domenica 27 novembre 2016

Marco Travaglio a Bologna con "Perchè no"

Il 26 novembre Marco Travaglio è venuto con il suo spettacolo Perchè no” a Bologna. Naturalmente non potevo evitare di andarlo a vedere, ormai mi ero rassegnata a non vederlo nella mia città ma all'ultimo la scelta è caduta anche qui.
Lo spettacolo è un modo simpatico e ironico per spiegare la “schiforma” costituzionale su cui si andrà a votare il 4 dicembre. Marco Travaglio introduce l'argomento ironizzando sui personaggi che hanno scritto il testo e sulle castronerie che sono state studiate.
Marco è accompagnato dalla brava Giorgia Salari che, nel ruolo del ministro Maria Elena Boschi e usando le vere parole da lei dette, fa una parodia del ministro (o ministra, chissà...) enfatizzando le sciocchezze che lei va ripetendo nelle Università, negli incontri pubblici e in televisione. Facile per la Salari mettere in luce la pochezza degli argomenti di questa donna che è diventata ministro per “miracolo”.
Marco Travaglio negli ultimi mesi ha chiesto un incontro con il ministro Boschi ma questa si è sempre negata e ha rifiutato di confrontarsi con chi probabilmente avrebbe messo in evidenza le lacune, i controsensi e le bugie del testo; e lo avrebbe fatto con facilità visto che non vi sono argomenti validi per appoggiare la riforma che questi parlamentari hanno ignobilmente scritto.

Quindi portare una “sosia” della Boschi a teatro è stata una bella idea per far cadere ogni dubbio.
Marco, dopo la finta intervista, chiude con gli esempi più eclatanti delle complicazioni che entrerebbero nella nuova Costituzione. Fa l'esempio dell'art.70 che da 9 parole passa a 439 parole in un groviglio di rimandi ad altri articoli e commi che ne fa un testo incomprensibile. E parla del doppio lavoro dei sindaci che, con tanto di immunità parlamentare, agguanterebbero il doppio incarico.
Marco Travaglio è riuscito a portare a teatro, con la sua impareggiabile ironia (e forse con qualche parolaccia di troppo...), un argomento serio che sta dividendo politici, personaggi vari e cittadini in un crescendo di insulti, bugie e incomprensioni. E lo ha fatto assiduamente negli ultimi mesi girando tutta Italia per cercare di raggiungere più persone possibili.
Purtroppo il fronte del no ha meno possibilità di farsi sentire, soprattutto in televisione, a causa della “dittatura” che il premier Matteo Renzi sta mettendo sull'informazione. Diventa difficile quindi arrivare a tante persone senza poter andare nella tv pubblica a esprimere le motivazioni del no anche perchè il premier si è preso molto spazio per promuovere il sì.

Marco Travaglio ha scritto sul Fatto Quotidiano il 22/11 un bel pezzo dove, in maniera molto schietta e tagliente, risponde alle forzature dei fatti e alle bugie del premier Matteo Renzi che cerca di screditare gli oppositori alla riforma costituzionale da lui tanto voluta. Quella che lui definisce “l'accozzaglia del no”, con un linguaggio non adatto a un Presidente del Consiglio, è semplicemente un insieme di persone che non pensano che questa riforma faccia il bene del paese ma anzi sia un danno. Come Travaglio tanti altri si sono schierati contro questa riforma e non mancano importanti costituzionalisti che conoscono bene la materia. E diversamente da molti dei sostenitori del sì che stanno dalla parte di Renzi spesso non per convinzione ma per comodo o per non perdere poltrone ottenute non certo per merito, hanno il coraggio di tenera alta la testa, di dire quello che pensano e di assumersene la responsabilità prendendosi i “rischi” che ne derivano dall'andare contro un sistema corrotto e fazioso, quelli che in una democrazia normale non dovrebbero nemmeno esistere.

Manca solo una settimana e il tour volge al termine, i teatri si sono riempiti e rimangono solo 3 date, a Milano il 29 novembre, a Torino il 30 e oggi 27 a Fiano Romano.
Lo spettacolo è uscito qualche giorno fa anche in dvd e lo si trova ancora in edicola.
Insieme a Silvia Truzzi Travaglio ha scritto anche libro “Perchè no” che ha venduto migliaia di copie e lo si può ancora acquistare in libreria e in edicola.

Il tutto è edito dalla nuova casa editrice del Fatto Quotidiano “Paer First” e dal Fatto Social Club.



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IL MIO LIBRO: ho raccontato quello che è l'incubo di molti genitori, perdere la tranquillità economica e non vedere un futuro per sé e i propri figli. Per molte famiglie italiane questa potrebbe anche non essere una storia di fantasia.I protagonisti di questo romanzo, Stefano e Claudia con i loro figli, perdono tutto quello che nel tempo avevano duramente conquistato o creato e si trovano a dover fronteggiare una situazione economica drammatica senza vedere un futuro. Conosceranno una realtà mai vissuta di povertà, di precarietà e di impotenza. Lungo il loro cammino conosceranno da vicino anche il problema dell'immigrazione e dei senza tetto.
Riusciranno a trovare la strada per un futuro migliore?

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