mercoledì 10 gennaio 2018

IL CONGUAGLIO FISCALE IN BUSTA PAGA

Siamo a dicembre e, come tutti gli anni, si avvicina il momento del conguaglio fiscale in busta paga. Conguaglio che conviene sempre controllare perché, ormai da qualche anno, è diventato piuttosto elaborato ed abbastanza incomprensibile per chi non è del settore paghe.
Quindi ho pensato di spiegare in modo semplice ed il più possibile chiaro come controllare la propria busta paga e rendersi anche conto delle imposte pagate  e che si andranno a pagare nell'anno a venire.
Cominciamo col dire quali sono le imposte che “girano”normalmente in busta, con riferimento sempre alla competenza:
-irpef: va a conguaglio a fine anno
-imposta sostitutiva sull'aumento di produttività (es.premi produzione, straordinari, maggiorazioni turno): va a conguaglio a fine anno. Purtroppo ormai hanno reso la possibilità di usufruirne talmente complicata che sono pochi i casi in cui è possibile applicarla. Comunque lo si vede dagli imponili nei cedolini se vi sono importi assoggettati a tale imposta.
-addizionale regionale e addizionale regionale aggiuntiva: si calcolano a fine anno e vengono trattenute in 10 rate, a partire da gennaio, l’anno successivo
-acconto addizionale comunale: viene calcolata nella misura del 30% su quella dell’anno precedente ad inizio anno e trattenuta in 9 rate da febbraio dello stesso anno. Nel conguaglio di fine anno viene sottratto l’importo già pagato.
-addizionale comunale: viene calcolata (sottraendo l’acconto) a fine anno e trattenuta in 10 rate l’anno successivo.
Le addizionali non sono dovute se non è dovuta Irpef.
 
Per procedere con il controllo si dovrà aver le tabelle delle aliquote che si trovano sul sito dell’Agenzia delle Entrate e poi:
Irpef:
-prendere la somma dell’imponibile fiscale di ogni mese (compreso dicembre e mensilità aggiuntive), calcolare l’imposta lorda con gli scaglioni come da tabella irpef:
  • aliquota IRPEF 23% per reddito fino a 15mila euro
  • aliquota IRPEF al 27% per redditi da 15001 a 28mila euro
  • aliquota IRPEF 38% per redditi da 28.001 a 55mila euro
  • aliquota IRPEF 41% per redditi da 55001 a 75mila euro
  • aliquota IRPEF 43% per redditi oltre 75mila euro
  • L’imposta sul reddito delle persone fisiche non è dovuta nel caso di redditi da lavoro dipendente o assimilato fino a 8.000 euro
  -calcolare le eventuali detrazioni per figli a carico con questa tabella, o coniuge con questa .
 - calcolare le detrazioni per lavoratore dipendente secondo queste  formule 
 -sottratte le detrazioni dall'imposta lorda per ottenere l’imposta netta dovuta.

Imposta sostitutiva:
-prendere la somma degli eventuali imponibili soggetti a imposta sostitutiva e calcolare il 10% per ottenere l’imposta netta dovuta
 
Addizionale regionale:
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale) e calcolare l'importo dovuto secondo la propria regione come dal sito delle Finenze. Individuato il proprio scaglione l’aliquota complessiva  in alcune regioni va calcolata sull’intero imponibile (quindi non come l’Irpef), in altre a scaglioni (come l'Irpef). Lo si vede nelle tabelle della Finanza.
L’importo ottenuto sarà scritto in cedolino paga ma non sarà sottratto in quanto verrà trattenuto a rate l’anno successivo (come spiegato sopra).
Addizionale comunale (la più complessa da verificare):
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze, scegliere il proprio comune come da sito delle Finanze per vedere l’aliquota applicata e se vi sono scaglioni di reddito non imponibili. Purtroppo qui ogni comune fa quello che vuole.
Una volta determinata l’aliquota, se si è sopra all'eventuale reddito escluso, questa può essere applicata all'intero reddito o a scaglioni (lo si vede dalla tabella). L’importo ottenuto sarà indicato in cedolino (con la sottrazione dell’acconto già pagato) e trattenuto in 10 rate l’anno successivo (come spiegato sopra.).

In questo modo si potrà controllare il proprio conguaglio e segnalare eventuali problemi all’ufficio paghe.
Purtroppo, anche se i software informatici sono sempre più affidabili, le norme in fatto di fisco (soprattutto locale) cambiano talmente spesso che non sono da escludere errori anche da parte di enti o aziende grosse.

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Una vita spezzata: Una donna contro la violenza dell'uomo che dovrebbe amarla - Monica Stanghellini
Recensione dal Fatto Quotidiano 1-11-17


Sofia è sposata con un uomo violento dal quale non riesce a fuggire, ha due figli, Marco di 10 anni e Roberta di pochi mesi. Non lavora, stira in casa per privati mentre il marito, disoccupato, lavora saltuariamente in qualche cantiere edilizio e, quando capita, fa il “corriere” di merce illegale. La sua vita è un inferno tra litigi, sotterfugi e botte. Sofia non trova il coraggio per lasciarlo e ribellarsi. Con un marito che decide per lei, senza soldi e con problemi legali, si difende come può e cerca di proteggere i figli. Finchè, grazie ad un'amica, incontra un uomo gentile che la fa sperare in un futuro migliore, ma è possibile o è solo un sogno?

Una storia di violenza verso le donne molto attuale e molto vera, se pur di fantasia. Una storia che affronta un problema grave in modo crudo e reale. Uno spunto per riflettere sul “femminicidio”.
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SENZA FUTURO: Una famiglia dentro la crisi economica del nostro tempo
 
La crisi economica che ha colpito l'Italia a partire dall'inizio degli anni 2000 è diventata una spirale senza fine. I protagonisti di questo romanzo, Stefano e Claudia con i loro figli, perdono tutto quello che nel tempo avevano duramente conquistato o creato e si trovano a dover fronteggiare una situazione economica drammatica senza vedere un futuro. Conosceranno una realtà mai vissuta di povertà, di precarietà e di impotenza. Lungo il loro cammino conosceranno da vicino anche il problema dell'immigrazione e dei senza tetto. Riusciranno a trovare la serenità?
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