mercoledì 6 febbraio 2013

A teatro con Travaglio - "E' Stato la mafia"



Il 4 e il 5 febbraio ha debuttato a Bologna il nuovo spettacolo “E’ Stato la mafia” di Marco Travaglio, edito da Promomusic, con la partecipazione di Isabella Ferrari e le musiche suggestive di Valentino Corvino.
Ovviamente non potevo mancare di andarlo a vedere e scrivo la mia impressione.
Un palco semplicissimo:due poltrone, un cavalletto dove si alternano le foto dei personaggi (Pertini, Pasolini, Gaber, Flaiano e Calamandrei) di cui la Ferrari leggerà le grandi citazioni, un tavolo per il musicista, un’unica luce ad illuminare chi parla.

Nella prima parte, alternandosi con le magistrali letture della Ferrari che fanno rivivere i veri italiani del passato, Marco ricorda, con l’ironia che lo contraddistingue, i candidati alle imminenti elezioni che hanno pendenze con la giustizia ed i reati di cui si sono macchiati. Una linea guida per votare informati. Dopo le elezioni parlerà invece degli eletti o eleggibili.
Dopo di che si entra nel difficile argomento che dà il titolo allo spettacolo:  la trattativa Stato-mafia,  un argomento importante, serio e pesante da trattare. Ma Travaglio lo fa con le sue splendidi doti oratorie riuscendo a tenere attenti all’ascolto per quasi tre ore l’intero teatro, che sta in assoluto silenzio per non perdere nessuna preziosa parola.

Marco ripercorre gli ultimi 20 anni ripetendo, con precisione e accuratezza, i punti salienti che hanno portato alla conoscenza di una vergognosa trattativa avvenuta tra lo Stato e la Mafia. Il primo, sotto ricatto della seconda, avrebbe ceduto in quasi tutti i punti del famoso papello di Riina, per far cessare le stragi che hanno insanguinato l’Italia negli anni 90, comprese le morti di Falcone e Borsellino che avevano intuito come lo Stato non fosse dalla loro parte ma, anzi, li considerasse scomodi perchè stavano arrivando troppo velocemente alla verità.

Travaglio arriva così all’estate del 2012, quando scoppia lo scandalo di alcune intercettazioni tra l’ex onorevole Mancino ed il Capo dello Stato Napolitano, telefonate i cui contenuti, secondo quest'ultimo, devono rimanere sconosciuti e, addirittura, distrutti. Si scatena così, da parte dei giornali e delle televisioni, una guerra contro i magistrati di Palermo, colpevoli di avere, secondo loro, compromesso l’onore della più alta carica dello Stato con accuse infamanti. E Napolitano ricorrerà alla Consulta  sollevando un conflitto di attribuzione.
Il Fatto Quotidiano raccoglierà ben 150000 firme in pieno agosto, in appoggio ai magistrati, di cittadini indignati dal comportamento poco limpido del Capo dello Stato.
Tutto inutile, la Consulta darà ragione a Napolitano, con una sentenza scontata e dalle motivazioni discutibili, e ordinerà di distruggere le intercettazioni.

Ascoltare Travaglio parlare di questo trattativa in modo chiaro, preciso e attendibile (sono tutti fatti ben documentati) è importante per capire un pezzo disonorevole della storia del nostro paese che, ascoltando telegiornali o leggendo giornali di parte, rimane sconosciuta o addirittura viene capovolta. In questo può dare un grande aiuto leggere l’unico giornale che non prende nessun finanziamento pubblico e dove i giornalisti possono scrivere in assoluta libertà: Il Fatto Quotidiano.

Accompagnano il tutto le suggestive musiche di Corvino, particolari e molto belle.

In definitiva uno spettacolo da non perdere, un Travaglio straordinario che dimostra sempre di essere un giornalista libero, coraggioso e serio. 

Varie saranno le tappe che Marco farà in giro per l'Italia (Trieste 6/2-Pescara 8/2-Roma 9/2-Taneto di G.(RE) 22/2-Torino 23-24/2-Firenze 26/2-Genova 27-28/2-Bergamo 1/3-Varese 2/3-Forlì 9/3-Padova 10/3-Milano 15-16/3-Modena 22/3), Pordenone 12/04, Pietra Roselle (GR), 27/07 e altre ne verranno programmate anche al sud.



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