dicendo che non può controllare tutti gli iscritti e poi non è così grave quello che ha fatto: è "solo" indagato per somministrazione di medicinali dannosi e scaduti al pubblico e per truffa...Evviva!!!
E ovviamente lui si è scusato, non sapeva di essere incandidabile..
Perchè questa gente si sbilancia sempre tanto a parlare poi hanno altarini da nascondere?

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